Brutti sogni

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" Sei stata la prima volta in cui mi batteva il cuore, e potevi sentirlo anche tu poggiando la tua mano sul mio petto. Sei stata la prima volta in cui mi sono detto "questa o mi fa innamorare o mi fa impazzire", e alla fine sai anche tu com'è finita, ti ho amata da impazzire. Sei stata per la prima volta in cui ho avuto paura, paura dei legami, paura di legarmi a qualcosa, paura di non potermi poi più slegare. Sei stata la mia prima paura, di quelle paure che ti fanno tremare le gambe Sì, tu sei stata davvero il mio primo bisogno, la prima volta in cui ho guardato uno specchio e c'era qualcuno al mio fianco che non mi faceva più sentire solo. Tu sei stata la prima volta in cui ho amato davvero qualcuno senza pentirmi mai di un briciolo d'amore che davo.
Lo davo e basta, ti ho amata e basta. "

Sorrisi leggendo uno dei messaggi che Giacomo mi mandava quando era a lavoro e non tornava a casa la sera. Adesso che stava registrando delle scene qui a Roma era sempre a casa ma spesso doveva alzarsi di notte e andare via.

Lui quasi non si perdonava ancora il fatto di stare lontano da noi dopo anni che ormai il io e lui eravamo un noi, perché si.. erano esattamente 7 anni quasi che il nostro amore tra tempeste era andato sempre bene.
E dopo tutto ciò che avevamo percorso ci meritavamo davvero un lieto fine.

Io davvero non riuscivo a capire tutto quest'amore che ci legava come pazzi, però poi pensavo..

Ma cosa c'è da capire.
Non si possono spiegare certi sentimenti.
Quando il cuore viaggia lontano, senza biglietto, senza regole, senza permesso, cosa c'è da spiegare?

Quando senti accelerare i battiti e il tuo cuore percorre chilometri con la fantasia, andrebbe forse multato per eccesso di passione?
Quando la vita ti sembra un'autostrada a percorrenza veloce, quando ti senti al posto giusto, quando lui sembra fatto apposta per te, quando la sua bocca ti sembra una tua creazione, quando il suo sorriso ti sembra la tua invenzione, quando il suo cuore prende a prestito i tuoi battiti, cosa vuoi spiegare?

E uno di quei momenti in cui pur non avendo capito niente, ti sembra di aver capito tutto.

- Sei ancora sveglia? -
- Si.. stavo leggendo i nostri messaggi.. -
- Fa un caldo pazzesco in piazza.. -
- Stai ancora girando? -
- Sono le 3:45 abbiamo appena iniziato.. -
- Sei stanco? -
- No, mi dispiace stare lontano da voi.. -
- Amore, non siamo così lontani stavolta eh.. -
- Lo so, ma non stare di notte con voi.. -
- Stai tranquillo, lo fai per passione e anche per noi. -
- Ti amo.. -
- Anch'io.. -
- Torno sul set, ti contatto domani mattina.. -
- Vabbene.. -

Sorrisi appena guardando una foto che mi aveva mandato pochi istanti prima di lui mezzo sudato.

Di notte oltre al fatto che lui non ci fosse non riuscivo mai a dormire, questa gravidanza era l'opposta di quella passata..

A Kate avevo sempre sonno mentre questa sembrava che questo mostriciattolo aspettasse la sera, Gabriel il mio ginecologo mi aveva detto che semplicemente si appoggiava sulla vescica e poi il vomito era normale.

Ma andava bene così, ero davvero tranquilla e amavo tutto ciò.. mio marito non mi lasciava un secondo, e avevo una figlia spettacolare.

« Mamma.. »

Girai subito la testa a Kate che si stropicciava gli occhi avanti alla porta della camera da letto.

« Hey.. che ci fai sveglia..? »
« Non riesco a dormire.. faccio i sogni brutti.. »
« Vieni.. dormi con la mamma.. »

Lei non se lo fece ripetere due volte, sali sul letto mettendosi sotto al lenzuolo visto che faceva caldo e l'abbracciai subito baciandole la testa.

Non era la prima volta che mi diceva di farli, anzi, avevo perso il conto, ma non sapevo cosa sognasse perché lei non mi raccontava nulla di questi incubi.. infatti:

« Cos'hai sognato..? »
« Una bimba brutta.. che prende papà e poi te.. e mi dice che il mio fratellino e' suo.. »

Cerco' di spiegarsi mentre muoveva la manina.

« Amore.. »
« E poi siamo su una barca enorme, a mare, e c'è un signore che mi dice di stare tranquilla ma quella bimba lo picchia.. »
« Signore? Com'è fatto? »
« Non lo ricordo.. »
« Sono solo brutti sogni Kate.. facciamo una cosa.. sai la mia mamma cosa faceva quando io sognavo brutte cose? »

La guardai fare no con la testa.

« Mi cantava una canzoncina e poi mi diceva di chiudere gli occhi e fare una preghierina.. »
« Ma tu che sognavi..? »
« Dei brutti mostri.. »
« Ma poi passava? »
« Si, mi addormentavo e il giorno dopo mi svegliavo tra mamma e papà.. »
« Ma papà non c'è la sera.. »
« Ma tutte le mattine e' lui a svegliarti per andare a scuola o mi sbaglio?? »

Lei annuì subito e sorrisi spostandole i capelli lunghi dal viso accarezzandola appena vedendola sbadigliare.

« Dai adesso dormi.. così da mattina andiamo tutti a mare con papà e gli zii.. mh? »

Lei annuì subito sorridendo mentre le sue lentiggini si mettevano in risalto..

Sorrisi stringendola appena e la senti:

« Mi canti una canzone mamma..? »

Ci pensai un po' e poi inizia a sussurrare a bassa voce:

« Ora siamo qui.. in un mondo che..
Noi affronteremo.. da soli, io e te!
Io non voglio avere quello che hanno gli altri,
Forse non so forte ed ho paura..
Ma dentro il cuore son sicura..
L'amore, troverà la via..
non mi perderò, Con te.. mi sentirò a casa mia.
Due note, fanno un'armonia..
che nasce dentro al cuore per noi due in amore,
Troverà la via.. »

Iniziai a canticchiare la canzone di uno dei suoi cartoni Disney preferite, Kate amava la Disney, era fissata tra Peter Pan, Il Re Leone, e Mulan.

Non era la semplice bimba che amava Frozen, o le nuove principesse, lei andava un po' per i vecchi cartoni. Amavo questo suo dettaglio, quando di solito nel pomeriggio io e lei passavamo le giornate con maratone della Disney.

Kate era la mia vera e unica migliore amica, la mia bambina, e adesso capivo perché Dio me l'aveva donata.
-

10:25

« Hey lentiggini.. buongiorno.. »

𝓟𝓮𝓻 𝓬𝓪𝓼𝓸.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora