ONE SHOTS ON BTS 3

CLOSE TO ME pt.15

"Se solo Taehyung si proponesse...ma lo farebbe? Non ci conoscevamo fino a qualche minuto fa. Può una chiacchierata cambiare le cose?"
-io mi propongo. Sapete già molto bene Barone che ho in mente di sposare vostra figlia da tempo. Io mi propongo e chiedo la sua mano- si fa avanti il principe.
Il re e la regina sembrano contenti, ma uno strano silenzio, quasi timore riecheggia tra tutti gli altri ammiratori, quasi nessuno avesse il coraggio di fare la stessa cosa.
"Ti prego...ti prego..."
-Barone con il permesso di sua figlia e il vostro. Mi propongo anche io-

La voce profonda e calma di Taehyung spiazza tutti, sopratutto il principe che non si aspettava qualcuno avesse l'ardore di sfidarlo in questa maniera.
-bene, due degli uomini più importanti della nobilità chiedono la mano di mia figlia. Vorrei che non fosse più così, ma quando i pretendenti sono più di uno a decidere sarà la loro forza. Si batteranno a duello. Spada, arco, a deciderlo sarete voi-
"Quindi a decidere non sarà neppure mio padre..no. Sarà uno stupido duello. Io figuriamoci se posso avere diritto di parola."
I due si stringono la mano ma l'unico davvero a curarsi della preoccupazione della giovane era Taehyung. Non gli piace l'idea di dover combattere contro il principe, sopratutto perché sa che è uno che non gioca pulito, ma Y/n lo aveva davvero colpito. Intelligente, simpatica, loquace, colta. Gli piace come Y/n ragiona, si muove. Ha a cuore i suoi diritti tanto quanto il nome della sua famiglia, ha a cuore ciò in cui crede ma ha a cuore anche i valori della famiglia.
Y/n d'altro canto si accorge immediatamente dell'occhiata preoccupata del giovane duca e vorrebbe quasi sorridergli per tranquillizzarlo, ma come si fa a tranquillizzare qualcuno quando la persona più agitata è proprio se stesso?
-spada?- propone il principe al suo avversario.
-arco?- propone l'altro.
-temete forse la spada?- lo provoca l'altro.
-non temo nulla vostra maestà. Che spada sia.-
Taehyung non voleva cascare nel tranello del principe eppure doveva farlo. Sapeva che l'arte della spada non era il suo forte, che era più agile con fucili o con l'arco, ma in fin dei conti lo avrebbe aiutato la tenacia no? Si avrebbe vinto correttamente e con determinazione.