Non credo di aver mai avuto paura di qualcosa nella mia vita. Anzi, forse si: quando non sapevo i miei genitori dov'erano, quando li ho visti su un lettino in un obitorio, quando mi sono ritrovata senza mio fratello perché sta facendo la sua vita, quando.. l'ho perso per qualche mese..
Ma questa paura non era come le altre, questa paura era costante.. sapere che avevo un bimbo nella mia pancia e quel bimbo era nostro, e non sapevo Giacomo come l'avrebbe presa.. perché se fosse stata negativa la cosa.. non sapevo davvero cosa fare. Un po' mi aspettavo che lui sarebbe stato felice e di sicuro starebbe rimasto al mio fianco, anche perché non era da lui fai il contrario.
« Allora?? Che cazzo Sole!! »
Alzai subito la testa a lui che mi fece tornare alla realtà e deglutì appena mormorando a bassa voce
« Sono incinta.. »
Non riuscivo nemmeno a decifrare il suo sguardo, aveva appoggiato il cellulare che aveva tra le mani sul tavolo e mi stava guardando.
« Dì qualcosa.. »
« Ma da quando..? »
« Quattro mesi.. »
« Perché non me l'hai detto? »
« Non lo sapevo nemmeno io.. l'ho saputo dopo poco che sei partito e non te l'avrei mai detto per telefono.. »
« Il vomito.. le voglie.. il tuo malessere.. »Lo guardai e annuì guardandolo annuirmi e sedersi sullo sgabello, non era questa la reazione che speravo da lui, pensavo mi abbracciasse e mi dicesse che era il mio fianco, ma non lo stava facendo.. forse stava solo analizzando la cosa, mettendo a fuoco che tutto ciò era reale.
« Non è uno scherzo vero..? »
Deglutì guardandolo e tolsi la maglia che indossavo siccome avevo un body nero sotto al maglioncino e si notava benissimo il rialzo.
Lo guardai alzare gli occhi al mio fisico o meglio alla mia pancia appena evidente e restai a guardarlo cercando almeno in lui una parola.
« Sole.. ma non era nei nostri piani.. »
Alzai subito lo sguardo sentendo gli occhi pizzicare e rimisi subito il maglioncino quasi come volessi nascondere di nuovo la cosa.
« Non ho scopato soltanto io.. »
« Non ho detto questo ma.. io sono pieno di lavoro e tu col tuo.. come faccio a stare al tuo fianco? Tra meno di un mese ripartirò e poi ho le riprese l'anno prossimo.. »Deglutì guardandolo e annuì subito sussurrando:
« Non sei obbligato.. davvero.. »
Sembravo davvero una deficiente.
Là Sole di l'anno scorso di sicuro gli avrebbe urlato contro dicendo che se ero ingravida era soprattutto colpa sua, che doveva prendersi le sue responsabilità e che io speravo che lui fosse felice. Ma là Sole di adesso annuì semplicemente e feci per uscire dalla cucina.« Sole, aspetta.. »
« Ma cosa devo aspettare.. »Lo guardai socchiudere le labbra per parlare ma mi avvicinai a lui guardandolo:
« Ho aspettato che tornassi ogni volta che partivi, un anno intero a vederti salire e scendere per l'Italia, ed io qui a casa tra il lavoro e casa aspettando nel tuo fottuto ritorno..
e quando tornavi speravo in una tua carezza, in un tuo sorriso e finire per fare l'amore proprio come l'ultima volta.. e invece ti limitavi a leggere i tuoi copioni di merda e a fare live su Instagram con quei tuoi stupidi amici.. e poi quando ti dico di aspettare un bambino tu mi rispondi che non è adesso il momento?? »Deglutì alzando il viso a lui puntandogli il dito contro alzando la voce:
« Lo so benissimo, so benissimo che non erano questi i piani, so benissimo che per te viene prima la carriera.. e non ti biasimo, perché sono così fottutamente felice del tuo percorso che quasi preferisco la tua vita alla mia! Ma non venirmi a dire stronzate perché con o senza te.. questo bambino nascerà. »
« Io non ho detto questo Sole.. sto solo dicendo che..c'è tempo al tempo e.. poi sei tu che non sei mai voluta venire con me.. »Non sembrava vero, non sembrava vero sentirgli dire queste cose, e non sembrava nemmeno il mio Giacomo.. deglutì appena guardandolo e indietreggiai appena.
« È questo che sai dire..? »
« Sole così.. tutto d'un tratto noi due genitori.. »
« Già.. la prossima volta ci avvisa.. come se non sapessi che senza preservativo puoi ingravidarmi. Vaffanculo Giacomo. »Non provo' nemmeno a fermarmi..
Riuscì a prendere il cellulare con la giacca e uscì di casa.
-Passai la serata al Terrazzo del Pincio e poi al Bar, il solito bar dove ci siamo conosciuti. Stavo bevendo un cappuccino, il solito che faceva Fabrizio.. spesso mi mancava passare giornate spensierate qui con Ludo.
Sospirai appena guardando l'ora 19:15.
Presi il cellulare e non c'era nemmeno un messaggio di Giacomo, che cazzo gli stava succedendo?« E che ci fai tutta sola qui? »
Girai subito la testa, avrei riconosciuto quella voce tra mille.
« Albe!! »
Mi alzai subito facendo attenzione a non far rovesciare la tazza del mio cappuccino e l'abbracciai subito stringendolo.
« Hey.. avrei scommesso tutto che fossi qui.. »
« Ma da quando sei qui a Roma? »
« Diciamo che ho aperto una sala discografica anche qui, quindi mi dovrai sopportare per molto.. »Sorrisi subito guardandolo mentre le sue mani spostavano i miei capelli dal mio viso.
« Mi dispiace per non essere venuto sei mesi fa »
« Non giustificarti, è tutt'okay.. »
« Credo sia stato brutto per te.. »
« Ho soltanto avuto la conferma e corpi da sotterrare quindi va bene così.. »
« Cos'è questa freddezza raggio di sole? »Lo guardai sedersi al mio fianco avanti al tavolino e deglutì appena restando a guardarlo.
« La vuoi sapere una cosa..? »
Lo guardai annuire subito e sorridermi leggermente, allungai la mano alla sua e gli feci poggiare la mano sul mio pancino sotto il maglioncino.. lo guardai mentre toccava leggermente la pancia e quando si rese conto mi rivolse subito lo sguardo notando il suo sorriso mostrando tutti i denti..
« Cazzo Sole, ma che stai dicendo..? »
Annuì sorridendo appena guardando il suo sorriso.
« Cazzo tu mamma.. ma è fantastico, da quando lo sai?? »
« Sono di quattro ma lo so da due settimane.. »
« Dio, ma non te ne sei accorta? »
« No.. è troppo tranquillo.. non lo sento.. »
« Di sicuro non è come la mamma.. »Lo guardai ridere e sorrisi guardando il suo sorriso ancora una volta, questa reazione avrebbe dovuta averla Giacomo.
Smisi di sorridere guardandolo e lui fece la stessa cosa senza smettere di accarezzarmi il pancino.
« Che succede Sole..? »
« Non è stato così facile.. »
« Non lo vuole..? »
« Non lo so ma vuole pensare al lavoro.. »
« Ma che cazzo vuol dire..? »Alzai le spalle non volendo pensarci e sistemai il maglioncino guardandolo togliere la mano e chiedere a Paolo il nuovo cameriere un caffè.
Poi mi rivolse di nuovo lo sguardo.« Tu lo tieni vero? Se hai bisogno io ci sono.. »
Sorrisi appena annuendo restando a guardarlo. Alberto era davvero luce per me, e seppur spesso non c'era stato nei miei momenti come lo ero stata io per lui.. sapeva farsi perdonare sempre.

STAI LEGGENDO
𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.
RomanceE se ad un certo punto della nostra vita, per caso, si presente qualcuno e cerca di amarci così incondizionatamente tanto da farci del male senza nemmeno rendermene conto, quale sarebbe la vostra scelta? Continuare ad amare o mollare ogni cosa? Tant...