13.1

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Il cielo si spalancò, coprendoci di una pioggia gelida che si mescolava con il calore attorno e tra di noi. Guardai Liam sotto di me, caldo e bagnato, e non c'era niente al mondo che volessi di più delle sue labbra contro le mie. Così, anche se ogni singolo campanello dall'allarme squillava nella mia testa, aggiustai l'equilibrio, strinsi le gambe attorno alla sua vita e lo guardai negli occhi.

"Mmh, Zayn, cosa pensi di fare?" chiese lui con un sorriso, affondando i le dita nei fianchi. Il modo in cui la sua pelle scivolava contro la mia mi faceva girare la testa, e potevo sentire, davvero sentire, i suoi addominali contro la pancia. Era così forte, così potentemente delizioso che il mio Cervello andò in tilt, e altri organi iniziarono a prendere le decisioni al suo posto.

Credo che O per un attimo sporse la testolina, com  una marmotta. Diede una veloce occhiatina attorno e si mostrò più probto a balzare fuoridi quanto fosse stato per mesi.

Mi leccai le labbra, e lui fece lo stesso. Lo vedevo appena attraverso il vapore della vasca e il desiderio fermentava in quel piccolo calderone all'aroma di cloro.

"Niente di buono, questo è certo" ansiamai, sollevandomi appena. La sensazione del mio corpo schiacciato contro la sua pella era qualcosa di inimamaginabile. Spinsi il mio bacino contro il suo, sentii la sua reazione in modo molro tangibile, ed entrambi gememmo a quel contatto.

"Niente dibuono, eh?" disse lui, la voce roca e densa che mi scivolava addosso come sciroppo d'acero.

"Niente di buono" gli mormorai all'orecchio mentremi premeva la bocca contro il collo. "Ti va di essere cattivo insieme a me?"

"Ne sei sicuro?" grugnì lui, stringendomi la schiena in un delizioso abbandono.

"Dai, Liam, andiamo subito a far tremare qualche muro" risposi, lasciando che la mia lingua assaporasse la sua pelle appena sotto la mascella. La sua barba non fatta mi sfregò le papille gustative, dandomi un'idea della sensazione meravigliosa che mi avrebbe suscitato contro altri punti sensibili del mio corpo.

A quel punto O alzò la testa ancora di più e contattò subito il Cervello, che a sua volta trasmise l'informazione alle mie mani.

Lo afferrai sotto il mento e gli alzai il volto all'altezza del mio. I suoi occhi si spalancarono, ipnotici.

Aveva un'espressione dura, e non solo l'espressione.

Mi chinai e gli succhiai il labbro inferiore, stuzzicandolo con i denti prima di mordicchiarlo e stringerlo più forte a me. Lui lasciò fare, cedendomi il controllo quando le mie dita gli tirarono i capelli, e la mia lingua premette nella sua bocca, facendolo ansimare. Tutto il mio mondo si restrinse fino a lasciare solo la sensazione di quell'uomo, quell'uomo meraviglioso tra le mie braccia e incastrato tra le mie braccia, e lobaciai come se non ci fosse un domani.

Non era una cosa dolce o timida, era pura repressione susseale trasformata da una voglia incomprensibile in una valanga di Voglio-vivere-nella-bocca-di-quest'uomo-per-sempre.la mia bocca condusse la sua in una danza vecchia come le montagne che ci guardavano benevole, lingue, denti e labbra chesi urtavano e schioccavano e si arrendevano alla deliziosa tensione che era cresciuta dalla prima volta che mi ero presentato alla sua porta con il lookche gli aveva suggerito il mio soprannome.

Rabbrividii quando sentii le sue mani scendere per afferrarmi il posteriore e stringermi ancora di più contro di lui. Agitai le gambe, e intanto ansimavo.

Avevo gli occhi chiusi, le gambe aperte, e adesso stavo gemendo nella sua bocca come un animale in calore. L'idea che un bacio, un semplice bacio, mi avesse trasformato in quell'enorme ammasso di libidine era incredibile, e sapevo che se continuava a farmi sentire così, l'avrei invitati dritto dentro il mio Tahoe. 'Fantastica idea.'

Pareti comunicanti - ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora