12.2

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"Non potrei stare più comodo. Davvero, non potrei sentirmi più al calduccio neanche se fossi dentro al marshmallow" farfugliai, con una lingua impastata di Batley's e caffè. Mi ero accomodato su una cinquantina di cuscini davanti al caminetto, un caminetto con un focolare di quasi tre metri e una canna fumaria alta quasi tre piani. Fatto con la pietra di una cava vicina, era imponente. Era il punto focale di tutta la casa, e le stanze rappresentavano i raggi. Ed emanava un calore bollente.

Eravamo rientrati in casa gelati fino alle ossa. Uno per uno, avevamo iniziato a sentirci troppo accaldati nella vasca idromassaggio, quindi ci eravamo seduti sul bordo per rinfrescarci. Quando ci eravamo resi conto che la sera era un  po' troppo fredda, stavamo già rabbrividendo e ansiamando e avevano deciso di andatci a rannicchiare vicino alcaminetto. Dato che le camere non erano ancora state assegnate, i meiei ragazzi si erano infilate nella stanza padronale per mettersi il pigiama e avevano raggiunto gli uomini, che erano già in maglietta e pantaloni del pigiama. Avevamo preparato in fretta il caffè, e i oavevo tagliato qualche pezzo di torta all'arancia e mirtillo che avevo avuto l'accortezza di nascondere a Liam. Qualche goccio di Batley's nel caffè, e ci stava o rilassando davanti alfuoco come in una cartolina natalizia.

Liam era sdraiato come un pascià davanti al caminetto, e con la mano aveva dato un colpetto alla pila dei cuscini al suo fianco. Io mi ero tuffato, facendo volare sulle nostre teste qualche piuma. Avevamo provato i diversi metodi dei ragazzi per accendere il fuoco - rametti, giornali, rametti e giornali - quando infine Harry aveva infilato la testa nella canna e dichiarato che era ancora chiusa. Demoralizzati, i ragazzi a auel punto avevano delegato a Louis,  quanto meno per la ragione cheera lui ad avere in mano i fiammiferi. Nel giro di pochi minuti, però,un bel fuoco scoppiettava, e adesso eavamo tutti seduti attorno al camino, assonnati e soddisfatti.

Io respiravo a pieni polmoni. Non c'era niente di più bello dell'odore di un fuoco vero, non di un caminetto a gas, non di qualche candela, ma un caminetto come Dio comanda, che crepita e schiocca e scoppietta ogni volta che il fumo esce da una crepa nel leno.

"Allora, Zayn, hai già chiesto a Liam di insegnarti il windsurf?" chiese Niall all'improvviso dal bracciolo del divano su cui era appollaiato. Eravamo rimasti per qualche minuto in silenzio, imbambolati e quasi addormentati, e la sua voce mi fece sobbalzare.

"Cosa? Non ho capito" chiesi, trasalendo dai miei cuscini e tornando al presente.

"Sai, i ragazzi fanno windsurf. Tu volevi imparare, e scommetto che Liam ti insegnerebbe volentieri, non è vero, Liam?" chiese con una risata, finendo il caffè e scivolnado giusto dal divano, nel grembo strategicamente posizionato di Louis. Si sorrisero un attimo prima di rendersi conto di quello che stavano facendo, e Louis per scherzare lo lanciò sulle gambe di Neil. Lui non era stato scosso dalla sua precendete do,anda, con quel fagotto in braccio, sembrava ben sveglio.

"Vuoi imparare a fare windsurf?" chiese Liam, girandosi verso la mia pila di cuscini.

"In effetti, sia, ho sempre desiderato imparare."

"È faticoso, inutile negarlo. Ma ne vale la pena" sorrise, e Louis annuì.

"Certo, Liam ti insegnerà. Gli piacerà farlo" aggiunse, guadagnandosi un occhiolino di Niall e un mio sguardo esasperato.

"Possiamo fare qualche programma per quando torneremo in città" dissi.

"Basta chiacchere per stasera. Il qui presente è stufo" disse Harry. "Sono stanco morto. Come ci distribuiamo le camere?" Fece capolino dallo schienale della poltrona su cui era raggomitolato.

"Quante ne abbiamo a disposizione?" chiese Liam mentre io mi sedevo e sbadigliavo.

"Quattro" rispose Harry, che per evitare ogni decisione poi si attaccò a una bottiglia d'acqua, scolandola tutta.

"Facciamo coppie miste?" chiesi, ridendo della faccia sorpresa di Liam.

"Certo, possiamo fare così " rispose Naill, guardando Neil con un certo nervosismo.

Soffocai una risata al momento in cui .harry e Louis si scambiarono un'occhiata altrattanto spaventata. Anche Liam se ne accorse.

"Già, certo! Io e Zayn non possiamo mettere i bastoni tra le ruote ai piccioncini! Niall, tu e Neil prendete una stanza, Harry e Louis un'altra, e io e Zayn occuperemo le due che avanzano. Perfetto, no, Zayn?"

"Fantastico. Vado a lavare le tazze. Ora tutti a letto, pedalare!" urlai. Io e Liam ci affrettammo a riordinare sbirciando gli altri quattro alle nostre spalle. Sembrava che stessero andando al patibolo.

"Santo cielo, spero che funzioni... per il mio bene." Mi misi dietro a Liam mentre guardavamo il quartetto dividersi in due coppie che si dividevano davanti alle porte delle stanze da letto.

"Perché per il tuo bene?" mormorò lui, voltandosi e trovandosi a prochi centimetri dal mio viso.

"Perché adesso  a porte chiesue, Harry e Niall staranno cercando si escogitare i. Modo migliore di farmi del male. Male fisico"sospirai, arretrando per scuacquare le ultime tazze e metterle nella lavastoviglie.

Liam aggiunse la pastiglia, fece partire il programma, e andammo a spegnere il fuoco. Mentre completavamo il giro per assicurarci che le luci fossero spente, parlammo dell'escursione che avremmo fatto il giorno dopo

"Non mi rallenterai in passo, vero?" mi stuzzicò.

Lo spinsi contro la larete. "Ma per favore, domani ti farò mangiare la polvere, sfigato" minacciai, prendendo la valigia e andando verso la mia camera.

"Lo vedremo, Boxer. A proposito, hai qualche capo interessante da notte per me in valigia?" indicò la mia borsa e mi seguite nel corridoio.

"Lascia stare. Non c'è niente per te qui dentro  né da nessun'altra parte." Mi fermai davanti alla stanza che avevo scelto.

Lui andò verso la porta di fianco. "Guarda un po', abbiamo di nuovo una partetin comune." Fece un sorriso furbo.

"Okay, so che sei lì dentro da solo, quindi meglio che non senta sbattere" lo avvisai, esitando sulla soglia.

"Tranquillo, non sbatterò. Buonanotte, Zayn" mormorò, esitando anche lui sulla soglia.

" 'notte, Liam" risposi, facendo ciao con la mano mentre chiudevo la porta. Posai la valigia sul letto e sorrisi.

Pareti comunicanti - ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora