• POV Giacomo •
« Uagliù, C sfaccim arapit.. Sole non ti parlerò più quando uscirò, sappilo. »
Urlai cercando di far aprire mentre il palmo della mia mano veniva sbattuto da me stesso contro la porta, con scarsi risultati ovviamente.
« È inutile, conosci si Matteo che Sole.. le teste di cazzo non apriranno mai. »
« Non mi rivolgere nemmeno la parola. »Mormorai subito senza nemmeno guardarlo poggiando la schiena alla porta aspettando che aprissero.
Quando una persona ti dice che sei cambiato e che dovresti tornare quello di un tempo perché si, ceh..eri meglio prima, capisci? Quello è un ultimatum. O rimani ciò che fa comodo a me o io non mi adatto a ciò che sei diventato.
Ecco, che sia amore o amicizia.. se non si vivono reciprocamente le proprie trasformazioni, non ci può essere una continuazione.
Ma solo la parola fine.
Loro ci stavano provando, stavano provando a farmi approcciare di nuovo con lui perché un tempo insieme a lui mi divertivo, stavo bene.. intendo, che importanza ha se mi ha ferito e ha buttato la nostra amicizia come se niente fosse?!Il problema è che ci aspettiamo dagli altri ciò che noi faremo per loro o lo stesso rispetto che noi diamo a loro.. ma spesso purtroppo questo non succede. Quello che dai non spesso ritorna!
Puoi averci messo tutto il tuo impegno persino in in amicizia, ma ciò non è servito a niente.« Perché l'hai fatto Massimilià..? »
Chi chiedi d'istinto tenendo la schiena alla porta.
Non mi rispose subito, anzi, ci mise un bel po.
« Perché ero convinto di esserne innamorato.. »
« Della ragazza del tuo migliore amico..? »
« Già.. quando ci siamo visti la prima volta, ci siamo scambiati i numeri prima che sapessi di te.. ma io ti giuro che non volevo farti del male.. avevamo bevuto e poi lei è così brava a farmi sentire bene e odio tutto questo ma.. »
« Massimilià.. è la mia ragazza.. »Lo guardai deglutendo cercando di non perdere la stabilità mentale per saltargli addosso anche se la voglia era tanta.
« Già.. mia nessuna mi ha trattato come mi tratta lei! »
« La lei ti tratta come tratta Matteo, Domenico, Alberto.. tutti i suoi amici.. solo me tratta in modo diverso, tu non la conosci quando è innamorata.. »
« Non la conosco da innamorata ma la conosco quando l'ho vista piangere come una stupida per te, quando cercava di farsi perdonare è l'unica cosa che faceva era piangere come una disperata.. »
« Quello è un mio e suo problema.. »Lo guardai scuotere la testa in un no poggiandosi sul lavandino del bagno e serrai la mascella cercando di restare calmo abbassandogli appena con le gambe sospirando appena.
« E comunque mi dispiace.. avevamo bevuto e lei davvero si sente una merda.. spero che risolviate e.. »
« E..cosa..? Massimilià hai buttato 15 anni di amicizia nel cesso per la mia fidanzata.. »
« Quante volte ancora lo dirai? Lo so! Ho sbagliato, abbiamo sbagliato! E' stato uno sbaglio ma tu scompari sempre dalla sua vita come se fosse un qualcosa da prendere e lasciare quando ti pare!! »Mi alzai subito prendendolo dalla maglia sbattendolo contro al muro, feci per tirargli un punto ma la mia mano si fermò subito guardandolo negli occhi con tutta la rabbia del mondo..
« Se ti fa stare meglio puoi colpirmi eh.. »
« Ij nun riesc manc a t guarda'.. mi fidavo ciecamente di te.. eri mio fratello.. »
« io sono sempre lo stesso Jack.. »Lasciai la sua maglia tra il mio pugno e deglutì appena sentendo gli occhi pizzicare allungandomi appena poggiando le mani sul lavandino.
« Io non so se tu sei veramente innamorato o è solo infatuazione.. ma.. ti chiedo solo di lasciarla in pace, di lasciarci in pace.. perché per quanto ci urliamo contro tutti i giorni ci amiamo più di qualsiasi altra cosa al mondo.. »
« Io voglio solo che la fai felice. »
« Massimilià.. è a vita mi.. »
« Lo so.. »
« E alló lasciala stare.. »Lo guardai annuire e sospirai appena abbassando la testa sentendo una leggera pace interiore girando appena lo sguardo alla porta chiusa.
« Non apriranno mai.. »
« Per me le cose possono sistemarsi.. bast ca.. »
« Anche per me. Lasciamo le armi.. »Non mi fece nemmeno finire la frase, lo guardai deglutendo guardando poi la sua mano che mi porse.. stavo davvero imparando a perdonare? Chiusi appena gli occhi e li riapri poggiando la mano sulla sua stringendola quando lui l'afferro', mi tirò a se abbracciandomi ma io non l'abbracciai anche se lasciai che mi abbracciasse.
• POV Sole •
« Non li sento più Mattè.. »
« Secondo te si sono ammazzati..? »
« Sentivamo le urla no? »« Ragazzi.. li aprite o no? Sono da 30 minuti lì dentro, ma siete pazzi? »
Smisi di parlare con Matteo quando i ragazzi ci seguirono e Domenico si intromise finendo il suo pezzo di pizza.
« Domè.. apri tu? Nel caso sono morti li vedi prima tu.. » mormorò Matteo
« Ho paura del sangue.. » Disse Domenico
« Ma voi siete scemi.. » Disse KyshanLudovica si avvicinò alla porta e io e Matteo ci spostammo subito quasi per nasconderci dietro gli altri due non sapendo cosa stava succedendo lì dentro.
Ludo apri la porta e tutti e quattro abbassammo lo sguardo alla scena, era davvero buffo o meglio.. non sapevano se ridere o no..
C'erano loro due a giocare a carte sul pavimento del bagno di Domenico.
« Ma c cazz.. » Giacomo
« Mamma mi.. » MassimilianoSi alzarono entrami dopo aver alzato le carte da terra e poi Massimiliano rivolse lo sguardo a Ludo:
« Aprivi domani.. già ho perso 2 partite.. »
« Mica colpa mia se stai diventando vecchio pure con le carte oltre le che le femmine? »
« Fratè io sto scopando più di te, tu stai in ferie da qualche settimana.. »Rimasi con gli altri a guardarli mentre parlavano tra di loro e quest'ultima frase veniva puntualizzata da Massimiliano che mi indicò con gli occhi.
« Matteo e Sole? »
Ludovica ci indicò subito dietro Domenico e Kyshan e in realtà girai lo sguardo.. Matteo non era più al mio fianco, e io girai lo sguardo alla stanza da letto aperta.. indietreggiai appena.
« Se vuoi vivere non scappare.. »
« No eddai.. Jack.. l'abbiamo fatto per voi.. »
« Non correre.. »Senti le urla di Matteo dalla cucina che supplicavano Massimiliano proprio come stavo facendo io con Giacomo sotto le risate dei ragazzi e entrai subito in camera cercando di chiudere la porta ma lui essendo più grande di me spinse più forte e entrò in camera chiudendosi la porta alle spalle.
« Ti prego.. ti farò la carbonara tutti i giorni.. »
« Tu non sai farla.. »
« Imparerò.. ma dai.. »Non potevo più scappare, infatti le mie gambe toccarono il letto e lui afferrò subito le mie braccia facendomi cadere con la schiena sul letto di Domenico, si mise a cavalcioni su di me e cercai di prendergli le mani ma iniziò a farmi il solletico e cercai di dimenarmi e farlo fermare ma si fermò soltanto quando sentì nella mia voce il fato mancare.
« Sei una grandissima stronza.. »
« Non era giusto.. l'ho fatto per voi.. »Lo guardai poggiare le mani affianco alla mia testa in entrambi i lati e guardarmi negli occhi.
« Grazie.. »
Quindi era andata bene..
STAI LEGGENDO
𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.
RomanceE se ad un certo punto della nostra vita, per caso, si presente qualcuno e cerca di amarci così incondizionatamente tanto da farci del male senza nemmeno rendermene conto, quale sarebbe la vostra scelta? Continuare ad amare o mollare ogni cosa? Tant...