Sei una bambina.

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« Perché non me lo dici anche tu..? »
« Perché domani mattina non lo ricorderai.. »
« Invece no.. perché per quanto possa aver bevuto questa è la pura verità Sole.. »

Non riuscì a dirgli di amarlo anch'io, seppur amavo ogni singola cosa di me dalle mie labbra un "ti amo" non sarebbe uscito.
Cercavo di fidarmi in tutti i modi di lui ma non ci riuscivo sembrava quasi come dargli tutta me.
Abbassai lo sguardo sentendo le sue mani lasciare il mio viso che avevano preso poco prima e annuire, non parlai, anche se la voglia di baciarlo era tanta..
Tolsi la mano dal suo petto e lo lasciai in bagno così che poteva lavarsi.

Andai giù in salone prendendo la borsetta e cercai il cellulare afferrandolo notando diversi messaggi di mio fratello, uno di Ludo e poi il nostro solito gruppo che condividevamo tutti.
Il mio sguardo cadde su quello recente:
" Sta bene Giacomo? Dormi già? "
Massimiliano.. abbassai subito lo sguardo al cellulare e sospirai appena rispondendo:

- Sta bene.. si sta lavando.. -
- Credo c'è l'abbia con me! -
- Perchè dovrebbe? -
- Non lo so ma l'hai sentito? -
- Massi è solo ubriaco.. -
- Forse.. domani lavori? -
- Si.. -
- Pranziamo insieme? -
- Ti chiamo all'uscita! -

Non lèssi nemmeno l'ultimo messaggio che mi aveva mandato, sospirai appena lasciando il blocco al cellulare e mi tirai su notando che era già passato un bel po, sali le scale entrando in bagno e notai che era vuoto.. c'era un po' di casino e sospirai appena andando in camera da letto per capire se era lì, e si..
Era sul letto e dormiva, deglutì appena avvicinandomi a lui e gli tirai la coperta sulle spalle accarezzandogli piano i ricci..

Feci per andare ma la sua mano toccò subito le mie dita tirandomi:
« Mh.. non te ne andare.. »
« Arrivo tra 10 minuti.. riposa.. »
Lo guardai annuire e sospirai appena andando in bagno a ripulire quello che aveva lasciato in giro.

Mi avvicinai alla porta della lavanderia e gli misi a lavare i vestiti che aveva lasciato a terra..
Mesi fa neanche azionare una lavatrice sapevo fare, e adesso riuscivo persino a cucinarmi da sola.

Andai in bagno cambiandomi anch'io e poi entrai in camera infilandomi nel letto con lui, e lui non perse tempo, le sue braccia avvolsero subito il mio corpo da dietro e appoggiai la guancia al cuscino chiudendo gli occhi sentendo le sue dita accarezzare il mio fianco.
-

Apri subito gli occhi sentendo il letto muoversi e una leggera luce arrivo ai miei occhi, sbuffai appena toccandosi quest'ultimi e mi alzai piano dal busto aprendo del tutto gli occhi notando Giacomo seduto al bordo del letto infilarsi le scarpe.

« Dove vai..? Che ore sono? »

Chiesi a bassa voce guardandolo allacciarsi le scarpe e rivolgermi lo sguardo:

« A casa.. sono le 7:30.. »
« Te ne vai a piedi? »
« Prendo un taxi.. »
« Dai coglione, aspetta 20 minuti che vado a lavoro e ti accompagno! »
« Non sei obbligata Sole! »

Lo guardai sbuffando appena alzandomi dal letto e sbadigliai appena portando i capelli dietro le orecchie e girai la testa al mio cellulare che si illuminò, lo sentì parlare e deglutì appena:

« Potevi dirmelo che ti senti con Massi eh..? »
« Scusami? »

Lo guardai indicare il mio cellulare con lo sguardo mentre lasciava il bordo del mio letto restando in piedi mentre si infilava la giacca..

« E quindi..? Siamo amici.. »
« per te. È stato lui a dirti del bacio vero? »
« Ancora con questa storia?? »
« Sole, è stato lui? »

Sbuffai appena facendo per uscire dalla camera ma lui afferrò subito il mio braccio e lo guardai in malo modo guardandogli le labbra e poi gli occhi, la stessa cosa fece lui, come la sera prima prima che lui si facesse la doccia:

« Lo ricordo ieri.. quando ti ho detto Ti amo.. »

Deglutì appena abbassando gli occhi.

« Sole.. tu non ti fiderai mai di me.. »
« Fidarmi di te..? Io..? »
« Si.. tu non lo farai mai e sai perché? »

Lo guardai alzando appena gli occhi ai suoi:

« Pecchè non ti fiderai mai di nessuno, ma io non sono nessuno.. io non ti cambierei con nessun'altra al mondo e non voglio che quando lo capirai sarà troppo tardi.. »

Alzai un sopracciglio cercando di capire l'ultima frase, serrai appena la mascella sentendo gli occhi pizzicare e capì che erano gonfi di lacrime pronti ad esplodere ma non l'avrei fatto, odiavo piangere avanti a qualcuno, l'unico che mi aveva visto piangere era stato Michele quando ci dissero che la barca dei miei genitori era data per dispersa.

« Cosa vuoi dire? »
« Che devi imparare a fidarti di me.. »
« Mi sono fidata di te quando sulle scalinate pensavo che mi avresti detto tutto della tua vita. Invece non l'hai fatto, e non lo farai mai. »
« È stata una cosa stupida, cazzo! »

Lo guardai lasciarmi il braccio e prendere la maglia dal letto che indosso' pronto ad andare via, si fermò alla soglia della porta e dopo avermi guardato mormoro':

« Sei ancora una bambina Sole.. »

Deglutì subito guardandolo andare via e chiusi gli occhi nel momento in cui la porta dell'entrata di casa venne sbattuta e feci una smorfia con le labbra sedendomi sul letto cercando di non piangere.

Poggiai le mani sugli occhi e deglutì appena muovendomi in modo nervoso con la gamba cercando di non piangere, ciò che riuscì a fare, socchiusi le labbra per respirare e poi mi alzai andando a farmi una doccia veloce ed andare a lavoro.

• POV Giacomo •

Ogni volta che provavo a sistemare le cose con le finivano soltanto per peggiorare e spesso mi chiedevo se ero davvero io il problema, riuscivo ad allontanare chiunque provava ad amarmi.
In quello ero davvero un ottimo alunno.

Sai qual'è il problema? Che quando soffri troppo, quando vieni deluso e illuso abbastanza, smetti di credere a qualsiasi cosa.
Non riesci a provare più niente e forse è questa la cosa più triste. Non provo niente se non un vuoto!  Un vuoto che non può essere colmato da chiunque.
E poi quando trovi quel chiunque non essendo abituato all'amore va a finire che lo perdi, soltanto perché pensi che sia uguale a tutti gli altri.

Io non pensavo davvero che lei fosse una bambina, non doveva crescere, perché già era cresciuta abbastanza e anche troppo in fretta.
Ma molto spesso cercavo di difendermi da chi non dovevo difendermi, un po' come faceva lei.

𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora