"Non ti sei preso una cotta per lui, vero? Cioè, quante volte l'hai sognato?" chiese Niall, succhiando la cannuccia.
"Una cotta! Ma no, è un bastardo! Perché mai dovrei..."
"Figurati se si è persa una cotta per quello. Chi può sapere dove è stato il suo uccello? Zayn non farebbe mai una cosa del genere" rispose Harry al mio posto, e si gettò i capelli all'indietro folgorando un tavolo di uomini d'affari che l'avevano fissato da quando era entrato. C'eravamo incontrati per un pranzo alla nostra caffetteria preferita di North Beach.
Niall ridacchiò, dandomi un calcio sotto il tavolo.
"Fanculo, scricciolo." Gli lanciai un'occhiataccia diventando di tutti i colori.
"Già, fanculo, scriccolo! A Zayn non verrebbe mai in mente di..." iniziò Harry, poi si interruppe, dopo essersi tolto gli occhiali da sole e avermi guardato bene.
Il violoncellista e lo scricciolo osservarono il mio imbarazzo. Uno sorrise e l'altro imprecò.
"Santo cielo, Zayn, non mi dire che ti sei preso una cotta per quel tizio. Oh, no, dimmi che non è vero!" sbuffò Harry mentre il cameriere posava sul tavolo una bottiglia di S. Pellegrino. Lo fissò mentre lui si passava una mano fra i capelli, e lui lo congedò co un occhiolino strategico. Sapeva che gli uomini lo guardavano, ed era divertente vedere come li lasciava sulla graticola.
Niall era diverso. Era così piccolo e grazioso che gli uomini all'inizio erano atratti dal suo fascino spontaneo. Poi lo conoscevano bene e si rendevano conto che era adorabile. Qualcosa in lui li spingeva a desiderare di prendersi cura di lui e proteggerlo... finché non lo pontavano in camera da letto. O almeno così avevo sentito dire. Lì era un pazzo scatenato.
A me avevano detto che erocarino, e nei giorni buoni ci credevo. Nei giorni buoni sapevo di poter fare colpo. Non mi senticvo mai sexy come Harry o impeccabile come Niall, ma facevo la mia porca figura. Sapevo che, quando uscivamo tutti e tre insieme, attiravamo l'attenzione, e fino a poco tempo prima ne avevamo approfittato.
A ognuno di noi piaceva un tipo d'uomo diverso, e questa era una bella cosa, non ci litigavamo quasi mai i ragazzi.
Harry era molto selettivo. Amava gli uomini slanciati e attraenti. Non dovevano essere troppo alti, mai più di lui. Voleva che fossero educati, intelligenti e preferibilmente castani. Quello era il suo punto debole. Poi andava pazzo per la parlata del Sud. Davvero, se un uomo lo chiamava 'dolcezza', lui gli saltava addosso ancora prima di presentarsi. Lo sapevo per esperienza, perché una sera, quando era ubriaco fradicio, avevo sfoderato il mio migliore accento dell'Oklaoma. Avevo dovuto respingerlo per il resto della serata. Continuava a dire che era al collegge e voleva sperimentare.
Anche Niall era selettivo, ma non cercava un tipo così specifico. In generale cercava la mole.gli piacevano gli uomini grandi e grossi, alti e forti. Gli piacevano che lo sollevassero per baciarlo, o che lo mettessero su uno sgabello per non farsi venire il torcicollo. Gli piacevano gli uomini un po' sarcastici e odiava il paternalismo. Essendo così minuto, tendeva ad attrarre tipi che volevano 'proteggerlo'. Ma il ragazzo prendeva lezioni di karate da quando era piccolo, e non aveva bisogno della protezione di nessuno. Era un teppista in biondo.
Per me era difficile classificare il mio tipo, ma quando lo vedevo lo riconoscevo all'istante. Avevo il fiuto di un poliziotto. È vero,avevo un debole per itipi sportivi: guardie del corpo, sub, scalatori. Mi piacevano curati, ma un po' ruvidi, gentiluomini con un tocco da ragazzaccio e abbastanza ricchi perché non dovessi cascare nel: "Mamma, ho passato l'estate con un surfista fico da morire che non si poteva permettere nemmeno il nurro d'arachidi!". Nemmeno gli orgasmi ventiquattr'ore si Micah erano riusciti a salvarlo quando avevo scoperto che aveva usato la mia carta di credito per comprarsi la paraffina per la tavola. E pagarsi la bolletta del cellulare. E la vacanza alle Fiji a cui non ero nemmeno stato invitato. Al diavolo, surfista sexy. Al diavolo.
Eppure, forse avrei potuto prendermi qualche O di riserva prima che se ne andasse per sempre. Ah, i giorni prima dell'addio... Orgasmi ventiquattr'ore su ventiquattro. Sigh.
"Aspetta un attimo, l'hai più visto dopo l'inconteo sul pianerottolo?" chiese Harry, quando aveva,o già ordinato e io ero tornato dai miei ricordi di surf.
"No" borbottai.
Niall mi diede una pacca affettuosa sul braccio. "È carino, vero?"
"Oddio, sì! Più carino di quanto meriti. È un tale stronzo!" Picchiai la mano sul tavolo con tanta forza da far rimbalzare il vassoio. Harry e Niall si scambiarono un'occhiata e io mostrai loro il dito medio.
"E quel mattino era sul pianerottolo con Miagolino, lo stava baciando! Quello è un bordello a cielo aperto, e io non voglio averci niente a che fare!" .dissi, masticando con furia l'insalata dopo aver raccontato la storia per la terza volta.
Non posso credere che Jillian non ti abbia messo in guardi ada quel tizio" commentò Harry, giocando con i crostini sul piatto. Stava di nuovo facendo la dieta a zero carboidrati, terrorizzato dai due chili che diceva che aver preso metteva in testa qualcosa era inutile discutere.
"No, no, lei dice che non lo conosce" spiegai. "Deve essersi trasferito dopo che lei è stata lìnper l'ultima volta. In realtà Jillian non ha dormito quasi mai in quella casa. La tenevano solo per avere un posto in cui stare in città. Secondo i vicini, lui abita nell'edificio da non più di un anno. E viaggia molto spesso." Mentre parlavo,mi rendevo conto che avevo compilato un dossier completo sul personaggio.
Questa settimana ha sbattutto?" chiese Harry.
"Non molto in realtà. O mi ha ascoltato e ha deciso di fare il bravo vicino,o il suo uccello si è finalmente spezzato dentro una delle suoi amanti ed è finito all'ospedale" dissi, a voce un po' troppo alta. La tavolata di uomini d'affari doveva averci ascoltato con una certa attenzione perché tutti deglutirono a fatica e si agitarono sulle sedie, forse strizzando lecosce in segni di spontanea empatia. Noi scoppiammo a ridere e continuammo a mangiare.
"A proposito di Jillian, voi ragazzi siete invitati alla villa di Sausalito il prossimo weekemd per la festa di inauguarazione" le informai.
Entrambi iniziarono a farsi aria con la mano. Benjamin era l'unico uomo su cui eravamo tutti d'accordo. Ogni colta che propinavamo a Jillian una quantità sufficiente di liquore, le confessavamo la nostra cotta e la convincevamo a raccontarci storie su di lui. Se avevamo fortuna e riuscivamo ad appiopparle un Martini di troppo... ecco, diciamo solo che era bello sapere che il sesso continuava a essere notevole anche dopo che il tuo uomo aveva superato i quaranta. La storia su .benjamin e la stanza Tonga al Fairmont .hotel? Wow: lei si che era una donna fortunata.
"Sarà divertente. Perché non veniamo a prepararci a casa tua, come ai vecchi tempi?" strillò Niall, mentre io e Harry ci coprivamo le orecchie.
"Va bene, va bene, d'accordo, ma piantala di strillare o ti mollo qui con il conto" lo sgridò Harry e Niall si calmò, ma aveva ancora uno sguardo eccitato.
Dopo pranzo, Niall andò da un cliente che stava lì vicino, e io e .harry dividemmo un tazi.
"E così fai sogni erotici con il tuo vicino. Sentiamo un po'" iniziò, con grande gioia del tassista.
"Guardi la strada, signore" gli dissi, beccandolo che i osservava nello specchietto retrovisore.
Lasciai che i miei pensieri scivolassero versi quei sogni, che eravo venuti ogni notte nell'ultima settimana. A differenza di me... e la mia frustrazione sessuale stava arrivando a un punto critico. Quando potevo ignorare O, andava tutto bene. Da quando ogni notte mi veviva concesso un sogni a base di Liam, l'assenza di O era ancora più evidente. Clive aveva iniziato a dormire sopra il cassettone, al sicuro dalle mie gambe che si dimenavano.
"O sogni? I sogni sono fantastici, ma lui è uno stronzo!" esclamai, sbattendo il pugni sulla portiera.
"Lo so. Continui a dirlo" commentò lui, scrutandomi con attenzione.
"Che c'è? Perché mi guardi così?"
"Niente. Ti guardo. Quello stronzo ti ha proprio fatto perdere la testa" disse.
"Lo so" sospirai, guardando fuori dal finestrino.
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Pareti comunicanti - Ziam
Teen FictionVersione Ziam di un libro famoso. Loro non si conoscono ma abitano vicini, tra colpi contro il muro e miagolii sospetti, alla fine si incontreranno.