Ed eccola, entrava per ultima dopo aver portato Ludovica in quel locale per la festa a sorpresa.
Era bellissima, riusciva ad essere bella e semplice anche con qualcosa di stravagante addosso. E per quanto fossi ancora infastidito dal suo modo di scoprire le cosce e metterle in mostra, sapevo che non era più questione mia.« Ti sta scendendo la bava.. »
« Nun me rompr o cazz Mattè.. »
« Ue, e quanto siamo sgarbati! »Sbuffai appena guardandolo e strinsi il calice di champagne tra le dita girando la testa guardandomi attorno, c'erano tutti i nostri amici ma anche persone che non conoscevo.
Avevo avuto diversi sguardi con una ragazza mora, alta, occhi scuri, aveva quel fascino.. non la conoscevo, era la prima volta che la vedevo e spesso avevo notato il suo sguardo sul mio.
« Ky.. ma chi è quella ragazza? »
Guardai Kyshan guardare dove le stavo indicando con lo sguardo e poi la sentì parlare.
« È Giulia Alberoni, lavora nell'azienda dei Morrone, è una stagista. Non guardarla nemmeno, Sole potrebbe cacciarla a calci in culo stesso stasera. »
« E perché? Non abbiamo niente più in comune io e Sole. »Per quando cercassi di nascondere i miei sentimenti, per quanto cercassi di mostrare la freddezza che avevo nei riguardi di Sole, a Kyshan o ai miei amici non potevo nasconderlo.
Sospirai appena spostandomi facendo per andare ma quest'ultima mi afferrò il braccio:« Non fare cazzate. »
Annuì sbuffando e tornai a camminare avvicinandomi a lei.
• POV Sole •
Odiavo le feste di compleanno, seppur non era mia la odiavo ancora di più quando erano "sorprese", sembrano tutti degli scemi con la faccia da ebeti cercando di capire se sei felice di quella sorpresa o meno. No.. io non ero così.
Io andavo per le cose fatte assieme, per le cose fatte in intimo, per le cose quasi gelosamente protettive nel poter condividerle con gli altri.
Seppur sapevo che l'avrebbero fatto per la mia felicità, sapevano anche che avrei preferito un tavolo.. un panino col salame, una piccola torta, io e lui.. o io, lui, e la mia famiglia.
Ma non era così, perché io di famiglia avevo solo Michele, io mamma e papà non li avevo, e per quanto cercassi di farmi piacere le feste di compleanno per me erano finite da 4 anni, e poi non c'era niente da festeggiare perché invecchiavi di un anno e non capivo davvero questa festa.
Pero' potevo sentire mia madre nello orecchie che mi dava dell'eterna bambina, l'eterna Peter Pan.« Invece di pensare.. divertiti un po'.. »
Girai lo sguardo guardando Ludovica avvicinarsi a me e abbracciarmi con le sue braccia attorno al mio corpo. Lei era più alta di me, le sorrisi appena guardandola e sussurrai a bassa voce:
« Buon compleanno, Coscione del mio cuore »
La sentì ridere e la strinsi appena vedendola poi allontanarsi mentre i miei occhi caddero infondo al bancone del club:C'era lui, in tutta la sua bellezza.. intento a parlare con Giulia, una ragazza che lavorava nell'azienda di mio fratello, ridevano.
Seppur sapessi di non aver nemmeno un solo motivo per continuare ad essere gelosa di lui, sapevo anche che lo sarei stata comunque perché io dimenticarmi di lui non volevo proprio farlo.
E no, non c'era stato nemmeno modo di parlarci, non riuscivo mai a rivolgergli la parola quando uscivamo insieme, avevo timore che potesse trattarmi male come stava trattando tutti in modo freddo da quando tornammo dalla Spagna.Ma la cosa che più uccideva il mio orgoglio era che avevo rovinato un amicizia, una fratellanza, e la colpa non era di nessun altro se non la mia.
« Scusatemi.. posso avere la vostra attenzione? »
La voce di mio fratello urlò per farsi sentire mentre il dj che era alla console aveva abbassato la voce della musica. Sospirai appena intrecciando le braccia al petto reggendo il secondo calice di champagne che avevo preso da un vassoio di un cameriere.
« Ludo puoi venire un attimo? »
Ma che intenzioni aveva? Alzai un sopracciglio guardando Ludovica avvicinarsi a lui in mezzo alla sala e parti una canzone di Ed Sheeran, oh cazzo, che smancerie..
« Ludo.. credo che siamo arrivati ad un punto della nostra vita in cui l'unica cosa che mi importa e' la tua felicità.. so che stiamo insieme da poco più di un anno ma.. mi vuoi sposare? »
Deglutì guardando la scena, mio fratello in ginocchio avanti alla mia migliore amica, le mostrò un anello in una piccola scatola nera..
restai a guardare la scena e abbassai lo sguardo.
Non fraintendetemi, ero felice.. troppo, ma questi due sposati stava a dire una sola cosa: cambiare radicalmente ogni cosa della mia vita influenzando ogni cosa che era anche mio.Ludovica non perse tempo a dire di sì e baciarlo.
Ingoiai tutto l'inferno del calice e quando Michele e Ludo mi rivolsero lo sguardo feci un semplice sorriso all'ingiù avvicinandomi subito al bancone chiedano un shottino di vodka che ingoiai subito.Chissà come sarebbe stata una sua ipotetica richiesta di matrimonio, sicuramente.. conoscendomi l'avrebbe fatto in un modo tutto suo, quasi impacciato mentre si torturava le labbra, da soli, nella nostra più totale intimità..
« Hey.. mind-wandering »
« Eh? »
« gli psicologi chiamano mind-wandering chi ha la mente vagante o vagabonda, sempre con la testa tra le nuvole a pensare chissà cosa.. »
« Mattè.. questi documentari sul dottorato ti stanno distruggendo.. »
« Hey! Apprezza le mie doti.. »Sorrisi appena giocando con il bicchierino di vetro le dita poggiato sul bancone e lo sentì:
« E comunque.. lo sai che ti stai facendo ancora più bella? »
« Matte'.. non farti sentire che poi va a finire che ho una relazione anche con te e la mia reputazione in queste tre settimane non è una delle migliori. »
« E tu pensi a ciò che dice la gente? »
« Io penso a cio che dice qualcuno.. »Alzai gli occhi a Giacomo, stava bevendo qualcosa in un bicchiere di vetro e era appoggiato ad uno sgabello mentre ascoltava qualcosa che gli diceva Giulia.
« Ancor nient? »
« Non ce molto da dire.. »
« Sole.. te vo ben ancor.. »
« Il bene non basta Mattè.. »
« Hai cercato di parlargli, di farti perdonare? »
« No.. e va bene così. »Lo sentì sospirare e girai lo sguardo dove stavo guardando prima spostandolo subito guardandolo avvicinarsi al bancone con lei.
« Vabbè ma sarebbe stato troppo divertente.. »
« Lo so, e poi è saltato così dal nulla.. »
« Comunque potremmo vederci sabato sera.. »
« Dove andiamo? »
« Sabato ho là premier del mio primo film, magari.. se ti va vieni. »Chiusi appena gli occhi sentendoli parlare e prima che Matteo potesse aprire bocca gli feci sagno di non parlare allontanandomi subito dal bancone, Giacomo se ne accorse perché mi rivolse lo sguardo.
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𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.
RomanceE se ad un certo punto della nostra vita, per caso, si presente qualcuno e cerca di amarci così incondizionatamente tanto da farci del male senza nemmeno rendermene conto, quale sarebbe la vostra scelta? Continuare ad amare o mollare ogni cosa? Tant...