Impotenti

1.3K 35 5
                                    

Mi ero addormentata più o meno da due orette, quando la voglia di fare pipì era diminuita e il vomito mi aveva lasciato in pace.

« Buongiorno lentiggini.. »

Apri appena gli occhi sorridendo leggermente sentendo il bacio di Giacomo sul mio viso e mi alzai piano dal busto alzandomi dal letto ricambiando il suo abbraccio mentre le sue labbra baciarono la mia fronte.

« Hai dormito un po'..? »
« Si, mi sono addormentata qualche oretta fa.. »
« Torna a dormire dai.. »
« No no, facciamo colazione insieme e magari riposi tu okay? »

Sorrisi appena guardandolo annuire in tutta la sua bellezza mentre lo lasciai dopo che accarezzò il mio pancino e si sporse alla nostra bimba baciandola per non farla svegliare e coprendola col lenzuolo meglio.

« Vado a farmi una doccia e arrivo.. »

Annuì subito e lasciai la camera andando in cucina, dove iniziai a preparagli qualcosa da mangiare: presi del l'impasto già fatto imbustato  e inizia a cucinare dei pancake, tagliai delle fragole e nel mentre lo facevo ripresi a canticchiare la canzone del Re Leone che avevo cantato a Kate la notte.

« 7 anni insieme e ho sempre amato la tua voce che nascondi così bene.. però due sono le cose, a Napoli si dice: l'auciell cant o pe arragg o p'ammor.. »

Lo guardai sorridendo girandomi verso di lui mentre mi misi ad impiattare la nostra colazione.
Mi fermai appena guardando il suo petto nudo e sorrisi appena mordendomi il labbro inferiore..

La nostra vita sessuale era fin troppo attiva, ma da quando avevamo scoperto la gravidanza ovviamente era diminuita e lui non mi aiutava affatto, soprattutto perché in quel periodo stava frequentando la palestra e i suoi pettorali erano ben evidenti, cosa aggiuntiva in più alla sua bellezza.

« Cosa vuol dire questo detto? »
« Che due sono le cose.. l'uccellino può cantare per rabbia o per amore, tu per cosa canti? »

Lo guardai avvicinarsi e la mia schiena toccò la cucina, deglutì appena alzando lo sguardo a lui..
Mi faceva sempre lo stesso effetto, ero sempre innamorata di lui e essere marito e moglie adesso non cambiava assolutamente niente anzi, ti dava certezze in più..

« Quest'uccellino può cantare solo per amore.. »
« Il mio uccellino canta per qualcos'altro.. »

Alzai un sopracciglio e capì subito dopo la sua battuta squallida, lo spinsi appena vedendolo ridere e soffiai una risata mormorando:

« Sei sempre lo stesso maiale; ma quando cresci un po'? »
« Amo.. 25 anni.. padre per due volte e pure marito.. che vuoi più dalla vita? »
« Mah.. credo di aver già tutto.. »

Lo guardai sorridere e sorrisi subito mettendo le cose che avevo cucinato sul tavolo dove prendemmo a fare colazione insieme.

« Come mai stava dormendo nel lettone Kate? »
« Stanotte ha avuto uno dei suoi incubi.. »
« Non ti ha detto cosa sogna? »
« Dice di sognare noi su una barca immensa e su questa barca c'è una bimba che si prende noi e che gli dice che il suo fratellino è suo.. »

Guardai lo sguardo di Giacomo cambiare, quasi come se volesse difendere la sua bambina ma non potevamo difenderla da degli incubi.. e questo forse ci rendeva impotenti avanti a lei.

« E ha aggiunto che su questa barca c'è un uomo che dice di non preoccuparsi.. ma lei non riesce a dirmi chi sia.. »
« Ma questa storia va avanti da più di quattro mesi.. qualcosa dobbiamo pur fare.. »
« Lo so ma io mi sento davvero importante, sembra di non poterla aiutare.. le ho detto di pregare la notte e casomai dopo gli chiediamo se è riuscita a dormire.. »
« Non voglio che stia male, è la nostra bambina.. »

Annuì appena guardandolo e poi lo vidi mangiare un'altro pancake..

Molto spesso quando non si è genitori non si capisce il vero valore di una mamma o un papà, o meglio.. non cerchiamo mai di capire perché loro si preoccupano così tanto per noi.. poi quando sai cosa vuol dire avere un figlio, capisci che la tua vita è tutta nello loro mani, che per quanto tu voglia vivere sai che vivi soltanto per loro.. e poi, quando li vedi star male e non puoi far niente ti senti una grandissima annullitá, proprio come in quel preciso momento ci sentivamo due genitori come me e Giacomo.

-

« Mammaaaa »

Girai subito la testa sentendo la voce urlare e rimasi seduta sul divano con Giacomo.
Stavamo guardando una serie nuova su Netflix che nemmeno sapevo il nome.

« Amore vieni in salone.. »
« Mamma devo fare pipì.. »
« Vado io.. »

• POVs Giacomo •

« Vado io.. »

Mormorai togliendo il braccio da attorno a lei e mi alzai lasciando il divano guardandola annuire andando in camera ma mi fermai nel corridoio guardando Kate cercare di aprire la porta del bagno ma era abbastanza bassa.

« Ah ecco.. pensavo non sapessi più fare la pipì »
« Sono troppo bassa.. devo allungarmi »
« Nha, chiami mamma o papà e noi te l'apriamo.. »
« Grazie papi... »
« Prego principessa.. »
« Mi aspetti qui? »
« Ma.. hai vergogna di papà?? »

La guardai annuire e sorrisi subito guardandola, aveva i capelli scombinati.. mi somigliava un sacco esteticamente ma io in lei ci vedevo una mini-Sole.. anche se mi assomigliava sapevo che gli atteggiamenti erano di lei.

La guardai entrare in bagno, spingere la porta di quest'ultimo e l'aspettai fuori trattenendo il sorriso.

Aver formato questa famiglia mi rendeva così fiero, mi sentivo un uomo da quando avevo visto quei piccoli occhietti il 12 Gennaio di quasi tre anni fa, ero innamorato perso di Kate, tanto da non poterla mai ringraziare per avermi fatto diventare un uomo diverso.

Amavo alla follia Sole che quasi non riuscivo nemmeno più a rivolgere la parola ad una donna che non sia per un set cinematografico, intendo.. l'ultima bastonata lontana da lei era stata troppo immensa e io non volevo più perderla, non potevo più permettermi di prendere la donna della mia vita, soprattutto adesso che stava per nascere il mio bel maschietto.

« Eccomi.. »

La guardai e cercai di non ridere, era davvero buffa, si sistemò la t-shirt del pigiamino allumando le braccia verso di me.

« Scusami ma non sei anche abbastanza grande per venire in braccio?? »

Lei scosse subito la testa in un no e non riuscì a trattenere la risata baciandole il viso mentre tornai da Sole sul divano facendola mettere sulle mie gambe mentre portai di nuovo il braccio attorno alle spalle di Sole mentre lei era impegnata a sistemare la codina a Kate che si era appena alzata dal letto.

𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora