Quella settimana stava volando così veloce, era il quarto giorno che eravamo lì, vi giuro ogni sera ne combinavamo una.. sembravamo dei ragazzini al primo viaggio pronti a fare strage.
Domenico aveva portato a letto una Spagnola e Matteo era riuscito a non tornare una notte a casa perché era con una tipa Italiana.
Kyshan si divertiva un casino ma restava sempre nel suo per non fare qualche passo falso.
Io e Giacomo stavamo benissimo, non c'era una sera in questi 4 giorni che non chiudevamo la porta a chiave.. capite no? Era quasi come se non riuscissimo a fare a meno dei nostri corpi, un po' per le schifezze che bevevamo ogni sera, un po' perché ci desideravamo e un'altro po perché era l'unica cosa bella che mi fosse capitata.La sera prima siamo stati da soli a cena in un ristorante qui in Spagna dopo una giornata di spiaggia con i ragazzi, festeggiammo con una piccola cena il nostro primo anno insieme..
io non sapevo cosa il futuro avesse in mente per noi due, ma sapevo che stavo vivendo la mia piccola storia d'amore ed ero al settimo cielo.Massimiliano? Se ne stava spesso da solo in disparte a casa e se usciva con noi riusciva soltanto a litigare perché era sempre di mal umore.
Eravamo appena tornati dalla spiaggia e avevano quasi tutti fatto la doccia, per ultimi io e Giacomo che la facemmo insieme sotto le torture dei ragazzi e uscì per prima io dal bagno, pronta come mio solito con i capelli bagnati e ricci mentre Giacomo rimase in bagno ad asciugare i suoi che proprio bagnati non voleva rimanerli visto che diceva che dopo si ammalava e non voleva.
Era un vecchietto, in piena estate.. e poi era così ipocondriaco, era buffo ma non glie ne facevo una colpa, lui spesso mi chiedeva scusa ma lo faceva soltanto da quando suo padre si ammalò.« Tarante'.. »
Sospirai appena sentendolo, era l'unico che mi chiamava così oltre al suo Perzechella, era un nome italiano di una frutta che ancora dovevo capire se era un albicocca o una pesca.
Lo guardai restando in silenzio intrecciando le braccia al petto guardandolo avvicinarsi:
« Sta durando troppo.. »
« Massi.. te prego.. »
« Sole nun cia facc chiu.. »Lo guardai appoggiarsi al muro e deglutì appena poggiando la mano sulla stessa parete.
« Lo so.. glie l'ho dirò a casa per favore non adesso.. »
« No Sole.. so di essere dalla parte sbagliata ma ogni nott che passo avanti alla vostra camera, ogni mattina che vi vedo ridere in cucina.. ogni istante.. m fa mal o cor.. »Passai il palmo della mano sul mio viso e deglutì appena scuotendo la testa in un no.. io non provavo niente per lui, era semplicemente stato uno sbaglio un grandissimo sbaglio e ammetto di odiare il fatto che lui provasse qualcosa per me ma.. il mio cuore era soltanto di una sola persona
« Massi.. se tu glie lo dici la mia vita finisce.. »
« O sacc ma la mia è finita da quando mi hai detto che quel bacio è stato solo uno sbaglio, che poi non ti credo perché ogni volta che ti ho vicina lo sento.. sento che qualcosa di te è attirata da me ma non lo vuoi ammettere perché credi che l'unico che ti ama è lui invece non è vero.. »
« È il tuo migliore amico.. »
« Nun me ne fott nu cazz Sole.. o vuo capi o no? »Urlò le ultime parole e degluti spingendolo appena per fargli segno di stare zitto:
« Ladda sape.. lo deve sapere che ch'ella ser tagg vasat Sole.. che ti amo.. lo deve sapere!! »
Lo guardai parlare a bassa voce e gli faci segno con l'indice di stare zitto mentre eravamo in camera mia e di Giacomo, dove l'avevo spinto quando aveva alzato la voce.
Feci per parlare ma il mio sguardo e quello di Massimo cadde alla porta.. c'era Giacomo.. ci stava guardando da non so quanto tempo, ma dal suo sguardo e dai suoi occhi rossi e lucidi deduci che era da troppo tempo li..
« Che avete fatto..? »
Lo disse quasi con tutta la colma di questo mondo, fece una smorfia con naso tirando appena su e scossi la testa appena per parlare ma non mi fece nemmeno aprire bocca che afferrò Massimiliano dalla maglia sbattendolo contro al muro più volte urlandogli contro:
« C sfaccim e fatt?? »
« Nun penzav ca foss succies Già.. »
« Che fatt?? »Urlava, aveva le mani sulla maglia di Massimiliano e l'aveva spiaccicato al muro mentre quest'ultimo cercava di farsi lasciare e i ragazzi corsero subito sopra:
« Me si frat o no..? »
Massimiliano non rispose, abbasso' gli occhi e credevo il peggio.. ma Giacomo gli lascio la maglia.. Massi si sistemò quest'ultima e Matteo entro' per primo in camera quando notò Giacomo avvicinarsi piano a me..
Deglutì alzando lo sguardo a lui sentendo gli occhi gonfi dalle lacrime che stavo cercando di non versare. Le sue mani afferrarono il mio viso e notai subito l'unica cosa nei suoi occhi.. la delusione.
« Lentì.. ma che fatt.. co cumpagn mij? Sapevo che combinavi casini ma non così tanto.. »
Stava stringendo troppo forte le mani contro al mio viso, deglutì appena poggiando le mani sui suoi polsi per fargli lasciare la presa ma continuò:
« E.. e parol di ieri..? Aro le ittat?.. ahh? »
« m..mi stai facendo male.. »
« non fa male quanto tu ne hai fatto a me.. »Matteo lo spinse appena per farmi lasciare e lui guardò Matteo, gli fece segno di non farsi toccare e prendendo il cellulare dal comodino accanto al letto lascio' casa.
Ci fu silenzio per un bel po.. Domenico e Kyshan nemmeno mi rivolgevano lo sguardo mentre Matteo prese a parlare:
« O sapiv'v vui? » si rivolse ai due
Lo due annuirono appena e Matteo ci rivolse uno sguardo quasi disgustato:
« Verit comm ata fa mo.. »
Guardò malissimo Massimiliano e uscì dalla camera.
-
Credo che siano state le ore da elencare in quelle più brutte della mia vita. Ero rimasta in camera tutto il tempo pronta ad andare via ma i ragazzi mi avevano esplicitamente detto che era inutile, che ormai quello che era successo era successo e non potevo farci niente se non affrontare la cosa.
Guardai il messaggio di Kyshan che diceva che era pronto a tavola, quella sera decidemmo di restarci, nessuno aveva una vena immensa di uscire a fare casino, l'area che tifava in quella casa non era delle migliori ma sapevo che a tutti sarebbe passata tra un po' mentre tra me e lui no.
Uscì dalla camera scendendo le scale e entrai in cucina guardando tutti rivolgermi lo sguardo, lui non c'era.. sospirai appena sedendomi accanto a Matteo e guardai il piatto pieno che Taiffa la governante di quella casa della famiglia Wilson ci stava servendo, lei era qui da due giorni il primo giorno non c'era, una ragazza sulla trentina o forse poco più, bionda e davvero carina.. ma non parlava mai, noi non conoscevamo nemmeno la sua voce.
« Domani sera c'è una serata al. Ushuaia, siamo stati invitati da un PR amico mio. Tutti. »
Mormorò Kyshan avendo una risposta positiva dagli altri, girai la testa guardando Massimiliano in silenzio mentre mangiava il suo piatto.
Sussultammo quasi tutti sentendo la porta sbattere e girammo la testa all'entrata della sala da pranzo: Giacomo, sembrava quasi non fosse successo niente.
« Cia uagliu. »
Guardò Domenico, Ky e Matteo rivolgendosi solo a loro e sedendosi accanto a l'ultima ragazza mentre veniva servito da Taiffa.
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𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.
RomanceE se ad un certo punto della nostra vita, per caso, si presente qualcuno e cerca di amarci così incondizionatamente tanto da farci del male senza nemmeno rendermene conto, quale sarebbe la vostra scelta? Continuare ad amare o mollare ogni cosa? Tant...