« Ma non sto tranquillo nemmeno alle 7 del mattino, che vuoi Matt.. »
Smise di parlare quando apri gli occhi appoggiato alla porta sbadigliando appena toccandosi gli occhi con le dita.
Era lì in piedi avanti ai miei occhi, indossava soltanto i pantaloni neri di un pigiama, era senza maglia e aveva i ricci scombinati.
Morsi appena le labbra indicandogli con lo sguardo la colazione e lui mormorò subito:« Amo.. ma che succede? »
Forse notò i miei occhi gonfi. Alzai le spalle trattenendo le lacrime e sussurrai a bassa voce:
« Posso stare con te un po'?.. »
« Per me puoi restare per tutta la vita.. »Entrai guardando lui chiudere la porta e appoggiai le cose sul tavolino avanti al divano togliendomi lo zaino dalle spalle che lui afferrò subito poggiandolo sul divano, mi tolsi la giacca poggiando anche quella e le sue braccia avvolsero subito il mio corpo, non persi tempo ad abbracciarlo chiudendo gli occhi sentendo il suo profumo.
Restammo per un po' così, finché non ci mettemmo a letto a fare colazione e lo guardai mordere il suo contatto al cioccolato:
« E dove sei stata tutta la notte? »
« Al terrazzo.. »
« Ma perché non sei venuta qui? »
« Non volevo svegliarti di notte.. »
« Amo.. ma per quale motivo hai litigato.. »
« In modo sottinteso e breve mi ha detto che devo farmi na vita e lasciare casa dei miei genitori pecchè quella ormai è sua e si sta creando una famiglia.. »Guardai lo sguardo di Giacomo cambiare e sorrisi appena ironicamente abbassando poi gli occhi alla mia treccia ancora intatta.
« Ma quella è casa dei vostri.. »
« Per lui sono morti, non tornano più.. »
« È anche casa tua.. »
« Non m'importa..»Avevo una casa che i miei genitori mi avevano preso quando ero bambina sempre a Roma, un enorme appartamento che avevo regalato alla mamma di Giacomo.
« Non esiste.. tu resti qui e non voglio un no o obiezioni. Tu sei la mia fidanzata e resti qui. »
Lo guardai deglutendo e tolsi la treccia dalle mie gambe poggiandola suo fazzolettino sul comodino e mi sporsi a lui abbracciandolo.
Lui fece la stessa cosa stringendomi e chiusi gli occhi.. sembrava non aver più niente, casa, genitori, fratello.. niente.. avevo soltanto lui.« Stai tranquilla okay? Possiamo farcela, io sono con te.. non ti lascio da sola.. »
Lo guardai annuendo chiudendo gli occhi quando le sue dita toccarono i miei capelli che accarezzò con le dita e lo guardai sorridere, Giacomo era per me la luce immensa nel buio più totale.
« Non vado allà premier, resto con te.. »
«No.. ma sei pazzo.. »
« No Sol, resto con te! Anzi più tardi andiamo a prendere le tue cose.. »Lo guardai sorridere e sospirai appena facendo un leggero sorriso annuendo appena sporgendomi a lui baciandolo a stampo.
« È un bacio questo? »
« Mh.. sa di cioccolata.. »
« Tu ami la cioccolata.. »Sorrisi subito e sentì che quei baci erano cure, ricambiai subito il suo bacio mentre le sue mani toccarono la mia pancia piatta da sotto il mio maglione.
Credo che finimmo per fare l'amore subito dopo che mi disse "Sole, mi porti ad amare me stesso", e Giacomo odiava amarsi.
Eravamo sotto le coperte nudi già da un bel po, avevo la testa sul suo petto nudo e restai a fare cerchi con le dita sul segno della sua V.
« Tra un po' e il tuo compleanno.. »
« Non mi piace festeggiarlo.. »
« Lo so ma.. »
Lo guardai alzando la testa e sospirai appena:« Solo io e te, mh? Ce ne andiamo un fine settimana da qualche parte.. dove vuoi.. »
« Portami a Napoli.. »Lo guardai sorridere e annuire, sorrisi subito salendo sul suo corpo e lo guardai alzarsi dal busto mentre le sue mani toccarono la mia schiena nudo, lo guardai abbassare gli occhi al mio seno e poi guardarmi:
« Ti stanno crescendo le tette amo.. »
« Ma perché sei stupido?? »Lo guardai ridere e sorrisi prendendogli il viso tra le mani accarezzandogli la barba non ancora folta.
« Voglio vederti sorridere Sole.. »
Poggiai le labbra sulle sue e lo baciai mentre poggiai una mano sul suo petto nudo socchiudendo le labbra contro le sue quando la sua lingua accarezzò la mia e nello stesso tempo sentirlo di nuovo in me.
Alzai subito la testa poggiando le dita sul letto e apri gli occhi guardando la sua mano afferrare il mio collo dalla nuca e baciarmi ancora mentre fui io a muovermi piano su di lui e lui mi aiutò con la sua mano destra stretta al mio fianco.Se c'era una cosa che amavo era fare l'amore con lui, c'era tutta la nostra intimità sotto quelle coperte, non c'era più vergogna, entrambi amavamo vederci nudi e avere le nostre pelle attaccate, amavo sentirlo e amavo i baci dati sotto le coperte.
-
« Amo mo che entriamo non litigare.. »
« Non possono non litigare.. »
« Sole.. mi arrabbio te lo giuro! »Sbuffai appena guardandolo in malo modo mentre aspettai che la porta di casa mia si aprisse, eravamo andati a prendere le mie cose, volevo stare con Giacomo e nemmeno mio fratello avrebbe fatto in modo che cambiassi idea, anche perché ciò che aveva detto non poteva rimangiarlo.
« Sole! Giacomo.. »
Sospirai appena guardando Ludovica aprire la porta di casa e la guardai scansandola salendo direttamente in camera lasciando Giacomo giù.
Entrai in cabina armadio che avevo stesso in camera prendendo le due valigie e iniziai a riempirla di vestiti, scarpe ecc.
Rimasi credo più o meno 30 minuti sopra, perché quando feci per uscire dalla stanza avevo tirato fuori le due valigie e tra le braccia avevo una foto che avevo appeso in camera dei miei genitori e nell'altra avevo la scatola con tutte le mie cose e le foto mie e di Giacomo.
« Sole, possiamo parlare un attimo? »
Nemmeno ascoltai la voce di Michele, continuai a scendere le cose giù e quando la mia camera fu vuota delle mie cose che ero riuscita ad incastrare nei minimi posti delle valigie, feci segno a Giacomo di andare ma quest'ultimo fece no con la testa.
« Amore andiamo.. »
« Sole.. »
« Giacomo andiamo cazzo! Me l'avevi promesso.. »Cercai di trattenere le lacrime che volevano scendere e lo tirai appena dalla giacca ma lui mi fece segno di guardare Michele.
« Sole ti devo dire una cosa.. »
Alzai lo sguardo a mio fratello, aveva gli occhi lucidi, non l'avevo mai visto così.. non avevo mai visto mio fratello piangere e non l'avrebbe fatto nemmeno adesso, ma Ludovica si, ludo stava sotto all'arco della porta della cucina e stava piangendo in silenzio.
« Il consolato mi ha chiamato questa mattina, hanno trovato dei corpi lungo il mare Atlantico e li hanno riportati qui in Italia, non si sa ancora chi siano ma per il momento.. »
Scossi la testa in un no sentendo la gola secca e indietreggiai appena sbattendo con la schiena alla porta, mi girai subito mormorando:
« Sono una delle tante cazzate che dici. »
« Sole.. Vogliono che domani mattina alle 10 andiamo lì per riconoscere i corpi di mamma e papà.. »

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𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.
عاطفيةE se ad un certo punto della nostra vita, per caso, si presente qualcuno e cerca di amarci così incondizionatamente tanto da farci del male senza nemmeno rendermene conto, quale sarebbe la vostra scelta? Continuare ad amare o mollare ogni cosa? Tant...