SVU p8

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Fuori dal magazzino la SWAT e i detective con altre decine di pattuglie hanno seguito tutta la vicenda dagli auricolari.
Namjoon e il capitano della SWAT decidono che non avrebbero dovuto far passar ulteriore tempo. Le informazioni di Jungkook erano chiare, era stato bravissimo.
Dieci uomini a sinistra, 8 sulla destra del capannone e due sulla porta d'ingresso.
-andiamo andiamo- ordina il capitano del corpo della SWAT, una squadra d'assalto specializzata. Le loro armi sono sicuramente più potenti di quelle della polizia ma il numero di poliziotti è maggiore è una volta che la strada è stata aperta dalla SWAT , i poliziotti possono fare il loro lavoro.
Così quando la SWAT circonda per bene il capannone e inizia a entrare, i poliziotti non possono fare altro che sperare che tutti quei rumori di spari stiano realmente uccidendo quei criminali e che nessun bambino ne tanto meno Jungkook sia ferito.
-presto entriamo!- incoraggia Namjoon i suoi uomini.
Yoongi e Hoseok entrano con Namjoon dall'entrata principale, mentre Taehyung e Jimin entrano dalla porta sul retro.
La scena che i 5 si ritrovano è quella di una carneficina. Tutti gli uomini di Frank e Minho sono stato uccisi, questi invece sono tenuti a terra ammanettati da due poliziotti della SWAT.
Così Taehyung e Jimin iniziano a guardarsi per bene attorno e notando tutte le gabbie piene di bambini iniziano a cercare fra di loro Jungkook.
-Jungkook! Jungkook!- lo richiamano.
Jungkook non esista a richiamare la loro attenzione e così appena Taehyung rompe con il culo della pistola il lucchetto che tiene intrappolato il giovane e i due bambini, Jungkook si stringe forte a Jimin in un abbraccio mentre i due bambini abbracciano forte Taehyung.
-sergente le chiavi delle gabbie, le ho trovate- comunica un poliziotto agitando un mazzo di chiavi.
-aprite le gabbie e provvedete a portare tutti questi  bambini in ospedale. Il lavoro di ricerca delle loro famiglie sarà enorme ma devono tornare a casa dai loro genitori il prima possibile chiaro?- ordina Namjoon.

-3 mesi dopo-
Ogni bambino è tornato a casa dalla sua famiglia, chi in Giappone, chi in Cina, India, Tailandia e Vietnam. Venivano da diversi paesi in Asia, ma per fortuna ognuno di loro ora era al sicuro dalle loro famiglie. Tutti bambini rapiti e portati via di notte.
Per quanto riguarda Jungkook, i servizi sociali hanno potuto fare ben poco, con il padre in carcere ritenuto non più avente diritto di esercitare alcuna patria potesta sul giovane, viene affidato a una casa famiglia. Questo fino a qualche giorno fa quando proprio mentre giocava con dei bambini in giardino, un assistente sociale lo chiama in ufficio e gli comunica che c'è qualcuno che si è proposto di adottarlo.
Jungkook non può crederci. In quei tre mesi in quella casa famiglia si era accorto che a essere adottati erano sicuramente molti di più i neonati o bambini piccoli. Lui che speranza aveva a 18 anni di essere adottato? Eppure qualcuno lo aveva scelto.
Così entusiasta, corre a recuperare la sua piccola valigia in camera e dopo aver salutato tutti i suoi piccoli amici in casa, torna in ufficio dall'assistente sociale.
La sorpresa che non si sarebbe mai aspettato di trovare è che i 5 poliziotti a cui lui ora è molto affezionato, hanno portato con se un'altro uomo. Un uomo alto, affascinante e dall'aria gentile.
-Jungkook, lui è Seokjin, l'uomo che ha deciso di adottarti- spiega l'assistente sociale.
-Jungkook ricordi che ti raccontai di quel caro amico che si occupa di mettere in carcere tutte le cattive persone? Ecco Jin è lui- spiega Yoongi.
-davvero?- chiede stupito Jungkook.
-davvero davvero- gli risponde gentile Jin.
-quindi ora, ora Seokjin sarà la mia famiglia?- chiede Jungkook avvicinandosi con piccoli passi all'uomo.
-certo! Ma puoi chiamarmi Jin se ti fa più comodo ok? E poi ricorda che hai tanti amici ora, hai il sergente Kim, i detective Min, Jung, Kim, Park.- spiega Jin accarezzandolo dolcemente la mano di Jungkook.
-e i miei amici qui? Potrò venire a trovare i miei piccoli amici?- chiede Jungkook godendosi quelle dolci carezze.
-certo, quando vuoi. Vedremo tutte le volte che vuoi-
Jungkook sente che Jin ha un cuore dolce, gentile, che si prenderà davvero cura di lui come ha sempre desiderato.
Forse anche lui ha davvero un posto nel mondo. Anche lui merita una famiglia e degli amici. Merita di essere trattato come un essere umano deve essere trattato.
-ora andiamo ok? Non vedo l'ora di mostrarti casa-

-Un anno dopo-
Jungkook ha compiuto 19 anni, è diventato maggiorenne e dopo aver testimoniato in aula contro quelli che avevano reso i suoi 18 anni di vita un incubo, dopo averli visti condannati a due ergastoli senza condizionale, ha finalmente sentito il suo cuore più leggero.
Quell'anno per Jungkook era stato pieno di prime volte, la prima volta al luna Park, la prima volta a festeggiare il Natale, il suo primo compleanno con una festa ufficiale e dei regali.
Per Jungkook quell'anno è come essere rinato nuovamente.
Nessuno avrebbe impedito più a Jungkook di vivere una vita piena di serenità e amore.
Perchè si, anche se con qualche difficoltà, grazie all'aiuto di Jin e dei detective aveva deciso di iscriversi a scuola ed è proprio lì che ha incontrato per la prima volta Sana, una dolcissima ragazza di cui si è innamorato durante il laboratorio di biologia.
Jungkook finalmente aveva la vita felice che tutti si meritano.

FINE

Spazio autrice:
Fatemi sapere cosa ne pensate di questa piccola storia.
-UNNIE-

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