"Vino?"
"Secondo te?"
"E vino sia" disse, schioccando la lingua, e scelse una bottiglia di rosé dal frigorifero ben fornito. Liam aveva fatto consegnare un po' di spesa a casa prima del nostro arrivo, niente di principesco, ma quanto bastava a fare uni spuntino per placare la fame e a farci sentire a nostro agio. Adesso era buio pesto, e qualsiaso desiderio di fare un giri in città si era spenti con l'avanzare del jetlag. Quella sera decidemmo di restare a casa, farci una bella notte di aonno e andare in città il mattino dopo. C'era pollo arrosto, olive, una fetta di Manchego, un meraviglioso prosciutto serrano e altre piccole leccornie per completare il pasto. Preparai i piatti mentre lui versava il vino e in un batter d'occhio eravamo seduti in terrazza, il mare si infrangeva sotto di noi, e la passerella in legno che portava alla spiaggia era costellata di lucine bianche.
"Prima di andare a letto dovremmo scendere alla spiaggia, almeno per fare due passi."
"Aggiudicato. Domani cosa vuoi fare?"
"Dipende. Tu quando devi cominciare a lavorare?"
"Be', conosco già dei posti dove dovrò fare alcuni scatti, ma devo ancora fare qualche sopralluogo. Ti va di venire con me?"
"Certo. Iniziamo domani in paese e vediamo dove ci porta il destino?" chiesi, spiluccando un'oliva.
Lui alzò il calice e annuì. "A vedere dove ci porta" brindò.
Alzai il mio bicchieri dicendo: "Ci sto". I nostri bicchieri tintinnarono e i nostri sguardi si incatenarono. Entrambi sorridemmo, un sorriso intimo. Finalmente eravamo soli, per conto nostro, e non c'era nessun altro luogo sul pianeta in cui avrei preferito essere. Terminammo la cena, lanciandoci qualche sguardo, e sorseggiammo il vino. Mi sentivo b illo, e un tantino vulnerabile.
Poi percorremmo con cautela la costa rocciosa fino alla spiaggia. Ci eravamo dati le mani per mantenere l'equilibrio, ma non le avevamo più sciolte. Eravamo sospesi ai confini del mondo, e il forte vento marini ci sferzava i capelli e i vestiti, spingendoci quasi all'indietro.
"È bello stare con te" gli dissi. "Mi... ecco, mi piace tenerti per mano" ammisi, sentendomi audace per via del vino. Scherzare è bello, ma a volte c'è bisogno di dire la verità. Lui non rispose, si limitò a sorridere e si portò la mia mano alla bocca, posandovi sopra un bacio leggero.
Guardammo le onde e, quando mi attirò a sé, stringendomi forte, esalai piano. Era davvero passato tanto tempo dall'ultima volta che mi ero sentito... non so, com'è che mi sentivo... amato?
"Jillian mi ha detto che sai cosa è successo ai miei genitori" mi disse, a voce tanto bassa che quasi non lo sentii.
"Sì. Me lo ha raccontato."
"Loro si tenevano sempre per mano. Non per farsi vedere, mi capisci?"
Annuii, respirando il suo odore.
"Ho visto tante coppie che si tengono per mano solo per farsi vedere, e si chiamano 'piccolo', 'amore', 'tesoro'. Non so, mi sembra sempre che ci sia qualcosa di forzato. Mi chiedo s elo farebbe anche quando sono da soli, mi capisci?"
Annuii di nuovo.
"I miei genitori, invece... All'epoca non ci dava molto peso, ma se ci ripenso adesso, mi rendo conti che le loro mani erano praticamente cucite insieme, che si tenevano sempre per mano. Anche quando non li vedeva nessuno, no? Tornavo a casa dall'allenamento e li trovavo a guardare la televisione, ognuno su un lato del divano, ma con le mani su un cuscino in modo da potere stare sempre a contatto... Era così... non so, era carino."
Gli strizzai la mano, che stavo ancora tenendo, e le sue dita ricambiarono la stretta.
"Sembra che fosseri ancora una coppia, non solo una mamma e un papà " dissi, sentendo che il suo respiro accelerava.
"Sì, proprio così."
"Ti mancano?"
"Certo."
"Forse sembra strani, perche non li ho mai conosciuti, ma ho l'impressione che sarebbero fieri di te, Liam."
"Chissà."
Restammo in silenzio per un altro minuto, sentendo la notte attorno a noi.
"Vuoi tornare in casa?" chiesi.
"Sì." Mi baciò sulla testa e tornammo sui nostri passi, le mani agganciate come se qualcuni le avesse attaccate con il Bostik.
STAI LEGGENDO
Pareti comunicanti - Ziam
Teen FictionVersione Ziam di un libro famoso. Loro non si conoscono ma abitano vicini, tra colpi contro il muro e miagolii sospetti, alla fine si incontreranno.