• POV CIRO •
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« Papà ma sembrano tutti i tasti uguali.. »
« Non lo sono Già, se impari.. »
« Questo è Sol? »
« Si, poi c'è Do.. »
« Suona qualcosa dai.. »Le dita di mio padre toccavano il piano che avevamo nella camera accanto alla stanza da letto, mentre dalla sua bocca uscivano le parole della canzone di Lucio Battisti - E Penso a te.
Il piano di papà che spesso lui suonava quando eravamo tutti insieme la domenica, quando ero annoiato e il Napoli non giocava. Restavo seduto accanto a lui e lo guardavo suonare mentre me ne restavo fermo cose non avessi mai visto qualcosa di più bello.
•- Ma quando torni? -
- Sara, lunedì sono da voi promesso.. -
- Mi porti qualcosa di bello? -
- Qualsiasi cosa tu voglia.. -Avevo smesso di messaggiare con la mia sorellina che da quello che avevo capito mia mamma gli aveva dato un vecchio cellulare mio..
Sospirai appena toccandomi gli occhi con le dita e mi tirai su dal letto. Credo di aver dormito un paio di ore perché la notte non avevo chiuso occhio, la sera prima mia mamma mi aveva chiamato dicendo che papà stava poco bene e che forse era il momento di tornare a Napoli,
Non sapevo ancora cosa fare ma sapevo che dovevo tornare subito perché mia madre non mi avrebbe mai chiesto di tornare.Avevo la cena a casa di Sole la sera e sicuramente le avrei parlato della cosa, anche se non volevo metterle pensieri in testa visto che domani avrebbe dato l'ultimo esame.
Mi tirai su dal letto avvicinandomi alla finestra e sbuffai appena intrecciando le braccia al petto.
Spesso pensavo che la mia vita era un gran casino, che per quanto stessi lontano per i miei sogni sembrava che non fosse mai abbastanza.
Appoggiai la schiena al muro alzando gli occhi al soffitto e passai le mani sul viso.Dovevo andarmi a fare una doccia, cercare di riprendermi e soprattutto erano le 19:10 quindi dovevo correre a casa della mia ragazza..
Mia ragazza, era strano dirlo.. Sole per me era proprio ciò.. un Sole dopo una grande tempesta, anche se credo che quella grande tempesta stava continuando per me.
Sapere che tra un giorno a l'altro il mio papà non ci sarebbe stato più, che mia madre sarebbe rimasta da sola a Napoli con mia sorella Sara..
-Dopo mezz'ora riuscì ad essere pronto e decente per affrontare il fratello di Sole, e infatti per le 20:15 fui fuori alla loro violetta mentre quest'ultima mi aspettava sotto il cancello della sua casa.
Aveva un enorme sorriso come quasi non l'avevo mai vista, indossava un paio di jeans scuri e una t-shirt a mezze maniche bianche..
era bella pure senza un filo di trucco, che quasi invidiavo chiunque la guardasse.. invidiavo persino il suo cuscino dove lei ogni notte puggiava la testa. E per un istante forse capì che Sole non era una ragazza qualsiasi per me..« Hey.. da quando mi stai aspettando? »
« Ho sentito il rumore della tua macchina.. »
« A quindi riconosci anche quello? »La guardai annuire e sorridere, sorrisi a sua volta e afferrai il suo viso caldo tra le mie mani baciandole subito le labbra carnose e rosse che sapevano quasi di fragole.
Mi staccai soltanto pochi istanti dopo e baciai la punta del suo piccolo naso spostandole i capelli dal viso sentendo le sue braccia attorno al mio busto.« stai bene Jack..? »
« perché me lo chiedi? »
« Non lo so.. sei sicuro che va tutto bene? »
« Va tutto bene.. »Sorrisi quasi nel pensare che subito si accorse che qualcosa non andava, ma non volevo rovinare niente, la strinsi appena e le lasciai un'altro bacio a stampo staccandomi da lei soltanto quando mi fece segno di entrare dentro con lei.

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𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.
RomanceE se ad un certo punto della nostra vita, per caso, si presente qualcuno e cerca di amarci così incondizionatamente tanto da farci del male senza nemmeno rendermene conto, quale sarebbe la vostra scelta? Continuare ad amare o mollare ogni cosa? Tant...