E se ad un certo punto della nostra vita, per caso, si presente qualcuno e cerca di amarci così incondizionatamente tanto da farci del male senza nemmeno rendermene conto, quale sarebbe la vostra scelta? Continuare ad amare o mollare ogni cosa? Tant...
« No Ludovì le cose sono due.. o prendi quel vestito già pronto o te ne vai a comprare un'altro.. » « Sei davvero d'aiuto devo dire.. » « Ma tanto ormai già e tuo marito.. ti vede in tutti i modi.. » « Ma che c'entra.. sarà mio marito tra 15 giorni quando entreremo in chiesa.. »
Sbuffai appena sentendola parlare da mezz'ora della stessa cosa mentre stavo allattando Kate.
Era passata una settimana da quando ero tornata a casa di Giacomo o meglio come diceva lui "cosa nostra", le giornate sembrano diverse, noi sembravamo diversi e non litigavamo quasi mai, anzi, era strana come cosa perché prima che sapessimo dell'arrivo di Kate stavamo sempre a litigare anche se poi sistemavamo ogni cosa.
« Tu e Kate con Kyshan sarete le mie damine quindi.. » « Ludo ma come faccio? Kate ha appena un mese e sicuramente sporcherà ad ogni vomito quel bellissimo vestito che le hai preso.. » « E chi se ne frega.. »
Sorrisi scuotendo la testa guardandola. Aveva comprato degli abiti uguali da damina a tutte e tre, quando si era sposata mesi fa al comune ero andata soltanto io e Giacomo con lei e Michele, perché avevamo accettato di essere loro testimoni.
« Come va con Jack George ? » « Mh.. come due genitori separati? » « Quindi vuoi farmi credere che tra voi non c'è niente oltre Kate? » « Diciamo che lui ci prova ogni santo giorno.. torna sempre a casa con qualcosa di nuovo, la sera quando Kate dorme mi fa sorprese e sabato sera mi ha fatto arrivare dei girasoli.. mi dimostra ogni giorno qualcosa di nuovo.. » « E tu l'hai perdonato? » « Credo di si.. ma ogni volta che mi sfiora anche per passarmi un qualcosa lo immagino sempre con l'altra, e infatti non dormo insieme a lui ma in camera degli ospiti.. » « Ma per quando può durare? » « sarà un attimo Ludo.. che pensi che non desidero toccarlo o soltanto sentire le sue labbra..? »
La guardai sorridere e sospirai appena sistemandomi quando Kate smise di mangiare.
« L'unica cosa buona che c'è tra qui in mezzo e' questo mix Napoli/Roma di bambina stupendo che avete creato.. »
Soffiai una risata guardandola mentre la prendeva, eravamo nel giardino di casa e faceva davvero caldo.. sbuffai appena legando i capelli sentendo Ludo:
« Per favore puoi fargli una foto.. » « Sai come rido se ti vomita addosso..? »
La guardai farmi una mezza risata e poi scattai la foto a Kate guardandola:
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Mandai la foto a Giacomo che era uscito dalla mattina a causa di un set fotografico che aveva qui a Roma e mi misi a togliere le cose da mezzo che avevo in giro per la cucina mentre Ludo teneva in giardino Kate.
« Soleee corri.. » « Arrivo non urlare.. » « Ma sei su tutti i social.. »
Mi precipitai subito da lei abbassando lo sguardo al cellulare, c'era il video della piccola rissa che c'era stato tra Giacomo e il paparazzo.. presi il cellulare deglutendo e leggendo i commenti:
" Ma nemmeno un po di pudore che c'era una bambina appena nata?" " cosa farebbero questi per scoop" "Ma la bruttezza di lei?" "Era meglio Clotilde" "Ragazzi questa ragazza è davvero di una bellezza unica e la bimba e' mini.." "Giacomo papà?? Dov'è uscita questa?" " Di sicuro sarà di un'altro e lui se ne sta prendendo le responsabilità.."
Deglutì leggendo sentendo gli occhi pizzicare, Non ero mai stata così esposta tanto, mi piacevano i social e postavo anche, ma non avevo mai postato una foto di Kate.. e vederla in copertina del prossimo giornale, commenti.. non ero pronta a tutta questa cattiveria gratuita, io non avevo scelto una vita da persona popolare, e non volevo nemmeno esserlo, mi bastava essere etichettata per la "bambina che ha perso i genitori nella barca di Eva".
Guardai Ludo mettere Kate nella navetta a dondolo e poi abbracciarmi, nemmeno ricambiai, sbuffai appena cercando di far capire che non m'importasse e sentimmo la voce di Giacomo mentre apriva la porta di casa:
« Sole! » urlava « C'è Giacomo.. vado ti chiamo più tardi.. »
Annuì guardandola andare via e in contemporanea Giacomo entrare, si tolse la giacca salutando Ludo e poi si avvicinò baciandomi la guancia e baciando la piccola nella navetta piano.
« Sono appena tornato dalla polizia.. » « Mh..? » « Hai visto cosa gira sui social no..? Ho esporto denuncia alla casa fotografica.. »
Sospirai appena annuendo e entrai dentro tornando in cucina posando la bottiglia nel frigo e legai i capelli in una coda bassa poggiando i gomiti sul tavolo sbuffando appena mettendo le mani sugli occhi.
« Sole.. mi dispiace.. »
Girai la testa a lui, era sulla soglia della porta della cucina e lo guardai alzando le spalle.
« So che in questo mondo non volevi proprio entrarci e per troppo tempo ti ho tenuta nascosta gelosamente ma non volevo farlo.. » « Jack.. non è colpa tua.. » « Si che lo è.. non sono stato in grado di.. proteggere la mia famiglia e non credo di perdonarmi perché ogni cosa che faccio la faccio sbagliata e..»
Stava parlando così velocemente, deglutì guardandolo impacciato e mi avvicinai subito a lui allungandomi sulle punte per arrivare alla sua altezza e lo baciai subito, istintivamente poggiai le labbra sulle sue e lo baciai..
Duró un bel po quel bacio, non sentivo il suo sapore da così tanto tempo.. la sua lingua.. che sapeva di qualcosa di perfetto per me.
Alzai subito il collo mentre le sue mani toccarono la mia schiena quasi con delicatezza, come se avesse paura di fare qualche mossa sbagliata.. Poggiai la mano sul suo bicipite scoperto dalla t-shirt nera che indossava e mi staccai appena guardandolo negli occhi:
« Quanto tempo e' passato.. ? » « Tanto da capire che sei soltanto un grandissimo coglione che si caga sotto di tutto.. »
Lo guardai soffiare una leggera risata e sorrisi appena scuotendo la testa guardandolo negli occhi per la prima volta dopo tanto tempo.
« Ti amo Sole.. » « Ti amo anch'io.. »
•Ci saranno dei giorni in cui non vedrai alcun motivo per andare avanti. Va bene. Ci saranno dei giorni in cui persino il pensiero di alzarti dal letto ti farà venire voglia di piangere. Va bene anche questo. Ci saranno dei giorni in cui non ti ricorderai nemmeno come si fa a piangere, o a sorridere, o a vivere, in cui la stanchezza ti peserà sulle palpebre e sulle ossa fino a schiacciarti. Ne avrai ogni ragione. Ma ricordati sempre che ciò che senti non dura per sempre. Che è tutto temporaneo. Che qualcuno, prima di te, ha provato quello che provi tu adesso, ed è sopravvissuto. Le foglie cadono ogni autunno, e soltanto perché non sei un sempreverde - soltanto perché anche tu sfiorisci, mentre altri riescono a non farlo - non vuol dire che tu sia sbagliato e che sia tutto finito. Va bene cadere. Va bene. Quando arriveranno quei giorni, ricorda le cose per cui vale la pena andare avanti, qualsiasi piccola cosa - il prossimo film in uscita, un amico che ti invita a uscire, il libro che non hai ancora letto. Ricorda che tutto prima o poi finisce, che il sipario prima o poi deve sempre calare su tutto. Lascialo calare sulle amicizie finite, sugli amori passati, sulla tristezza che ti stringe la gola, sulle cattiverie che ti hanno detto, sui tuoi sbagli, sui rimpianti, sulle parole che non avresti dovuto pronunciare, su tutte quelle piccole cose che ti pesano sulle spalle come macigni. Lascialo cadere su tutto, tranne che su di te. Mai su di te. Perché non lo meriti. Perché meriti di più di un sipario chiuso, di un copione finito in tragedia. Perché meriti di stare bene, e ti prometto, ti prometto che succederà e sarai felice di non aver deciso di lasciarti andare. Ti prometto che un giorno ti sveglierai e andrà tutto bene. Fino ad allora, tieni duro. Alzati dal letto quando sembra impossibile. Esci quando vorresti rinchiuderti dentro. Apprezza le cose belle quando vorresti solo piangere. E una bella vita, in fin dei conti, te lo giuro. E una bella vita E tu la meriti, una bella vita che sta per iniziare a tre.