« Sei per caso uno stalker o pedofilo? »
Sentì la sua risata e deglutì appena tenendo tra le mani la sua fotocamere guardandolo alzare la testa.
Restai a fissarlo per qualche istante e poi distolsi lo sguardo sentendolo parlare.« No, stavo fotografando.. »
« A me.. »
« Mi piace fotografare qualcosa o qualcuno di bello.. »
« Ma almeno chiederlo? »
« Non pensavo ti scandalizzassi per due foto »
« Senti.. non ho tempo da perdere e soprattutto con te, quindi per favore puoi cancellarle? »Odiavo farmi fotografare, ecco perché mio fratello mi aveva implorato quasi un favore questa mattina nella sua richiesta.
Lo guardai curvare le sue labbra all'insù, sorrideva, e aveva pure un accento strano, deglutì appena e abbassai gli occhi alla sua fotocamera.
Riuscì ad aprirla e notai le foto che aveva scattato poco prima, il Colosseo.. dei ragazzi.. e io..
Quelle foto erano bellissime e anche quelle che aveva scattato a me, era strano ammetterlo.« Puoi darmi la mia fotocamera? »
Tornai quasi alla realtà, alzai subito lo sguardo al suo e senza dargli la fotocamera mormorai:
« Non sei di qui vero? »
« Cosa te lo fa pensare? » sorrise
« Il tuo accento.. e poi sei.. diverso.. »
« Forse è la bellezza meridionale, no? »Lo guardai alzando un sopracciglio quando lo sentì ridere mentre aveva ancora la mano aperta sperando gli restituissi la fotocamera.
« Quanto siamo modesti. »
« Abbastanza. »
« Senti non ho tempo da per.. »
« Ma sei ancora qui.. »Ecco, mi stavo innervosendo. Serrai appena la mascella e feci per andare:
« Ragazza con le lentiggini.. »
« Cosa vuoi?? »
« La mia fotocamera.. »Guardai tra le mie mani, avevo ancora la fotocamera.. giusto, su quest'ultima cera attaccato un logo, era lo scudetto del Napoli, lo conoscevo perché mio fratello seppur era Romano tifava per il Napoli è quasi tutte le domeniche dopo il pranzo dovevo subirmi quelle partite con lui.
Deglutì tornando appena a due passi da lui dandogliela subito. Lo guardai sorridere, e mi sussurrò un "Grazie", era napoletano..
Restai a guardarlo per qualche istante e poi lo guardai, non smetteva di sorridere sotto quel filo di barba che aveva sul volto.« Mi fai passare? » chiese sorridendo
« La smetti di sorridere?? Hai una strada tutta tua e vuoi passare qui? »
« Scusami ma da quando decidi dove posso camminare.. e poi devo andare lì.. »Indicò con la testa dietro di me, girai subito lo sguardo e notai che stava indicando il tavolo con Kyshan e altri ragazzi.
Dio, che nervi questo tipo.
Continuava a sorridere e la voglia di tirargli qualcosa in fronte era troppa.
Mi scanso' andando direttamente al tavolo dove mi aveva indicato poco prima.Camminai fino al tavolo dov'ero seduta e Ludovica stava ridendo come una stupida, come se avesse visto appena una scena di un film.
« La smetti di ridere? »
« Sembrava troppo la scena di un film americano.. e poi quel tipo è davvero un gran figo. »
« Credo sia Napoletano.. ma sarà uno dei soliti stronzi. »
« oddio i ragazzi di Napoli.. »La guardai facendo una faccia disgustata, non per i ragazzi di Napoli ma perché lei si attaccava ovunque e non sapevo se ridere e no.
• POV GIACOMO •
Mancare da Roma era più o meno come mancare ad una festa, perderti l'inizio e poi ricominciare, non so se mi sono spiegato bene.
Ritrovare i miei amici di un tempo, tutto com'era prima.
Ecco mi spiego, niente poteva paragonarsi alla mia amata Napoli, ma Roma era così spettacolare, e poi ricordo i primi giorni qui quando impacciato non sapevo nemmeno come dire "Mi da un bicchiere d'acqua" cercando di nascondere il mio farfugliare in napoletano.
Era un po' come tornare a casa, anche se la mia madre era Napoli, avevo i miei genitori li, e mia sorella minore. Li era Casa per me.Ero da due giorni qui, diciamo che era il 18esimo della mia amica Kyshan e dei miei amici di Napoli eravamo arrivati qui per lei, non sapevamo nemmeno quanto tempo saremmo rimasti ma sicuramente la voglia di tornare qui era così tanta che sicuramente l'avrei fatto.
« Giacomo, a che pensi? »
La voce di Domenico arrivò alle mie orecchie e deglutì appena sistemandomi sulla sedia girando il viso al tavolo avanti a noi.
Era stato davvero strano, amavo fotografare e spesso lo facevo senza neanche accorgermi di poter dare fastidio al prossimo.
Oltre al 18esimo di Kyshan, avevo vinto uno Stage qui a Roma e dovevo fare scatti ad un brand che non sapevo ancora di preciso cos'era ma sapevo che era un azienda abbastanza famosa.Avevo appena smesso di fotografare una ragazza, era davvero stupenda, rara forse e non stavo esagerando affatto, le sue lentiggini.. le sue labbra, ero riuscito subito a scattarle una foto mentre reggeva il suo bicchiere di cartone tra le mani con forse qualcosa di caldo all'intento perché usciva ancora del fumo, al suo fianco aveva una treccia, quelle brioche vuote, ancora intatta.
« Eh? A nient Dome'.. »
Spesso seppur cercavo di non parlare napoletano qualcosa dalle mie labbra usciva in continuazione, non lo facevo apposta ma era istintiva la cosa.
« Dai stai guardando quelle due ragazze? »
« Le conosci? »
« Si, venivano a scuola con me, in classe diverse, siamo state amiche per un po' ma non così tanto, abbiamo soltanto la stessa comitiva.. »
« Ci saranno anche loro al tuo compleanno? »
« Si.. Ludovica.. Sole!! »Alzai subito la testa quando Kyshan pronunciò a voce alta il nome delle due ragazze e deglutì passando una mano nei miei capelli guardando la tazzina del caffè vuota.
Le due si avvicinarono al nostro tavolo ma la ragazza che avevo appena fotografato se ne stava due passi indietro e reggeva tra le mani ancora il cartone ormai freddo visto che non usciva più del fumo.
« Verrete alla mia festa vero? »
« Oh si, stai tranquilla.. »
« Loro sono Domenico, Giacomo, Massimiliano e Matteo.. poi stasera vi presento altri .. »La ragazza dai capelli rossicci quasi mi sorrise subito e fece la stessa cosa con gli altri, eravamo tutti napoletani, tranne Kyshan ovviamente.
La mora non apri' bocca, neanche una volta, mi rivolse lo sguardo e alzai subito gli occhi ai suoi restando a fissarla finché i suoi occhi non distolsero lo sguardo dal mio e d'istinto sorrisi.

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𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.
RomanceE se ad un certo punto della nostra vita, per caso, si presente qualcuno e cerca di amarci così incondizionatamente tanto da farci del male senza nemmeno rendermene conto, quale sarebbe la vostra scelta? Continuare ad amare o mollare ogni cosa? Tant...