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"Okay, adesso tocca a Zayn. Obbligo o verità " strillò Niall, dimostrando ancora una volta che il Naill ubriaco aveva un unico volume di voce.

"Verità " risposi, schizzando persbaglio il viso di Harry mentre prendevo il bicchiere di vino alle mie spalle. Avevamo portato fuori l'ultima bottiglia di cava e la stavamo finendo in tempo record. E il vino faceva effetto, rendendo il nostro gioco sempre più pericoloso. Nel cielo crepitò un attimo un lampo lontano, e il rombo dei tuoni iniziò a risuonare sopra le risate e gli spruzzi.

Dopo pochi mi uri che eravamo usciri e cieravamo immersi nell'acqua calda. Neil aveva suggerito di fare una partita a Obbligo o verità, e subito Harry aveva accettato. All'inizio avevo rifiutato, dicendo che non avevo la minima intezione di prestarmi a quel gioco infantile. Ma quando Liam aveva insinuato che ero un fifone, l'alcol in me si era fatto sentire e mi aveva indotto a gridare: "Allora,stronzetto, ci giocherò fino a che non riuscirai più a distinguere tra obbligo e verità!"

Questa affermazione nella mia testa aveva un senso chiarissimo, e doveva essere sembrata logica anche a Niall e Harry, che subito iniziarono a farmi la ola. Sono quasi sicuro di aver visto Liam scuotere la testa, tuttavia sorrise. E versò un altro calice di bollicine.

"Qual è il posto in cui non sei ancora stato e che vorresti visitare?" chiese Harry, canticchiando sulla melodia della canzone che artivava dalla portafinestra.

Harry aveva trovato tutti i vecchi dischi di suo nonno, e Liam aveva avuto una crisi di isteria vedendo la collezione. Aveva scelto un album di Thomas Dorsey, e lo swing era l'accompagnamento perfetto per quella serata.

"Che noia, fategli scegliere obbligo!" canticchiò Liam, attira dosi una linguacvia.

"Non è una noia, e se ha scelto verità, ha diritto di averla. Zayn, qual è il posto in cui più vorresti andare?" chiese lui di nuovo.

Appoggiai la testa al bordo della vasca. Guardai le stelle e un'immagine mi si presentò alla mente: un venticello che soffiava, il calore del sole sul viso, l'oceano che si spalancava davanti a me punteghiato di impervie scogliere. Solo il pensiero mi rendeva felice.

"Spagna" sospirai con un persistente sorriso, mentre mi immaginavo su una spiaggi aspagnola.

"Spagna?" chiese Liam.

Mi girai verso di lui, che mi sorrise. "In Spagna, sì. È esattamente lì che vorrei andare. Mia è troppo costoso, quindi dovrò aspettare." Sorrisi di nuovo, ancora con quell'iimagine davanti agli occhi.

"Aspetta, Liam, tu non devi andare in Spagna il mese prossimo?" chiese Louis, facendomi sbarrare gli occhi.

"Be', sì, in effetti sì " rispose lui.

"Fantastico! Zayn, puoi andarci con lui" decise Niall, battendo le mani e voltandosi verso Louis.

"Louis, adesso tocca a te."

"No, no, aspetta un attimo. Prima di tutto, non posso andare in Spagna con Liam. E secondo, è il mio turno" protestai, me tre Liam raddrizzava la schiena.

"In realtà potresti proprio 'andare in Spagna con Liam'" disse. Il resto della vasca resto in silenzio.

"Mmh, no, non  posso. Tu devi lavorare. Non posso permettermi un viaghio del genere, e infine non so se posso per ettermi delle ferie il mese prossimo." Mi sentii scoppiare il cuore mentre mi rendevo conto di quello che aveva appena detto.

"In realtà, ho sentito che l'altro giorno Jillian ti diceva che il mese prossimo sarebbe un buon momento per prenderti una vacanza prima delle feste" intervenne Niall. Tornò a nascondersi nell'ombra mentre lo fulminavo con lo sguardo

Pareti comunicanti - ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora