ONE SHOTS ON BTS 3

Credevo fosse amore..pt.4

Più volte alla domanda che io stesso mi faccio "perché non apri quella porta e scappi via?" mi rispondo che non lascerei mai il mio Jungkook nelle mani di quel mostro che lo tiene prigioniero.
Io lo so che in fondo c'è una speranza, io lo so che il Jungkook che amo è lì dentro.
L'ho visto..una volta mi è parso di vedere il vecchio Jungkook.
Stavo piangendo e mi ero nascosto sotto al letto. Non volevo mi trovasse, finché per la prima volta in assoluto ho sentito la sua voce strozzata e il suo pianto colpirmi dritto al cuore, peggio di 100 coltellate.
Sono uscito dal letto e lui era lì nell'angolo tutto raggomitolato. Piangeva a singhiozzi come fanno i bambini e i suoi occhi erano tornati quelli da cerbiatto che mi avevano fatto innamorare. Sembrava così piccolo.
Sono uscito dal letto e sono corso a abbracciarlo.
Non abbiamo parlato, abbiamo solo ascoltato l'uno il pianto dell'altro, sembrava quasi che il dolore di uno cercasse di consolare quello dell'altro, come una carezza.
Per la prima volta dopo tanto tempo avevo Jungkook fra le mie braccia. Quella sera non ho dormito e non per colpa del dolore o delle percosse ma perché mi sembrava un sogno riavere il Jungkook che amo tanto fra le mie braccia di nuovo.

Il ricordo di quella sera mi spinge a credere che ci sia ancora una speranza per lui, io lo so che mi ama, io lo so che posso aiutarlo.
-Kookie..- dico richiamando la sua attenzione.
Lui alza lo sguardo dal suo cellulare e seppur scocciato non sembra arrabbiato.
-possiamo guardare un film insieme?-
-che film vuoi vedere?- mi chiede sfogliando l'interfaccia di Netflix.
-il tuo preferito..ricordo come la prima volta mi hai raccontato di questo film-
Di nuovo il suo sguardo si alza verso la mia figura e questa volta la sua fronte è ancora più rilassata di prima.
Se continuo così resterà calmo. Non devo farlo arrabbiare.
-Jimin-
-si?- gli chiedo sedendomi al suo fianco.
-credi che io sia una cattiva persona?-
-no Jungkook, credo tu abbia paura..più di me-
Spegne la tv per poi voltarsi verso di me e come se già sapessi, chiudo gli occhi pronto a sentire la sua mano colpirmi il viso, sento la sua mano eccola eppure no, apro gli occhi ed è lì quasi sulla mia guancia, come se volesse accarezzarmi ma avesse paura di bruciarsi.
-paura dici? E di cosa?-
-di restare solo..-
-tu non mi lasceresti mai. Vero Jimin?-
Ecco di nuovo il Jungkook che mi fa paura. La sua mano stringe il mio mento e mi avvicina a lui tanto quanto basta per sentire il suo respiro sulle mie labbra.
-no..-
-hai paura di me?-
-si ho paura di te...ma non del mio Jungkook..-