Io e Alberto

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« Ma la smetti di fumare in camera mia? »
« Scusami ma non eri tu quella che si fumava canne in bagno fino a due anni fa? »
« Dettagli.. »
« Dettagli importati.. e comunque potresti rifarlo il letto eh.. »
« In realtà oggi ero con Giacomo, l'avevo fatto ma.. »
« Eddai ma che schifo, spero abbia messo almeno il preservativo.. »
« Noo senza! »
« Fai schifo, davvero.. »

Lo guardai scoppiando in una fragorosa risata mentre c'è ne stavamo distesi sul mio letto in orizzontale per guardare fuori dalla finestra aperta.

Spesso chiamavo Alberto quando mi sentivo così sola fino al midollo e anche lui faceva la stessa cosa quando era qui a Roma, era tornato da un paio di giorni dopo esser mancato un mesetto.
Diceva che Parigi era troppo diversa da Roma, che la gente persino sembrava così fredda mentre noi eravamo quei tipi della porta accanto.

« Noi non l'abbiamo mai fatto.. »
« Cosa..? »
« L'amore.. noi non l'abbiamo fatto mai.. »

Girai di scatto il viso al suo mentre ispirava del fumo dalla sua canna che aveva fatto poco prima e sospirai appena festando a guardarlo sentendolo dopo poco a bassa voce:

« Siamo sempre stati fatti per essere due migliori amici, per quanto io ti amassi sapevo che non poteva esserci altro.. tu hai bisogno di qualcuno che stia al tuo fianco sempre, senza monotonia.. »
« Albe già ne abbiamo parlato.. »
« Lo so.. era solo per parlare.. »

Annuì sospirando appena e allungai le dita alla canna che aveva tra le mani portando il filtro alle mie labbra ispirando il fumo e mi voltai a pancia in giù guardandolo prendere il cellulare e mettere una canzone nella sua playlist: potevo riconoscere quella canzone tra mille, sorrisi appena guardandolo mentre ispirai ancora una volta il fumo sentendo l'odore quasi ormai piacevole per me.

« Ogni volta che viene giorno,
Ogni volta che ritorno..
Ogni volta che cammino e mi sembra di averti vinco.
Ogni volta che mi guardo in torno
Ogni volta che non me ne accorgo
Ogni volta che.. viene giorno.. »

Canticchiai a bassa voce porgendogli la canna che avevo tra le dita, lui odiava che io lo stessi rifacendo, lo sapevo benissimo, anche perché mi guardò male quando gli diedi di nuovo la canna, mentre lo guardai sorridere e continuare a canticchiare la canzone, amavo la sua voce, era così intonata ma allo stesso tempo per pochi.

« Ogni volta che mi sveglio,
Ogni volta che mi sbaglio,
Ogni volta che sono sicuro e che mi sento solo
Ogni volta che mi viene in mente qualche cosa che non c'entra niente..Ogni volta.. »

Lo guardai farmi cenno di alzarmi con lui dal busto e infatti lo feci mentre il ritornello parti ed entrambi iniziammo ad urlare come pazzi:

« E.. Ogni volta che non sono coerente,
Ogni volta che non è importante,
Ogni volta che qualcuno si preoccupa per me,
Ogni volta che non ce! Proprio quando lo stavo cercando, ogni volta.. quando.. »

Lo guardai ridere e spostai gli occhi sul mio cellulare che iniziò a squillare, deglutì appena facendogli segno di abbassare il volume e infatti lui tolse direttamente la canzone mentre mi alzai dal letto portando il cellulare all'orecchio:

« Amo.. ma perché non rispondi? »
« Cosa..? Stavo.. mh.. sono con Alberto »
« Alberto? Alle quasi 2 di notte? »
« Si.. tu sei andato via e non volevo stare sola.. »
« E non hai amiche? »
« Conosci qualche mia amica oltre Ludo? »
« Kyshan.. »
« Lei non sarebbe venuta e poi.. qual'e' il problema scusami? »
« Nessuno Sole, nessuno.. »

Giacomo non mi fece neanche parlare che staccò il cellulare prima che potessi dire almeno una vocale, deglutì appena girando il viso ad Alberto che se ne stava con la testa sul cuscino guardando il cielo dalla finestra della mia camera, era strafatto.. deglutì ancora una volta sentendo la gola secca e girai la testa alla birra che era sul comodino quasi finita e infatti la finì subito dopo avvicinandomi alla finestra chiudendola e mi infilai sotto le coperte con Albe che era quasi andato mentre indicava il soffitto.

« Albe.. dormi.. »
« Ci sto provando non vedi? »

Allungai la mano al suo braccio per farglielo abbassare e sospirai appena poggiando la testa sulla sua spalla.

« Sole.. di che colore sono le tue mutande? »
« Dormi coglione.. »

Lo sentì ridere e trattenni il sorriso coprendofli metà busto con il lenzuolo aspettando che lui si addormentasse.

Quando lo fece mi girai al lato della finestra prendendo il cellulare e entrai su Instagram guardando diverse foto, mi soffermai su una storia di Giacomo:

Quando lo fece mi girai al lato della finestra prendendo il cellulare e entrai su Instagram guardando diverse foto, mi soffermai su una storia di Giacomo:

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" New adventure. "

Nuova avventura? Era serio? Quindi non era da Matteo. Deglutì appena alzandomi dal busto e entrai su whatsapp entrando nella sua chat:

- Ma cosa vuol dire? -
Gli mandai lo screen della sua storia.

Lui neanche visualizzo'. Serrai la mascella cercando di capire chi fosse la ragazza e poi notai che l'aveva taggata per questo entrai nel suo profilo ma era un profilo privato, Beatrice.

Sentì il braccio di Albe avvolgere il mio corpo e sospirai appena passando le mani sul viso spostando i capelli dagli occhi e girai lo sguardo a lui guardando dormire..
Sospirai appena sorrisi allo stesso tempo guardando il solito cerotto che aveva sul naso, era così convinto che quei cerotti lo facessero respirare meglio, che poi sapevamo entrambi che non era assolutamente vero.

Poggiai il cellulare sotto al cuscino e appoggiai la testa su quest'ultimo restando a guardare Albe dormire mentre aveva le labbra appena socchiuse e il viso rivolto verso di me, dormiva..

La verità è che io Alberto in un'altro modo non sarei riuscita a vederlo, era soltanto una parte di me che tenevo ben costudita quasi gelosamente, e ricordavo sempre la sua frase prima di partire:
« Siamo stati giusti in un tempo sbagliato. »
Non ero mai stata innamorata di lui, ma il mio bene nei suoi confronti era tale da sentirmi protetta ogni volta che ero con lui.

Credo che rimasi tutta la notte a guardarlo dormire, perché i miei occhi non si chiusero neanche un istante pensando alla foto che Giacomo aveva messo.

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