ONE SHOTS ON BTS 3

1779 FINALE JIMIN

*due mesi dopo*
Negli ultimi due mesi la situazione fra Y/n e Jimin è andata a cambiare tanto quanto più tempo i due passavano insieme.
Tutto è iniziato quella sera quando Jimin dopo aver visto le condizioni in cui quell'uomo aveva ridotto la persona che più amava, aveva deciso di cambiare le cose. Aveva deciso che avrebbe fatto capire a Y/n che lui c'era e che era studi di essere un semplice amico. Avrebbe fatto di tutto pur di renderla felice e farla innamorare.
Così nei due mesi passati Jimin inizia a dedicare sempre più tempo a Y/n, la sera con la scusa di passare a prendere a lavoro la madre, passava a prendere anche lei e un piccolo passo dopo l'altro i due hanno iniziato a avvicinarsi per davvero.

Per Jimin la giornata appena conclusa non poteva finire meglio quando tornando da lavoro, l'ultimo cliente chiacchierando con lui, quasi si affezionò al giovane e gli propose un buon lavoro presso la sua banca. Certo non era un posto importante, ma per Jimin fare il portiere di una banca significava guadagnare il triplo dei soldi che portava a casa a fine mese.
Era così felice che non riuscì neppure a pensare a chi dirlo prima. Corse verso la casa della giovane e entrando senza bussare corse da lei e la abbraccio forte.
"Ora non ho più scuse, no. Non ne ho più."
"Jimin che vi succede?"
Y/n non capiva. Certo apprezzava l'abbraccio ma il motivo?
"Mi hanno offerto un buon lavoro come portiere alla banca. Guadagnerò tre volte i soldi che porto a casa ora. Potrò aiutare i miei, mia sorella e...e posso finalmente comprarvi un vero mazzo di fiori, regalarvi quante barrette di cioccolato desiderate,comprarvi un abito nuovo. Posso fare tutto il possibile per rendervi un po' la felicità che meritate"
Y/n si sentiva il cuore a mille. Non solo perché era felice per il bellissimo miracolo di quasi Natale accaduto a Jimin ma anche perché nei due mesi passati dalla sua delusione, si era accorta che in tanti anni non aveva mai davvero visto bene, come se fosse stata cieca per così tanto tempo da non notare chi la amasse per quello che era, chi ogni giorno pur nel suo piccolo la facesse sentire grande.
Si era man mano innamorata del suo migliore amico e anche se aveva paura di perderlo, desiderava davvero provare e anche se non ne era sicura, sotto sotto sentiva che forse una piccola possibilità che fosse reciproco c'era.
"Voi siete matto. Non mi serve niente di tutto ciò per essere felice"
"Allora ditemi, cosa vi renderebbe felice?"
Jimin era preso dall'euforia, dalla gioia e non si accorse immediatamente delle mani di lei sulle sue guance, quasi spinte fra i capelli.
I loro occhi si incastrarono fra di loro e i loro volti si avvicinarono come non mai.
"Sarebbe da matti se vi dicessi che mi renderebbe anche solo felice la vostra compagnia?"
"Da matti? L'unica cosa che mi rende matto è continuare a resistere alle vostre labbra"
"Allora smettete di farlo. Vi prego"
E come se quella richiesta fosse la conferma per entrambi di quello che provavano l'uno per l'altro, le labbra di entrambi si cercarono e in pochi istanti un bacio passionale e intenso si accese fra i due.
Jimin desiderava tutto questo da anni, desiderava le sue labbra, i suoi occhi, il suo corpo ma sopratutto il suo cuore e a quanto pare ci era riuscito.
Y/n desiderava essere finalmente felice con qualcuno che l'amasse senza vergognarsi di lei, che l'amasse anche senza gioielli o abiti d'oro. Aveva avuto sempre l'amore, quello vero, puro e semplice, la felicità sotto ai suoi occhi. Per fortuna ora tutto questo lo aveva, si fra le sue braccia e non lo avrebbe mai lasciato andare via.