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Quella sera, quando uscii a festeggiare il mio successo con Niall e Harry, forse ingollai qualche margarita di tropo. Poi continuai con gli shot di tequila, e mi stavo ancora leccando il sale sul polso mentre venivo portato di peso su per le scale di casa mia.


"Harry, sei proprio un schianto. Lo sai, eh?" tubai, appoggiandomi a lui.


"Sì, Zayn, sono uno schianto. Hai scoperto l'acqua calda" disse. Alto quasi un metro e ottanta, con capelli color cioccolato, Harry era ben consapevole della sua bellezza.


Niall scoppiò a ridere, e io mi volai verso di lui.


"e tu, Niall, sei il mio miglior amico. E sei così piccolo! Ti potrei portare nel taschino." Ridacchiai mentre cercavo di trovare il mio taschino. Niall era un grazioso irlandese con la pelle color latte e capelli biondi tinti.


"Avremmo dovuto fermarlo dopo che il guacamole è sparito dal tavolo" mormorò Niall. "Non gli sarà mai più permesso bere in assenza di cibo." Mi trascinò su per gli ultimi gradini.


"Non parlare come se non ci fossi" piagnucolai, togliendomi la giacca e iniziando a slacciarmi la camicia.


"Ma sì, spogliamoci qui sul pianerottolo, perché no" disse Harry prendendomi le chiavi dalla tasca e aprendo la porta. Cercai di baciarla sulla guancia, ma lui mi respinse.


"Sai di tequila e repressione sessuale, Zayn. Stammi lontano." Rise e mi aiutò a entrare. Mentre andavamo verso la camera da letto, vidi Clive sul davanzale.


"Ciao, Clive. Come sta il mio maschione?" cantilenai.


Lui mi lanciò un'occhiataccia e si spostò in soggiorno. Disapprovava il mio abuso di alcol. Gli feci la linguaccia. Mi gettai sul letto e guardai i ragazzi sulla soglia. Avevano la classica espressione da 'tu-sei-ubriaco-e-noi-quindi-ti-giudichiamo'.


"Non fate tanto i superiori, belli. Vi ho visto anche più ubriachi di così in più di un'occasione" osservai, mentre i miei pantaloni seguivano la camicia sul pavimento. Se mi chiedeste perché avevo tenuto le scarpe, non ve lo saprei spiegare.


I miei amici scostarono il piumone, e io mi ci infilai sotto e li guardai male. Mi rimboccarono talmente tanto che avevo fuori solo le palle degli occhi, le narici e i capelli arruffati.


"Perché la stanza gira? Che cavolo avete fatto all'appartamento di Jillian? Se le sputtano l'affitto bloccato, mi ammazza!" esclamai, gemendo mentre guardavo la stanza muoversi.


"la stanza no sta girando. Calmati." Niall fece una risatina, si sedette vicino a me e mi diede un colpetto sulla spalla.


"E questo bum bum, che diavolo è questo bum bum?" sussurrai all'ascella di Niall, per poi annusarla e lodare la sua scelta del deodorante.


"Zayn, non c'è nessun bum bum. Oddio, mi sa che sei più fuori di quanto pensassimo!" esclamò Harry, sedendosi in fondo al letto.

Pareti comunicanti - ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora