ONE SHOTS ON BTS 3

Fourth district pt.8 FINALE

La battaglia è iniziata all'alba, 5:45 circa. Gli aerei del terzo distretto hanno iniziato a bombardare senza sosta terminando solo verso le 7.
Più di 2/3 delle bande sono state sterminate e l'esercito del terzo distretto sembra essere rimasto intatto senza alcun danno.
-ho un piano..-
È l'unica cosa possibile.
-no. Non se ne parla- rimane categorico Jungkook.
-Y/n non è giusto..- aggiunge Hoseok.
-ma sarebbe risolutivo..voi potreste occupare il terzo distretto e quello amministrativo. In poco tempo arriverete al distretto centrale come se fosse un gioco da ragazzi- spiego consapevole che sanno benissimo di che piano sto parlando.
Ne abbiamo discusso prima dell'alba, ma nessuno aveva acconsentito neppure lentamente.
-e a che prezzo mh? No!-
-Yoongi fallo ragionare ti prego..Nam ti prego- imploro i suoi due migliori amici.
-non posso..non a questo prezzo- si ritira Nam.
Guardo Yoongi, quello che più degli altri si è sempre dimostrato più imparziale nelle scelte eppure questa volta anche lui tentenna.
-Y/n ascolta sai cosa ci stai chiedendo di fare?- mi chiede il grigio posando una mano sulla spalla di mio fratello.
-si. Jungkook tu non mi hai parlato di coraggio qualche ora fa? Non mi hai detto che per la libertà ci vuole il coraggio di combattere e resistere? Perché ora non vuoi che io..-
-No! No! No! No! Vuoi che questo piano venga attuato? Allora vado io. Tu resti qui con loro-
-Jungkook se vai tu il piano non funzionerà capisci? Devo andare io- mi spiego convinta che lui sappia in fondo molto bene che ho ragione.
-no..-
-Jungkook pensa al tuo sogno, pensa a un mondo finalmente libero, a un futuro diverso. Non pensi che quelli che verranno si meritano qualcosa di diverso? Fammelo fare ti prego-
Lui alza gli occhi al cielo cercando di trattenere le lacrime per poi afferrarmi per la mano e abbracciarmi di nuovo forte.
-te lo prometto Jungkook, non sarà la fine del tuo sogno, ma un inizio. Te lo prometto-
Così sotto lo sguardo affranto ma concordante dei suoi amici mi stampa un dolce bacio sulla fronte per poi accarezzarmi il viso.
-sei la persona di cui vado più orgoglioso, ti voglio bene Y/n-
-anche tu Jungkook, ti voglio bene anche io-
Saluto tutti per andarmi poi a preparare nella jeep e senza pensare inizio a incamminarmi verso quello che sembra un tratto di strada lunghissimo e che invece è appena 20 metri. Separa metaforicamente e fisicamente due mondi, due mondi che lottano per i propri ideali, due ideologie, due punti di vista.
20 lunghi metri.
Mi volto verso i miei amici e mio fratello e dopo averli salutati con la mano, supero la linea di margine verso il terzo distretto e alzo le mani.
Non ci vuole molto affinché il capo Kim uscendo fuori dalle righe mi punti un fucile sotto il mento e orgoglioso mi ghigni quasi in faccia.
-lo sai che verrai giudicata difronte al tribunale dei 5 distretti? Che sei accusata di alto tradimento verso il tuo governo e che probabilmente la tua esecuzione sarà immediata?-
Annuisco consapevole per davvero di quello che succederà e anche se ora non si può più tornare indietro so che l'ultimo ricordo che avrò di mio fratello è di lui che mi dice che è fiero di me, dei nostri amici che mi hanno abbracciato forte prima di aiutarmi a diventare l'arma che porterà alla risoluzione di tutto.

Entrata nel furgone per fortuna come pattuito in precedenza, l'intero esercito si ritira e diventa la personale scorta della prima accusata di alto tradimento verso il governo.
Il tribunale dei 5 distretti è composto non solo dai 5 magistrati più illustri, o meglio gli unici 5, ma anche dal capo dell'esercito dell'armata, in questo caso Kim Taehyung, il primo ministro di governo e tutti i ministri. Tutti chiamati a giudicare in modo "imparziale" il condannato.
La procedura legale in aula in realtà è molto breve e veloce, anche perché non si ha diritto ad alcuna difesa. Mi sono sempre chiesta che strano tribunale sia mai stato, ma si sa che un governo come questo mascherato da repubblica in realtà non è altro che una dittatura ben nascosta e coltivata, dove la possibilità di uscire fuori da quelle che sono le linee dettate dal capo supremo, uscire fuori da quelli schemi, ti guida dritto dritto solo verso una fine più che chiara.
Una volta in aula, ministro dopo ministro, magistrato dopo magistrato, tutti si siedono al proprio posto.
Il capitano dell'esercito e il vice mi scortano al banco come manco fossi la peggiore dei criminali e senza neppure avere la possibilità di dire mezza parola, senza neppure aver discusso mezza parola sulla mia accusa vengo condannata a morte per alto tradimento. In realtà vorrei urlare di essere condannata a morte per aver provato a lottare per la mia vita, ma appena il primo ministro mi chiede "le sue ultime parole?", l'unica parola che ho da dire è "BOOM".
È da lì luce.

Dopo l'esplosione al tribunale dei 5 distretti, l'esercito del terzo distretto senza più ne capo ne vice, senza più nessuna guida che li indirizzasse nel rispondere ai nuovi attacchi delle bande del quarto e quinto distretto, soldato dopo soldato tutti ammutinarono.
I pochi rimasti del terzo distretto, quell'elite che non riuscí a scappare in tempo, si arrese alle bande, facendosi arrestare e incarcerare. Le bande nel giro di due giorni occuparono il secondo e primo distretto, salendo al potere e istituendo la prima repubblica, con una nuova costituzione dove la democrazia divenne il fulcro, dove dignità, eguaglianza, libertà e fratellanza perni, diritti fondamentali di ogni individuo.
-credi che Y/n stia vedendo dove siamo ora?- chiede Jungkook aiutando i suoi amici a medicare i feriti.
-oh si, e sono anche sicuro che sia più che orgogliosa di te, di noi. Abbiamo fatto si che il suo gesto, sacrificio, ne sia valso la pena- lo consola Yoongi.
-ha sofferto molto?- chiede a Jin.
-affatto, era una micro bomba edibile, la sua detonazione si è attivata appena lei ha aperto bocca e l'ossigeno è entrato nel suo organismo. Non si è neppure accorta di niente- spiega Jin abbracciando Jungkook.
-avevo promesso alla nonna che avrei fatto l'impossibile pur di proteggerla...invece...invece è lei che ha protetto noi-

-FINE-