Amala e basta.

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« Ah.. pure napoletano te lo sei trovata? »
« Non siamo niente eh.. »
« Impossibile.. quegli occhi li avevi solo quando parlavi di me! »
« Albe non è facile.. »
« Sole ancora che ti difendi dal nulla? »

Deglutì pensando che quelle parole me le aveva detto anche Giacomo quella sera a casa sua, eppure erano passati tre mesi da quella sera..
Sospirai appena poggiando i gomiti sul tavolo cercando di non guardare Albe ma fu lui ad allungare la mano al mio mento e far in modo che lo guardassi.

« Se io non sono stato bravo ad amarti allora lascia che qualcun altro lo faccia al posto mio.. la tua anima non può essere sola, a qualcuno deve essere destinata.. »
« Sembra che se pur ci provi qualcosa mi dice di non farlo. »
« E allora non ascoltare quella voce.. scusami non eri tu quella che combinava sembra guai? Quella che suo fratello è andato a tirarla fuori dalla caserma di Roma perché rubasti caramelle sfuse? Non eri tu quella che non aveva paura di niente e che amava il pericolo? E allora sfidalo sto pericolo come hai sempre fatto, mal che vada torno da Parigi e gli spacco il culo.. »

Sorrisi appena guardandolo e alzai gli occhi ai suoi mordendomi il labbro inferiore restando a guardarlo e annuì appena.

« Poi me lo fai conoscere mh? È più bello di me? »
« Abbastanza.. fascino meridionale.. »
« ma vaffanculo! »

Lo guardai ridendo e poggiai la testa sulla sua spalla. Alzai lo sguardo per guardare l'orario ma i miei occhi caddero avanti a me, deglutì subito e lo guardai camminare, non mi rivolse neanche lo sguardo, Alberto guardò dove stavo guardando io perché forse mi chiese qualcosa ma senza avere risposte:

 Alzai lo sguardo per guardare l'orario ma i miei occhi caddero avanti a me, deglutì subito e lo guardai camminare, non mi rivolse neanche lo sguardo, Alberto guardò dove stavo guardando io perché forse mi chiese qualcosa ma senza avere risposte:

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« Oh.. a chi stai aspettando? »

Se c'era qualcosa che amavo nel rapporto tra me e Alberto era che mi capiva subito, qualsiasi cosa, ecco perché evidentemente non eravamo fatti per essere una coppia ma semplicemente due migliori amici.
Mi alzai d'istinto e cercai di correre arrivando dietro lui e gli afferrai il braccio sentendolo girarsi subito:

« Hey.. scappi? »

« Ho da fare.. »

Era scostante, deglutì appena tenendo la mano ancora sul suo braccio coperto dalla giacca marrone che indossava e quando me ne resi conto spostai la mano guardandolo:

« Volevo dirti che mi dispiace se non ho risposto alle tue chiamate e ai tuoi messaggi.. »
« Nono è giusto così.. »

Mormorò indicando con gli occhi il tavolo con Alberto seduto che se ne stava col telefono in mano mentre Ludo è Josè si sedevano:

« Cosa ? »
« Potevi dirlo che eri già impegnato.. »
« No.. cosa? No macché.. è il mio migliore amico »
« Hai un migliore amico? »
« Credo.. si.. »
« Non credi nemmeno tu a quello che stai dicendo Sole.. »

𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora