ONE SHOTS ON BTS 3

Credevo fosse amore..pt.5

Di norma tante persone hanno paura di morire ma io no. Non dopo aver perso le speranze di ritrovare il mio vecchio Jungkook in tutta quella melma di rabbia, gelosia e ossessione che lo circonda.
Non ho più paura di morire, perché dopo quello che mi ha fatto solo qualche ora fa prima di andare via, mi ha fatto capire che non potrò più riavere il Jungkook che amo con me.

-tre ore prima-
Jungkook torna da lavoro, di solito, verso le due e io visto che non ho molto altro da fare chiuso qui dentro, ho imparato a prodigarsi in cucina. Sono davvero migliorato tanto.
Oggi ho preparato i Naengmyeon. Lui li adora!
Apparecchio la tavola, sistemo tutto alla perfezione quando a entrare dalla porta non è solo Jungkook ma anche altri due colleghi di lavoro. Ogni tanto mi parla di loro perché sono gli unici due colleghi della sua stessa età. Yugyeom e Chan.
Mi ha sempre detto che sono molto simpatici e gentili e che di lui si può fidare. Eppure non capisco una cosa. Anche Taehyung è simpatico, gentile, perché lui può vedere e uscire con i suoi amici e io no?
-abbiamo ospiti-
Saluto i due amici sulla porta e li faccio entrare seguendoli tutti in salotto.
-Jungkook tu sei sicuro? Al 100%?- chiede Chan squadrandomi dalla testa ai piedi.
-non si torna indietro lo sai?- continua Yugyeom.
-se siete qui è per quello no? Quindi. Quando fra due ore torno a riprendervi mi racconterete tutto-
Ma di cosa stanno parlando? Perché Jungkook sta andando via? È geloso se Taehyung mi abbraccia ma non gli da fastidio che due sue amici rimangano da soli in casa con me?
-Kookie?- lo chiamo prima che esca dalla porta.
Ma lui si volta verso di me e quasi se non mi stesse realmente guardando, fa finta di niente e va via.
Questa volta però sento un rumore nuovo. Uno che non avevo mai sentito da quando sono in questa casa.
La porta chiusa a chiave.
Non capisco perché?
-ragazzi che succede?- chiedo preoccupato guardando i due amici avvicinarsi a me.
-tu non preoccuparti ti piacerà- esordisce Chan accarezzandomi una guancia con un dito.
-Jungkook ha un debito con noi e tu sei il modo in cui lui si sta sdebitando- continua Yugyeom.
-non capisco..io? Come potrei ripagare io il suo debito?-
Poi capisco all'improvviso che forse non sono davvero più al sicuro neppure quando in questa casa Jungkook non c'è.
-lo capirai presto-

Sono state le tre ore più brutte della mia vita, ho urlato più che potevo, ho gridato "no" "aiuto", più e più volte, magari dei vicini avrebbero chiamato la polizia, ma niente.
Jungkook perché se mi ami hai lasciato che i tuoi amici approfittassero di me in quel modo?
Non riesco neppure a ripensare a tutto quello che mi hanno fatto. E a te va bene? Va bene che le loro mani abbiamo toccato il mio corpo? A te va bene che mi abbiano usato come una bambola e poi lasciato lì nudo sul letto come se fossi spazzatura? Perché? Perché quando sei tornato a aprire la porta e hai fatto uscire i tuoi amici hai insultato me e non loro?
Perché sono io il bastardo e non loro?