5.2

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Quel pomeriggio Jillian face capolino nel mio ufficio. "Toc, toc" disse con un sorriso.

"Ciao, che cosa succede?" Mi appoggiai allo schienale della poltrona.

"Chiedimi della villa di Saussalito."

"Ehi, Jillian, che mi dici della villa di Saussalito?" chiesi, con pazienza.

"È finita" sussurrò, alzando le braccia in segno di vittoria.

"Mi prendi in giro!" sussurrai di rimando.

"È fi-ni-ta!" urlò e si sedette di fronte a me.

Diedi un pugno sulla scrivania. "Questa sì che è una bella notizia. Dobbiamo festeggiare." Frugai in un cessetto.

"Zayn, se tiri fuori una bottiglia di scotch, dovrò fare due chiacchere con l'ufficio risorse umane" mi avvisò, trattenendo a stento un sorriso.

"Innanzitutto, l'ufficio risorse umane sei tu. E secondo, come se potessi lasciare lo scotch in ufficio! Ovviamente porto una fischetta legata alla coscia." Feci una risatina e tirai fuori dei lecca-lecca.

"Ottimo. È al melone. Il mio preferito" disse, mentre lo scartavamo e iniziavamo a succhiare.

"Allora, raccontami tutto" esclamai.

Jillian si era consultata anche con me mentre dava gli ultimi ritocchi alla villa che lei e Benjamin avevano ristrutturato, e sapevo che era il tipo di casa che sognavo da anni. Come Jillian, sarebbe stata calorosa, accogliente, elegante e piena di luce.

Parlammo un po' di cose tecniche e poi lei mi lasciò tornare al mio lavoro.

"A proposito, il prossimo weekend faccio l'inaugurazione. Tu e la tua posse siete invitati" disse, mentre andava alla porta.

"Scusa, hai appena detto posse?" chiesi.

"Forse. Ci stai?"

"Suona fantastico. Possiamo portare qualcosa e possiamo sbavare dietro al tuo fidanzato?"

"Non ci provare nemmeno, e tanto non sarebbe una novità replicò.

Con un sorriso, mi rimisi al lavoro. Un party a Sausalito? Suonava allettante.

Pareti comunicanti - ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora