SVU p.7

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Nel grande magazzino Jungkook si sarebbe aspettato di tutto, tutto tranne che trovare una ventina di gabbie piene di bambini forse tra i 2 e i 3 anni. Si stringono chi abbracciati, chi si tiene le manine l'un l'altro. I loro volti sono spaventati e anche se vorrebbe aprire tutte quelle gabbie ora, non può, deve prima cercare di raggiungere Minho senza far scoprire che è una spia.
-dove diavolo eri finito mh?- gli chiede Minho strattonando Jungkook dalla maglietta.
-io..io in ospedale..-
-quante volte ti ho detto che non ti è permesso di usare il telefono?!-
Jungkook ripensa a tutte le regole che Minho gli aveva impartito sin da bambino:
1- tutto quello che dice Minho va fatto subito
2-non toccare il cellulare o telefono
3-non uscire dalla porta di casa senza permesso
4-non uscire fuori al balcone senza permesso
È così via con mille mila regole inutili come
"Non accendere la tv senza permesso" o "Non mangiare se non in presenza di Minho".
Quei giorni fuori con i poliziotti, in ospedale gli avevano fatto comprendere che quella che lui riteneva di aver vissuto non era vita, ma una prigionia. La stessa che avrebbero potuto vivere quei bambini da lì a poco se non sarebbe riuscito a far capire ai poliziotti e investigatori quanti uomini ci fossero li dentro.
Così inizia a contare, in realtà Minho non gli aveva mai insegnato a contare oltre 10 ma Jungkook aveva intuito presto che avrebbe potuto contare di 10 in 10 e che avrebbe solo dovuto farlo capire.
-JUNGKOOK!- lo richiama Minho tirandogli uno schiaffo così forte da farlo quasi vedere le gambe.
-quando ti parlo devi rispondermi chiaro?-
Jungkook era troppo assorto nei suoi pensieri, non aveva visto arrivare il forte schiaffo del suo tutore.
-ora inginocchiati e chiedimi scusa, fa vedere a questi bambini come si fa- gli ordina Minho spingendolo con le braccia sulle spalle per farlo inginocchiare.
Jungkook vorrebbe fare a meno di farlo, ma se tornasse subito a pensare al conteggio degli uomini, Minho si insospettirebbe.
Così una volta in ginocchio, si prostra ai piedi del suo tutore.
-mi..mi dispiace...scusa..-
-ma chi abbiamo qui? Da quanto tempo!-
La voce del suo "papino" fa letteralmente congelare ogni cellula del corpo di Jungkook. Se pensate che Minho sia cattivo, suo padre è crudele.
Jungkook non ricorda molto bene la sua infanzia, ti orda che spesso papino gli faceva ingerire delle pasticche e che poi lo faceva spogliare, forse aveva quanto? 4-5 anni? Non ricorda quello che succedeva dopo ma ricorda che una volta sveglio aveva dolori lancinanti ovunque e che si sentiva come un animale in gabbia, proprio come quei bambini.
-sei diventato davvero molto bello sai?- continua il padre di Minho costringendo Jungkook a rialzarsi afferrandolo per i capelli.
-hai davvero una bella bocca, chissà se sai fare ancora i pompini come quando eri bambino-
Le mani di Franz sulla sua bocca, lo fanno sentire disgustato, sa a cosa si riferisce, Minho glielo faceva fare spesso a casa ma non capiva come mai facesse riferimento a lui da bambino. Che anche da bambino,proprio in quei vuoti anche Frank abusasse di lui?
I pianti isterici dei bambini rendono la situazione ancora più drammatica, Jungkook vorrebbe liberarsi dalla morsa di Frank ma in quella posizione riesce a contare meglio.
10 a sinistra, 8 a destra, 2 sulla porta.
Deve fare in mondo di allontanarsi e poter comunicare questi numeri ai poliziotti che lo stanno ascoltando.
Ma come può fare? Poi pensa a quando Minho lo puniva severamente. Generalmente lo chiudeva in uno stanzino al buio. Forse se si fosse comportato male in qualche modo, Minho lo avrebbe punito nello stesso modo e un po' più isolato avrebbe potuto comunicare i numeri ai poliziotti.
-perché non te lo fai fare da tuo figlio?- chiede Jungkook sperando di non morire li sul posto al momento.
Frank scoppia a ridere mentre Minho gli sferra un pugno nello stomaco e lo afferra a malo modo strappandolo dalla morsa del padre.
-come ti permetti di rispondere così al tuo padrone? Mh?-
Jungkook sente di non avere abbastanza aria in corpo per rispondere. Quel pugno ha fatto davvero male. Ma sa che deve continuare e incalzare la situazione o il suo piano non avrà successo.
-fan..fanculo!-
Minho non si sarebbe mai aspetto ciò da quello che lui riteneva il suo cagnolino. Fedele cagnolino.
-ho capito, sai? Vuoi essere punito vero? Ora ci penso io a te! Aprite quella gabbia-
Uno degli uomini di Frank apre una piccola gabbia dove già due bambini di tre anni erano intrappolati e costringe Jungkook a entrare. Non che il suo corpo occupi poi così tanto spazio visto il deperimento evidente.
-vediamo se la gabbia ti fa cambiare idea-
Una volta intrappolato Jungkook si sente straordinariamente meglio. Il suo piano ha funzionato.
Mentre Minho e Frank iniziato a controllare le condizioni degli altri bambini, i due piccoli nella gabbia con il giovane si stringono forte a lui.
Jungkook sente di non essere poi così diverso da loro, sa quello che provano è così li stringe più forte che può e nell'abbraccio inizia a sussurrare i numeri e le posizioni degli uomini.
-10 a sinistra...8 a destra e due sulla porta da dove sono entrato- e lo ripete per una cosa come 4-5 volte.
-vedrete che presto saremo liberi, fidatevi di me- sussura Jungkook ai bambini spedando vivamente che i poliziotti abbiamo recepito il suo messaggio.

ONE SHOTS ON BTS 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora