7.2

3K 166 3
                                    

"Frittata di albumi con pomodori, fumghi, spinaci e cipolle."

"Pancake, quattro strati, per piacere, con bacon di contorno. E il bacon lo vorrei molto croccante, per favore, ma non bruciato."

Due uova all'occhio di bue, toast di pane di segale con burro a parte e macedonia."

Dopo aver ordinato, ci preparammo a una mattinata di caffè e gossip.

"Allora, dicci cosa è successo ieri dopo che ce ne siamo andati" chiese Niall, appoggiando ol mento sulle mani e sbattendo le palpebre.

"Dopo che ve ne siete andati? Cioè, dopo che mi avete piantato e mi avete fatto accompagnate a casa da quell'idiota del mio vicino? Cosa vi è venuto in mente? E raccontare a destra e a manca la storia dell'erezione? Siete fuori? Vi diseredo, tutti e due" sbottai, mandando giù un sorso di caffè troppo bollente e bruciandomi un terzo delle papille gustative. Lasciai penzolare la lingua dalla bocca per rinfrescarla.

"Tanto per cominciare, abbiamo raccontato quella storia perché è divertente, ed è bello raccontare storie divertenti" iniziò Harry, pescando un cubetto di ghiaccio del suo bicchier d'acqua e porgendomelo.

"...azie" farfugliai, prendendolo.

Lui annuì. "E secondo, non hai niente da lasciarmi comunque, perché ho già tutta la serie di libri di cucina di 'Barefoot Contessa', che mi hai regalato proprio tu. Quindi puoi anche lasciarmi fuori dal testamento. E terzo, voi eravate due tali guastafeste che non esisteva che vi portassimo fuori con i nostri nuovi ragazzi" concluse Harry, con un sorriso malizioso.

"Nuovi ragazzi. Mi piace!" disse Niall battendo le mani, con l'aria di un cartone animato della Disney.

"Com'è stato il ritorno a casa?" chiese Harry.

"Il ritorno a casa? Piuttosto interessante" sospirai, succhiando il ghiaccio con trasporto.

"Interessante in senso buono?" chiese Niall.

"Se ritieni interessante palpeggiare uno sul Golden Gate Bridge, allora sì" risposi, amburellando le dita. Niall restò a bocca aperta, mentre Harry posava la sua mano destra sulla sinistra di Niall, che stava quasi per contorcere la forchetta.

"Tesoro, sta scherzando. Lo capire,mmo se Zayn fosse stato palpeggiato ieri sera. Avrebbe un colorito migliore" lo calmò Harry.

Niall annuì e lasciò la forchetta. Non invidiavo il ragazzo che l'avrebbe fatto arrabbiare mentre lui gli accarezzavail passerotto.

"Quindi niente scoop?" chiese Harry.

"Ehi, conosci le regole. Tu scoop, io scoop" risposi, guardando con voracità la colazione in arrivo. Dopo che ci fummo ingozzate, Niall iniziò il primo round.

"Sapevate che Neil giocava nella squadra di football di Stanford? E che aveva sempre sognato di lavorare in programma televisivo?" raccontò Niall, separando in maniera metodica il melone dai lamponi.

"Interessante, interessante. Sapevate che Louis ha venduto un favoloso programma informatici all Hewlett-Packard quando aveva solo diciasette anni? E che ha messo il ricavato in banca, ha lasciato la scuola e ha passato due anni a insegnare inglese ai bambini in Thailandia?" intervenne Harry.

"Molto interessante anche questo. Sapevate che Liam non considera i suoi ragazzi un 'harem', e che Jillian a un certo punto ha cercato di vendermi a lui come potenziale ragazzo da frequentare?"

Tutti facemmo grandi versi di sorpresa continuando a masticare. Poi iniziò il secodno round.

"Sapevate che Neil ama il windisurf? E che ha dei biglietti per il concerto sinfonico di beneficenza della prossima settimana? Quando ha scoperto che ci andavamo già con te, Harry, ha proposto un'uscita a quattro."

Pareti comunicanti - ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora