Alzai subito la testa e notai quel ragazzo delle foto dietro Nicolas, era serio, aveva uno sguardo davvero cupo e aveva gli occhi su quest'ultimo aspettando che uno dei due rispondesse, per questo mormorai subito:
« Niente.. tranquillo, grazie.. »
« Ma chi è questo? » chiese Nico
« Questo è qualcuno meglio di te, quindi sei pregato di lasciarla in pace e andartene a fanculo. » rispose serio il ricciolino.
« Ma chi cazzo ti da il permesso di parlarmi così? Ah si.. sei uno dei Terroni.. »Notai il braccio del più alto muoversi subito e d'istinto poggiai la mano sul suo polso, di sicuro che non l'avessi fatto quel pugno sarebbe arrivato diritto al viso di Nicolas e sarebbe finita davvero male. Strinsi appena la presa sul pugno del ragazzo, gli volsi lo sguardo e sussurrai appena nel labiale "per favore".
« Ah ecco perché non ti piaccio.. »
Commentò Nicolas guardando la mia mano sul pugno stretto del più grande, chissà cosa stava immaginando.. deglutì appena guardandolo andare via e spostai gli occhi su di lui.
« Perché l'hai fatto? »
« Ti vedevo in difficoltà e.. »
« So cavarmela da sola! »
« Si, ho notato.. »
« Ma cosa cazzo vuoi? Non conosco neanche il tuo nome e mi stai attaccato da stamattina.. »
« Il mio nome e Giacomo, Sole.. e non ti sto attaccato da stamattina, semplicemente fotografavo, te lo ripeto. »Lo guardai sbuffando appena, Giacomo giusto, serrai appena la mascella rendendomi conto che avevo ancora la mano attorno al suo pugno ma stavolta aveva le dita aperte e erano strette alle mie, le tolsi subito e deglutì intrecciando le braccia al petto guardandomi attorno dopo aver guardato il gin ancora pieno sul tavolino credo sia il terzo.
« Comunque sia.. grazie lo stesso. »
« E di che? E comunque.. »Le sue dita afferrarono lo shot che avevo sul bancone e ingerì del tutto il liquido all'interno, lo guardai subito in malo modo come se mi avesse rubato l'ultimo cucchiaio di nutella.
« Meglio così, sai le bambine con le lentiggini non possono bere tanto alcool. »
« Ma vaffanculo.. »Lo spinsi appena dal braccio e sbuffai appena sentendo la sua risata mentre notai tra la folla Ludovica ballare con un tipo, sembrava il suo amico, Massimiliano, alzai un sopracciglio perché mi ricordai il nome e quasi sembrava buffo visto che ero negata con i nomi.
« Cre tu nun ball? »
Lo guardai per qualche istante, capì che stava parlando in napoletano, e per quanto fosse "stretto" qualcosa lo capivo, mio papà era di origini Napoletane e spesso a casa lo parlava, ma non tanto perché mia madre si arrabbiava.« Eh.. sto parlando con te.. »
Forse mi persi in questo ricordo perché notai la mano di Giacomo sventolare avanti al mio viso e deglutì appena socchiudendo le labbra:
« Si.. adesso vado. »
Lo guardai sorridere e infatti lo lasciai li, mentre mi avvicinai a Ludovica che non perse tempo a tirarmi nella "mischia" con lei.
-
Credo di aver perso la condizione del tempo, non sapevo neanche che ore erano e la gente sembrava non averne abbastanza di tutto ciò.
Le mie orecchie chiedevano pietà e per tanto i tacchi neri che indossavano volevano essere sciolti.
Avevo bevuto un po' di più credo ma stavo bene.Avevo persino scambiato due parole con quel Massimiliano, avevamo scambiato persino i numeri di telefono, anche se di preciso non ricordavo il perché.
« È occupato?? »
Urlai sbattendo la mano sulla porta del bagno.
Alzai appena lo sguardo notando uscire lui, ancora lui, sbuffai appena guardandolo.
« Sarà sempre occupato signorina se continui a bussare al lato dei maschi.. »
Deglutì appena guardando il suo indice indicare il simbolo degli uomini sulla porta.« Non avevo visto.. »
« Beh adesso te l'ho detto.. »
« Ma tu sei sempre così puntiglioso? »
« Come sono? »Guardai la sua risata e trattenni il mio sorriso facendogli segno di sposarsi per poter entrare in bagno e quando lui si spostò mi blocco' subito:
« E' sempre quello dei maschi!! »
« Eh ma devo fare pipì.. »
« Diciamo che sei abbastanza ludica.. »
« Non ho bevuto.. »
« Si e io sono Il sindaco di Napoli! »
« Davvero? »
« Sei seria? »
« No.. »Trattenni la risata guardando la sua espressione e lo seguì fino al bagno delle donne infatti entrai prima di lui e mi fermai sulla porta girando lo sguardo a lui:
« Vuoi entrare pure tu o.. »
« Dai ti aspetto, muoviti.. »Soffiai una risata chiudendo la porta alle spalle entrando in uno dei bagni e mi alzai appena il vestito.
Soltanto 5 minuti dopo lasciai il bagno dopo aver lavato le mani e mi guardai attorno scendendo il gradino del bagno sentendo subito dopo:
« Non ho mai aspettato così tanto una ragazza oltre mia sorella o mia madre, quindi ritieniti fortunata. »
« Nessuno te l'ha chiesto. »Guardai il suo sorriso andare via e sbuffai appena camminando piano fino all'entrata del club.
Credo di non essere arrivata nemmeno alla metà dell'entrata perché sentì le dita dita stringere e mi girai subito notando che era lui..
Deglutì subito quando la mia schiena tocco' la parete fredda che c'era nei lati, era buio a causa di una delle tende che ci copriva.
Feci per allontanarlo e appoggiai la mano sul suo petto.« Nun pazzià cu me Sole.. »
Socchiusi le labbra sorridendo appena e apri gli occhi guardando i suoi scuri e poco evidenti nel buio, strinsi appena le dita attorno alla sua t-shirt e deglutì appena sussurrando a bassa voce:
« Amo giocare.. »
Sentì' il suo fiato quasi soffiare alle mie labbra socchiuse e feci per sposarlo ma non potevo, era più grande di me e io ero abbastanza bassa.
Ricordo ancora le parole della gente che mi diceva che era impossibile che io giocassi a pallavolo, che non potevo entrare in campo siccome non ero 1.70/80, pero' poi ogni volta che prendevo quella palla tra le mani il mio mister diceva che "diventato un gigante", era l'unico che aveva sempre creduto in me.
« Anche a me piace giocare, quindi a corsa vuoi giocare, lentiggini? »
« Smettila di chiamarmi così.. »
« Al primo che perde la testa ? »
« Non sono fatta per le scommesse.. »
« Perché perdi subito? »Alzai subito la testa guardandolo con aria di sfida mentre la mia mano era ancora stretta sul suo petto e le sue attorno ai miei fianchi, mentre allungava la mano destra sulla mia guancia destra e accarezzava quest'ultima col suo pollice.
« Perché poi mi tocca vederti innamorato di me »
« Amo il rischio.. »
Alzai appena il collo nel momento in cui le sue dita accarezzarono il mio mento e poi strinsero appena il mio collo senza farmi male.Sorrisi in modo compiaciuto e nel momento in cui le nostre labbra non avevano più distanze, e seppur avessi voglia di toccare le sue non lo feci.
Mi allontanai appena spingendolo guardandolo sorridere senza fermarmi entrai nel club notando subito Ludovica avvinghiata ad un tipo, mi allungai a lei prendendola dal braccio.« Ludo è il momento di andare! »
« Ma dai ancora un'altro poco.. »
« Ludovica, per favore.. sono le 5:15.. »
« Ragazze ma come tornate a casa ? »Girai lo sguardo sentendo la voce di Kyshan e sospirai appena mormorando.
« abbiamo l'auto di Ludo.. »
« ma come guida, è ubriaca marcia.. »
« Non lo so, ma ci arriviamo a casa.. »
« Noi facciamo after se volete restare vi accompagniamo noi.. »
« Ky.. »
« Tranquilla davvero.. »Il club iniziò a sfollarsi e dopo poco riuscimmo a lasciare con club con gli altri, diciamo che la situazione era un po' critica.
Era quasi l'alba e Ludo era in auto con Kyshan, Massimiliano, e Domenico con un'altra ragazza che non conoscevo e io..?
In auto di Ludo con Giacomo che guidava.

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𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.
RomanceE se ad un certo punto della nostra vita, per caso, si presente qualcuno e cerca di amarci così incondizionatamente tanto da farci del male senza nemmeno rendermene conto, quale sarebbe la vostra scelta? Continuare ad amare o mollare ogni cosa? Tant...