« Ha ragione lentiggini.. dovresti smetterla di correre per le scale come una bambina.. »
Girai subito la testa alla voce dietro di me, un po' mi spaventai ma quando capi e guardai chi fosse corsi subito da lui senza dire una parola, smettendo subito di cantare il ritornello di una canzone che avevo tolto dalla mia mente in quell'istante saltando su di lui mentre le sue braccia muscolose avvolsero il mio corpo esile.
« Vita mia.. »
« Che ci fai qui.. non dovevi tornare domenica? »
« Mi mancavi e quindi ho pensato di tornare prima.. ma se vuoi vado eh? »
« Non dirlo nemmeno per scherzo.. »Gli lasciai baci a raffica sulle labbra guardandolo ridendo appena quando lo vidi fare una smorfia col naso e sedersi sul divano tenendomi sulle sue coscia.
« Amo mi uccidi.. »
« Ma mi mancavi.. »
« Ma da quando sei così dolce?
La lontananza ti fa bene.. »Lo guardai trattenendo il sorriso facendo subito il broncio restando a guardarlo per qualche istante e feci una smorfia toccandomi appena lo stomaco sentendo un leggero bruciore.
« Mamma è venuta a prendermi all'aeroporto e sono salito mentre lei ti intratteneva giù.. »
« In realtà ero solo presa dal cibo che mi ha portato.. »
« Che stupida che sei.. »Soffiai una leggera risata poggiando di nuovo le labbra sulle sue e stavolta ci baciammo sul serio, strinsi appena le dita nei suoi Ricci troppo cresciuti e sorrisi quando i suoi denti toccarono le mie labbra, mi staccai appena poggiando la fronte sulle sue labbra e chiusi gli occhi beandomi di quel profumo che non sentivo da 10 giorni.
« Che hai fatto in questi giorni? »
« Ospedale.. e spesso faccio venire Sara, mi tiene compagnia un sacco.. »
« Ma le ragazze? »
« Ludovica è presa con i preparativi e Ky la sento a malapena visto che sta girando il film »Lo guardai annuire e lasciarmi un bacio ancora sulla fronte.
-Credo che passammo più o meno mezza giornata così.. avevamo dormito la sera più che altro non riuscivo a capire perché avevo sempre sonno, capivo la stanchezza del lavoro ma dormire non era da me.. anche perché fin da bambina sentivo la strana sensazione che se nelle giornate dormissi perdevo del tempo inutile a non fare cose quando poi dormire era la cosa che più amavo.
« Amore, sei pronta? »
« No.. non me va un cazzo e me sto ad esaurì »Lo guardai ridere, lo faceva ogni volta che parlavo in romano, ma in quel momento non c'era niente da ridere.. volevo indossare qualcosa di diverso soprattutto perché era venerdì sera e io e Giac non andavamo a cena spesso da soli insieme, preferivamo sempre una pizza a casa nostra soli.
« Amore mai stai bene con questo.. »
« Lo dici solo per farmi un contentino.. »
« Lo dico perché lo penso.. e poi sei più antipatica del solito che ti succede? »
« Niente.. »Sospirai appena toccandosi lo stomaco e poi la pancia guardando il semplice vestitino nero appena scollato alla schiena come mi andava, non mi piace, per niente.. ma lasciai perdere infilando sei décolleté dello stesso colore lasciando i capelli ricci.
« Domani devo andare a tagliare sti capelli »
Lo sentì parlare mentre si toccava la barba guardandosi allo specchio:
« Eh amo.. se ti togli può darsi che so pronta »
Lo sentì sbuffare e sospirai appena poggiando le mani sul mobile pensando che davvero ero antipatica, infatti girai lo sguardo subito a lui e guardandolo rivolgermi lo sguardo gli sussurrai:
« Scusami.. »
« Non devi chiedermi scusa.. »
« Si invece, sei appena tornato e invece di trattarti nei migliori dei modi sono scorbutica »
« Mi dici cosa succede? »
« Non lo so, mi sento stanca, grassa.. annoiata, ho sempre sonno e fame e mi manchi.. »Lo guardai fissarmi e accarezzarmi i ricci spostandoli dal viso, sbuffai appena guardando il suo sorriso e alzai le spalle:
« Perché sorrisi.. sono seria.. »
« Perché anche avendo 22 anni resti sempre la stessa bambina di sempre Sole.. »Poggiai la mano sulla sua che aveva appena appoggiato sulla mia guancia e sorrisi appena pensando di non essere mai stata così tanto innamorata di qualcuno, tanto da dare la vita per un'altra vita.
Ricordo mio papà quando mi diceva sempre:
" Ricordati raggio di Sole, mai nessuno è morto per un'altro. " ma io non ci credevo, anche perché lui avrebbe dato la vita per me, Michi o la mamma, lo sapevo benissimo.
Ed adesso capivo così tanto il suo stato d'animo quando aveva la costante preoccupazione se uno dei suoi figli faceva tardi nell'orario dato la sera o se la mamma dopo essere uscita di casa per la spesa faceva un po' più tardi senza avvisarlo che si era fermata con la signora Agostina al bar in piazza.« Sembra di stare insieme a te da una vita.. »
« E invece sono quasi tre anni.. »
« Ma ci pensi..? »Soffiai una risata guardandolo e sussurrai:
« No.. dopo mi sento vecchia.. »
« Amo io già mi sento vecchio! Anche se sono troppo bello. »Lo guardai facendo una smorfia notando la sua alta autostima e trattenni il sorriso prendendo la giacca uscendo di casa dopo di lui.
Cenammo in un ristorante quasi alla fine di Roma, una semplice cenetta soltanto noi due come non facevano quasi mai.
Stare lontana da lui mi costava parecchio e forse anche a lui perché non mi aveva mai espresso il suo stato d'animo, sapeva quanto mi preoccupassi per lui ma sapeva anche che ero tranquilla perché sapevo che stava facendo ciò che gli piaceva fare.Era strano vederlo con mille attrici diverse, in ogni ruolo e persino vederlo baciarsi con altre, ma sapevo che era finzione e amare Giacomo era anche questo, innamorarmi di lui stava a dire amare anche il suo sogno. E credetemi.. da vera romana gelosa, non era una delle cose migliori che mi capitava, anche se quello più geloso era lui.
« Allora? Vieni con me a Venezia ? »
« Non lo so.. ho il lavoro Jack lo sai.. »
« Amo ma sono 4 giorni non ti cambia la vita anzi e' bellissimo.. »
« Lo so ma in ospedale hanno bisogno di.. »
« Anch'io ho bisogno della mia ragazza.. »Alzai il viso a lui poggiando il calice con il vino all'intero sul tavolo e deglutì appena restando a guardarlo fino ad abbassare lo sguardo nel piatto, forse era vero, in questo ero mancante, non perché non volessi essere al suo fianco, ma sapete il mio approccio nel mostrarmi, nell odio di essere al centro dell'attenzione e per quanto Giacomo ed altro ragazzi come lui stavano spopolando in quel periodo io non volevo essere etichettata per nessun motivo al mondo, né tanto meno "la fidanzata di Giacomo Giorgio" volevo starmene nella mia più totale privacy, volevo essere la sua vita privata, nascosta gelosamente.
« Mi dispiace Già.. »
« Ma di cosa? »
« Di non essere all'altezza di tutto ciò.. »
« Amo, tu le fernì cu stu fatt..l'unica all'altezza di stare al mio fianco sei e resterai sempre tu, ti ho scelta quando ero appena un semplice ragazzo con una macchina fotografica e ti sceglierò sempre, anche se diventerò umilmente l'attore più famoso del mondo, cosa impossibile.. »Non riuscivo a guardarla nel suo modo, per quanto amassi Giacomo ma era più forte di me.

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𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.
RomanceE se ad un certo punto della nostra vita, per caso, si presente qualcuno e cerca di amarci così incondizionatamente tanto da farci del male senza nemmeno rendermene conto, quale sarebbe la vostra scelta? Continuare ad amare o mollare ogni cosa? Tant...