6.2

3.5K 208 106
                                    

"E io gli faccio: 'Non ci penso proprio a organizzarti la stanza dei giochi. Le fruste te le metti a posto da solo!" urlò Niall, e tutti scoppiarono a ridere. Lui è bravissimo a raccontare aneddoti. Rendere un gruppo affiatato è la sua specialità, sopratutto quando si tratta di persone che si sono appena conosciute.


Mentre la festa entrava nella fase cala te, i miei amici e gli amici di Liam si erano radunati attorno a un braciere su una delle terrazze, che era ribassata, lastricata di pietre e circondata di panchine. Mentre il fuoco crepitava allegramente, noi ridevamo e bevevamo e ci raccontavamo storielle. E con questo intendo dire Niall, Harry, Neil e Louis raccontavano storielle mentre io e Liam ci guardavamo di traverso da sopra le fiamme. Con le scintelle che volavano, se strizzavo gli occhi potevo immaginarmi che lui stesse arrossendo tra le fiamme dell'inferno.


"Dunque, vogliamo parlare dell'argomento tabù?" chiese Louis, sollevando le ginocchia e posando la birra sulla panchina.


"E quale sarebbe l'argomento tabù?" chiesi con innocenza, sorseggiando il vino.


"Andiamo... il fatto che il tizio che tifa tremare la testiera del letto è quel fustacchione lì!" strillò Niall,quasi rovesciando il drink in faccia a Neil. Lui scoppiò a ridere, ma gli prese il bicchiere dalla mano prima che potesse fare danni.


"Non c'è proprio niente da dire" disse Liam. "Ho un nuovo vicino. Si chiama Zayn. Punto." Annuì con la testa. Io alzai un sopracciglio e sorseggiai il mio vino.

"Già, è bello sapere che Boxer Rosa ha un nome. La descrizione che aveva fatto... wow! Non ero sicuro che esistessi davvero, ma sei carino come ti aveva dipinto!" Neil fece un fischio di approvazione, cercando di dare un cinque a Liam attraverso le fiamme, per poi rendersi conto che scottavano.


Il mio sguardo scattò in direzione di Liam, che stava facendo una smorfia. Interessante...


"Quindi eravate coi a bussarci stasera? Mentre ascoltavate i Guns 'N Roses?" chiese Harry, dando di gomito a Louis.


"E voi, immagino, eravate i ragazzi che facevano il coro" rispose lui con un sorriso.


"Com'è piccolo il mondo" sospirò Niall, guardando Neil. Lui gli strizzò l'occhio, e capii subito come sarebbe finita. Lui aveva il suo gigante, Harry il suo intellettuale sexy, e io il mio bicchiere di vino. Che stava per finire.


"Scusatemi" mormorai, e mi alzai per andare a cercare un cameriere.


Mi feci strada tra la folla ormai sparuta ed entrai in casa, salutando un paio di volti noti, presi un altro calice di vino e tornai fuori. Feci per tornare verso il fuoco quando sentii Niall dire: "...e voi avreste dovuto sentire Zayn quando ci ha raccontato della notte in cui è andato a bussare alla sua porta".


Harry e Niall si avvicinarono e mormorarono: "Lo... aveva... ancora... duro!"

Tutti scoppiarono a ridere. Domani dovevo ricordarmi di ucciderli, e in un modo doloroso.


Indignato da quell'umiliazione pubblica, girai i tacchi e mi inoltrai nel giardino quando vidi Liam nell'ombra. Cercai di allontanarmi prima che mi vedesse, ma lui mi fece un cenno.


"Dai, vieni, non mordo" mi provocò.


"Certo, immagino" risposi, andando verso di lui.


Restammo senza parlare, immersi nelle tenebre. Guardai la baia, godendomi il silenzio. Infine lui parlò.


"Sai, pensavo, dato che siamo vicini di casa..." iniziò.


Pareti comunicanti - ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora