• POV GIACOMO •
« Non pensavo fossi così silenziosa.. »
Mormorai con voce roca mentre mi fermai all'ennesimo semaforo di Roma.
Neanche stavolta apri bocca, era seduta al mio fianco e guardava fuori dal finestrino in silenzio, cercai con tutto me stesso di non far scivolare lo sguardo sullo spacco che aveva della minigonna alla gamba e sospirai appena passando leggermente le mani sul viso.Era una strana situazione, eppure sembrava di conoscerla da una vita.. era così bella, quelle labbra carnose, i suoi occhi cerbiatto ma allo stesso tempo così intensi, cazzo..
imprecai quasi nella mia mente direi più o meno 20 volte, non potevo mica restare fermo con le mani in mano? Anche perché non era da me.Ero sempre stato un ragazzo sfacciato, pronto a fare qualsiasi cosa pur di arrivare a ciò che volevo, non perché fossi viziato o cose simili, ma avevo rinunciato troppe volte a ciò che volevo realmente e adesso che potevo qualsiasi cosa non riuscivo a fermarmi neanche ad un piccolo ostacolo, pensate se potevo fermarmi ad un pomo "no" di questa ragazza..
No che mi importasse più di tanto ma.. mi piaceva, mi incuriosiva.« Mi guarderai per molto? »
Soffiai una risata sentendola parlare e guidai guardando avanti seguendo di tanto in tanto l'auto di Massimiliano avanti a noi pronti ad andare nel solito bar che andavano loro, quello dove l'avevo incontrata.
« Ti dispiace essere guardata? »
« Non mi piace essere al centro dell'attenzione »
« Ma non puoi non attirare attenzioni.. »
« in che senso? »
« Sei bellissima.. »Sussurrai quasi mentre le rivolsi lo sguardo per qualche istante, non sorrise, o forse lo stava soltanto nascondendo.. soffiai una leggera risata stringendo tra le dita il volante dell'auto.
Restai fermo per qualche istante e poi ricordai il posto in cui andai l'ultima volta con i ragazzi prima che tornavo a Napoli.« Hey ma dove vai.. ? »
« In un posto.. che ore sono? »
« 5:45.. »Accelerai velocemente cercando di arrivarci il più presto possibile anche perché non c'era molto traffico e neanche molte macchine se non qualcuno che già andava a lavoro, ma era sabato quindi dubitavo del mio pensiero.
Fino ad arrivare alla terrazza del Pincio.
La guardai rivolgermi lo sguardo e quando le feci cenno di scendere lo fece.
Lasciai l'auto dopo di lei e mi avvicinai a quei mattoni che facevano da ringhiera mentre Roma ci regalava quel panorama perfetto..« Guarda.. »
Girai subito lo sguardo a lei, sorrisi subito guardandola sorridere mentre indicava l'alba, abbassai gli occhi al mio orologio al polso, 6:15..
Amavo così tanto l'alba, forse più del tramonto, ecco perché l'avevo portata in quel posto.Mi avvicinai dietro di lei e poggiai le mani su quella specie di ringhiera sussurrando a bassa voce al suo orecchio:
• POV SOLE •
« Ti piace.. ? »
Annuì subito chiudendo gli occhi sentendo la sua voce calda e roca al mio orecchio.. ero con un ragazzo che nemmeno conoscevo se non il suo nome e la sua macchina fotografica, eppure sembrava di conoscerlo da na cifra.
E non era neanche da me.. restai a guardare l'alba mentre il sole saliva piano al cielo, non ricordo nel momento giusto che il sole aveva preso il suo posto, però c'era arrivato.« E quindi ti piace l'alba? »
« Preferisco il tramonto in estate, al mare.. »
« Siamo abbastanza diversi io e te.. »
« Pensa quanto sarebbe noioso se fossimo uguali, non avremmo niente su cui litigare »Lo guardai ridere e soffiai una risata guardandolo, cazzo.. stavo ridendo davvero così tanto con un ragazzo? Deglutì appena mentre il mio cellulare inizio' a squillare e abbassai lo sguardo notando che era anche scarichiasimo.
Riuscì a leggere un messaggio di Kyshan "Ludo è a casa, vi aspettiamo al bar o no? " e poi..
" Miki " cazzo.. alzai subito la testa guardandolo.« Che c'è..? »
« Devo tornare a casa o mio fratello mi ammazza.. »
« Non vieni a fare colazione ? »
« Non credo di farcela.. oggi avevo uno shot e cazzo glie l'avevo promesso.. »
« Ti accompagno a casa e poi vado io al bar dagli altri, stai tranquilla.. »Annuì subito e dopo poco infatti grazie alle mie indicazioni arrivammo fuori casa mia, l'auto Giacomo avrebbe dovuto lasciarla lì e per questo avrebbe aspettato i ragazzi che lo venissero a prendere per andare al bar.
« Senti.. grazie okay? »
« E di che, tranquilla.. »Mi rispose mentre lo guardai uscire e chiudere l'auto di Ludo porgendomi le chiavi che afferrai guardando le nostre dita toccarsi, deglutì subito tirando la mano e lui mi fissò per qualche istante;
« Potresti lasciarmi il tuo numero.. »
« Non credo ti serva.. »Risposi restando a guardarlo mentre lui cambiò sguardo, annuì appena e feci la stessa cosa aprendo il cancello della villetta dove abitavo.
Lui spostò lo sguardo proprio sulla casa, mi guardò per qualche istante di nuovo e poi si allontanò dal posto in cui era.Cazzo, mi conveniva sicuramente non appoggiarmi sul letto o non avrei mantenuto la promessa che avevo fatto a Miki.
Infatti entrai piano dopo aver tolto i tacchi che già avevo in mano da fuori alla porta e sali fino alla mia camera chiudendo la porta alle spalle.
Sfilai velocemente i vestiti della sera precedente e infilai subito un maglione soltanto e velocemente riuscì anche a struccarmi.Mio fratello dormiva sicuramente.
Sospirai appena tornando giu e accesi la macchinetta per il cappuccino, non era come quello di Fabrizio ma era abbastanza buono da porgerlo bere. Infatti versai dello zucchero e dopo aver mescolato tornai piano su appoggiandomi alla finestra della mia camera guardando fuori.-
Era mattina, ero rimasta tutto il tempo appoggiata alla finestra sperando che si facesse l'ora che quella maledetta sveglia di mio fratello suonasse. La verità era che avevo pensato tutto il tempo ad una sola cosa mentre guardavo il cielo: Giacomo.
E odiavo ammetterlo ma era strano, conoscerlo da un paio di giorni e dargli tutte queste arie, non era da me, e se voleva giocare ci stava riuscendo alla grande.
Strinsi le mani attorno alla tazza sorseggiando il cappuccino e poggiai la testa al muro guardando fuori.Il mio cellulare si illuminò e deglutì appena prendendolo:
- Mi serviva il tuo numero comunque, ragazza con le lentiggini.. davvero dai il numero a Massi e non a me? -Deglutì subito e cliccai sulla foto, era lui.. dove cazzo l'aveva preso il mio numero? Ah.. Massimiliano, che stupida.
Non risposi, non potevo permettermi di aprire il mio cuore a qualcuno, non perché non volessi ma avevo intenzione di altro e l'amore in quel preciso periodo non doveva bussare alla mia porta, che poi.. chi ha detto che era amore?Legai i capelli in una coda senza rispondere al messaggio e alzai gli occhi al cielo.
Per un attimo il mio pensiero andò ai miei genitori, chissà cosa pensavano di me, chissà se un giorno li avrei rivisti o semplicemente avrei potuto avere un posto dove recarmi da loro.
« Sole, smettila di rompere a tuo fratello »
« Ma lui non vuole giocare con me.. »
« ma lui è grande deve studiare, vieni qui, gioca con me e papà. »
Rimasi con gli occhi chiusi guardando la scena di me che saltavo sulla pancia di mio padre mentre mia madre cercava di farmi le treccine ai lati..

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𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.
عاطفيةE se ad un certo punto della nostra vita, per caso, si presente qualcuno e cerca di amarci così incondizionatamente tanto da farci del male senza nemmeno rendermene conto, quale sarebbe la vostra scelta? Continuare ad amare o mollare ogni cosa? Tant...