20.3

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Quando mi ritrovai sistemato nel mio posto di prima classe, avevo davanti ore per riflettere. O meglio, ore per rimuginare e tormentarmi. Nel tragitto verso l'aeroporto avevo pianto come una fontana, cercando nel frattempo di assicurare l'autista che stavo bene e non ero impazzito di colpo. Piangevo perché, insomma, di certo nel mio corpo c'era una gran tensione e in un modo o nell'altro dovevo sfogarla. E lo facevo attraverso gli occhi. Mi sentivo triste, e frustrato. Adesso però ero stanco di piangere.

Cercai di leggere. All'aeroporto di Malaga avevo fatto incetta di riviste cretine. Mentre le sfogliavo, notai i titoli di alcuni articoli:

'Come scoprire se stai avendo l'orgasmo più intenso.'

'Orgasmi multipli con il Kegel.'

'Nuova dieta a base di orgasmo: in forma senza sacrifici!'

ZSC, il Cervello, la Spina Dorsale e il Cuore erano tutti schierati e stavano lasciando sassi al Sistema Nervoso, che cercava in tutti i modi di nascondersi.

Gettai le riviste sul sedile di fronte. Presi il computer, lo accesi e infilai le cuffie. Prima del volo di andata avevo caricato un po' di film. Potevo evadere. Sì, potevo farlo. Guardai titoli che avevo nella cartella... Harry ti presento Sally?  No, non con la scena al ristorante. Top gun? No, c'era quella scena in cui lo facevano, tutta virata in azzurro con la brezza che soffia dalle tende. Troppo simile alla mia favola.

Trovai un film che potevo guardare senza rischi, presi un sonnifero leggero e mi addormentai prima che Luke imparasse a usare la spada laser.


Pareti comunicanti - ZiamDove le storie prendono vita. Scoprilo ora