Quel filo invisibile

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« Ma che sei stupido? »

« No Sole.. sono mi sento diverso, mi sento un'altra persona, più grande.. più responsabile e credo di dover ringraziare soltanto Kate per questo.. »
« Jack.. non abbiamo nessuna base per sposarci.. lo sai vero? »
« Si invece.. abbiamo l'amore. Ti basta sapere che siamo innamorati da quasi 5 fottuti anni? »

Lo guardai deglutendo alzando lo sguardo ai suoi occhi restando a fissarlo per qualche istante. Da quando tra noi era finita non riuscivo più a guardarlo negli occhi, non perché mi avesse fatto qualcosa ma sapere che aveva condiviso il letto con un'altra donna che non ero io.. e precisiamo, anch'io dormivo con Alberto ma lui era il mio migliore amico, tra me e lui non c'era mai stato qualcosa di concreto oltre quelle volte in cui l'aveva fatto lui.

« Giac non basta l'amore. »
« E cosa cazzo vuoi che faccia?? »
« Niente, non devi fare niente.. »
« Ma io non posso starmene fermo, se all'improvviso t'innamori di un'altro io come faccio? Come farò a vivere guardandoti nelle braccia di un altro..? »
« Come ho fatto io per 8 lunghi mesi.. »

Deglutì sentendo un leggero dolore allo stomaco a quella frase e evitai di guardarlo girando lo sguardo al passeggino di Kate che dormiva beata.

« Ho sbagliato Sole.. ma fino a quando durerà? »
« Finché ho abbastanza tempo da curare ogni ferita che non solo tu mi hai causato.. e preciso: non sono arrabbiata con te, ho soltanto un mix di emozioni che non riesce a farsene una ragione per come tu continui a scegliere altre a me.. perché io neanche mezza volta ho pensato di rimpiazzare te con altri.. »

Lo guardai annuire e sospirai appena cercando di far in modo che i nostri visi non fossero così vicini, rimasi con lo sguardo basso e poi sussurrai:

« Andiamo..? »

Lo guardai scuotere la testa in un no, la sua dita calde toccarono il mio mento facendo in modo che l alzassi e si avvicinò cercando di poggiare le labbra sulle mie ma.. mi scansai subito spingendolo per farlo togliere.

« Sole.. non ci sarà giorno in cui non cercherò di farmi perdonare, quindi abituati.. »
« Jack.. le cose non posso essere sempre tutte tue. »
« E questo chi lo dice? »

Lo guardai scuotendo la testa trattenendo il sorriso, spesso sembrava un bambino, era convinto di avere sempre tutto e soprattutto odiavo quest'ultima cosa perché lui ci riusciva sempre, lo faceva da quando anni fa l'avevo beccato farmi foto fuori al bar di "famiglia" ormai

Iniziammo a camminare mentre lui spingeva il passeggino e mi guardai attorno restando in silenzio.

Apri bocca soltanto quando vidi all'angolo due uomini con una fotocamera tra le mani e girai subito il viso a Giacomo:

« Jack.. »
« Stai tranquilla.. qualche giorno fa ho lasciare un programma televisivo e sono corso da te, quindi adesso vogliono solo copertine.. »

Abbassai la testa sentendo il fastidio che cercai di non mostrare sentendo subito dopo il braccio di Giacomo attorno alle mie spalle, forse quasi come protezione, ringraziai che Kate fosse coperta dalla visiera del passeggino e.. capi di non essere pronta a tutto questo, così, all'improvviso.

« Giacomo!! Giacomo possiamo farti delle domande ?? »

Quei due uomini iniziarono a seguirci cercando in tutti i modi di creare la loro copertina mentre io rimasi con lo sguardo basso e Giac cercava di evitare qualsiasi cosa:

« Giacomo hai lasciato Mediaset mercoledì scorso, i tuoi amici non sapevano cosa dire alla domanda su te.. che è successo? »
« Per favore potete lasciarmi in pace? »
« Com'è essere al centro dell'attenzione, famoso? »
« Io non sono famoso, adesso potete farci passare o devo chiamare la polizia? »

Deglutì guardandolo mentre cercava di sdeviare i due che continuavano a scattare e l'altro sicuramente registrare, mi senti in ansia per un secondo e strinsi subito la sua mano istintivamente guardando Kate dormire..

« Quindi hai una famiglia? È davvero nata la tua bambina e lei è la tua ragazza o è la bambina di un'altro e te ne stai prendendo cura tu? Perché non ti abbiamo visto con lei in 9 mesi. »

Giacomo lo guardò malissimo, riuscimmo ad arrivare in auto e lui chiuse il passeggino mettendolo in auto e io coprì Kate subito nel momento in cui uno di loro si avvicinò per fotografarla, girai subito il viso a lui cercando di entrare in auto ma mi bloccarono l'entrata:

« Tu sei la ricca sfondata con i genitori annegati.. persi e ritrovati sulla barca di Eva? »
« Lasciami in pace.. »

Cercai di aprire la portiera mentre reggevo Kate coperta dalla copertina ma uno di loro era così affamato di scoop che non mi lasciava passare, subito dopo lo vidi seduto sull'asfalto e toccarsi il naso sanguinante, capì soltanto dopo che era stato Giacomo..

« Stu frat ro cazz.. »

Deglutì entrando in auto col suo aiuto e poi fece la stessa cosa lui mettendo in moto e correndo via da quel posto.
Adesso sapevo che Terrazzo del Pincio non era piu la meta giusta per stare tranquilli.

Nel tragitto non parlai per tutto il tempo, cercai soltanto di tenere Kate tranquilla visto che doveva mangiare ma per il momento non piangeva..

Andammo a casa sua e io entrai prima di lui mentre lui chiudeva la porta alle spalle, lo sentì parlare e deglutì appena mettendo Kate nella navetta a dondolo che Giacomo aveva li quando la portava qualche oretta da lui.

« Mi dispiace davvero.. io non avrei mai immaginato una cosa simile.. non sono così tanto famoso e.. »

Girai la testa a lui deglutendo appena toccandomi le dita delle mani guardandolo per qualche istante, rimasi in silenzio sentendo gli occhi lucidi e tutta l'ansia andare via nel momento in cui misi piede in quella casa.. nella nostra casa..
Sapeva ancora di noi..

Mi guardai attorno.. le nostre foto sui mobili erano lì, sul muro c'erano sempre le stesso foto, e sul davanzale della tv c'erano aggiunte diverse foto di Kate appena nata.

« è tutto come prima.. »
« questa è casa nostra Sole.. »

Lo guardai socchiudendo le labbra sentendo gli occhi lucidi e camminai fino al corridoio guardandomi attorno, ci mancavo da qui da almeno 8 mesi.. era strano sapere che c'era stata un'altra donna qui dentro, e ogni angolo mi immaginavo lei, ma sapevo mi sarebbe passata col tempo.

Entrai in camera da letto guardando il letto sfatto, lo faceva sempre.. deglutì sussultando quando sentì la sua voce alle mie spalle:

« Lo so.. sono disordinato.. »
« Da quando non mette piede qui dentro..? »
« Da.. quasi un mese.. »

Poggiai la mano sulla porta della camera da letto guardando quest'ultimo e poi girai lo sguardo a lui, aveva lo sguardo basso e potevo leggere la colpa nei suoi occhi scuri..

« Sole.. ij nun o sacc quando tu mi perdonerai.. ma stanne certa che ti giuro sulla nostra bambina che io non ti lascio più.. »
« Non promettere cose che non puoi mantenere.. »

Capi di essere così tanto distante da lui, ma che quel filo invisibile quasi spezzato era sempre attaccato al mio dito e al suo.

𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora