Parte 3. Risposte

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Sole era al contempo meravigliata ed eccitata

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Sole era al contempo meravigliata ed eccitata. Vy aveva tra le mani una stella, una di quelle vere! Era bellissima, nonostante fosse incrostata di terra, ma anche piccolissima. Non somigliava affatto a quei noiosissimi enormi ammassi di gas incandescente che aveva studiato a scuola. Minuscola nelle manine della sorellina, sembrava così fragile che la ragazza non si immaginava come fosse possibile che avesse provocato l'esplosione di quella notte. Il trio si sedette fra l'erba indorata e cominciò a pulirla delicatamente, e man mano che la sporcizia cadeva a terra grazie al lavoro meticoloso dei delicati polpastrelli di Luna e Vy, lo stupore di Sole aumentò a dismisura: sull'apparentemente liscio corpo della stellina, erano apparse tre crepe, una più lunga e dritta sotto alle altre due, piccoline e simili ad accenti circonflessi. Queste somigliavano in tutto per tutto a un paio di occhi e a una bocca! Quando l'ultimo granello di sporcizia cadde ai loro piedi, la stella fu scossa da un fremito e la luce che emanava aumentò. Lentamente le piccole crepe si aprirono e la stellina aprì gli occhi, due buchi neri grandi come spilli. Le ragazze erano meravigliate. L'esserino si mise in piedi, in equilibrio su due delle cinque punte, e fece un gesto che somigliò, anche se lontanamente, ad un cenno di saluto. Questo non era però rivolto alle bambine, ma al topolino di pezza che Vy aveva portato con sé. Questi, con grande sorpresa della bimba, rispose al saluto e si divincoló dalla presa, andando poi a posizionarsi su un masso lì vicino. Questo era davvero troppo per Sole. Poteva accettare la stella, la quercia e tutto il resto ma il giocattolo era stato creato dalla stessa Vy, come poteva essere anch'esso magico? Inoltre era da più di un anno che lo possedevano, e non avevano mai notato nulla di strano, possibile che fosse frutto di un qualche incantesimo a scoppio ritardato? Sole ne dubitava fortemente, ma non poteva semplicemente accettare quel caos di eventi come se fosse tutto normale. Aveva bisogno di risposte, spiegazioni, qualcuno che le dicesse cosa fare, perché sentiva che se questo non fosse accaduto sarebbe impazzita. Percepì, grazie allo strano legame empatico con la gemella, che anche Luna era in una situazione simile, così disse:-Penso dovremmo sederci un attimo per riflettere-
Le sorelle, la stella e il topino annuirono, e insieme si diressero all'interno della quercia. Il tronco dell'albero era largo poco meno di quello delle sequoie e da quando ne avevano ricordo c'era sempre stato al suo interno una specie di rifugio, che le ragazze avevano battezzato come proprio. All'interno le pareti erano chiare e levigate e il pavimento era costellato di coperte colorate e morbidi cuscini. Stranamente non vi era terra al di sotto, solo altro legno, e nelle piccole cavità nelle pareti circolari avevano infilato libri, matite, disegni e qualsiasi altra cosa venisse loro in mente. Si sedettero, e in quel momento il topino parlò:-Ciao Sole, Luna e Vy, io sono Pantu, e lei è Starly. So quanto questo possa sembrarvi strano, ma vedrete che con il tempo tutto diventerà più chiaro. Direi di partire dal principio. Più di mille anni fa, su un pianeta simile al nostro e allo stesso tempo così diverso, si praticava ancora l'uso della magia. Tutti, dai bambini agli anziani, ne avevano il controllo, e potevano utilizzarla dai lavori banali come le  faccende di casa a quelli più complessi, in campo medico e architettonico. Grazie alla magia i raccolti erano abbondanti e tutti vivevano in pace, perché chiunque potevano creare da sé ciò di cui avevano bisogno. Ma la tranquillità era solo apparente. C'era infatti il cosiddetto Comitato dei Maghi, formato dai tredici uomini che possedevano poteri superiori a quelli della gente comune. Pensate che con uno schiocco delle dita potevano distruggere intere città, dirottare tempeste e farsi ubbidire dalla maggior parte delle specie animali. Il lavoro dei Magus, così si chiamavano i tredici, era quello di mantenere la pace e governare il paese. Ma non era solo quello che i Magus facevano. Il Comitato infatti controllava tutte le attività della comunità magica, alla ricerca di qualche talento fuori dal comune. Nonostante l'immensità della loro magia sentivano che quella non era sufficiente: non potevano infatti vivere per sempre e neppure controllare il cielo o gli uomini. Proprio perché l'uomo è ingordo e quando ottiene anche un briciolo di potere ne vuole sempre di più, o forse per paura della morte, i Magus cominciarono a condurre esperimenti e ricerche sull'immortalità. Catturavano ragazzi dai dodici ai diciotto anni e spingevano la loro magia alla loro soglia massima, per vedere quanta ne possedevano, oppure cercavano di trasferire frammenti delle loro anime in quei giovani corpi, uccidendoli ma senza ottenere altri risultati. Passarono gli anni e fu chiaro che dovevano trovare in fretta una soluzione, prima di prosciugare le ultime energie rimaste. Quando ormai ogni speranza sembrava persa diedero un'occhiata alla Terra: un mondo senza magia ma nel quale sovente le stelle in fin di vita o ferite precipitavano. Immaginarono che contenessero energia sufficiente a rendere un uomo invincibile e immortale. Unendo i loro poteri riuscirono a deviare la traiettoria delle stelle morenti, poi le prelevarono ed estrassero da esse gli ultimi rimasugli di forza vitale. Era una quantità di energia immensa, sufficiente a spazzare via l'intero pianeta. Riuscirono a inserirla nei loro corpi e per più di un decennio il processo di invecchiamento dei loro corpi si bloccò. Ma poi la pelle cominciò ad avvizzire, le ossa a scricchiolare e i muscoli a dolere. L'energia non durava in eterno, e c'era da procurarsene altra quando questa scarseggiava. Ma questo non era stato calcolato dai Magus, che uno dopo l'altro morirono, anche se riuscirono a trascrivere su in libro, il Grimorio Proibito, tutte le loro scoperte. Con la morte dei Magus, l'intero pianeta cadde nel caos. Gli uomini dimenticarono l'armonia e combatterono l'uno contro l'altro finché un giorno i loro poteri svanirono. Il Grimorio Proibito andò perso e il regno rimase governato da re subdoli e senza scrupoli, fino ad oggi. O meglio, fino a qualche anno fa, perché recentemente il Grimorio è stato ritrovato e il re più subdolo e senza scrupoli di tutti vuole utilizzarle per governare l'intero universo.-
Le ragazze lo fissarono confuse. Sole, scettica, ruppe il silenzio- È una bella storia, ma che c'entriamo noi? Abbiamo solo 13 anni e nessuna dote magica!-
-E chi vi ha detto che siete prive di magia?-
-Beh, penso che ce ne saremmo accorte se...-provò la ragazza ora titubante.
-Dipende...solitamente i poteri si manifestano già dalla più tenera età, ma spesso verso i tredici anni le doti magiche maturano e si possono controllare...-
Sole si bloccò. Ripensò a quando, da piccola, aveva invocato una piccola tromba d'aria per stare al fresco, o a quella volta che al mare Luna giocava con le onde chiedendo loro di alzarsi o abbassarsi mentre queste ubbidivano docilmente.
-Ora che ci ripenso potremmo avere un pochino di magia con noi...Ma non possiamo fare niente per sconfiggere il sovrano pazzo o riportare l'armonia...
-Invece voi siete proprio le persone giuste per questa missione. Forse ho omesso un pezzo della storia...Quando le persone persero i loro poteri, non successe per caso. C'è un'altra classe di persone dotate di magia, più potenti persino dei Magus. Erano coloro che avevano ottenuto l'energia e la magia dei pianeti. Quando videro la corruzione arrivare sul pianeta, che a proposito si chiama Orbitron, decisero di nascondere la loro magia, e con essa quella dell'intero popolo. Con un incantesimo fecero sì che questa ritornasse nel momento più opportuno, scegliendo anime pure e ignare perché non avessero alcuno scopo personale. E decisero che queste persone sarebbero venute dalla Terra-
-Ancora non capisco -disse Sole.
-Ma è facile, invece. Noi siamo in qualche modo due di quei prescelti e possediamo la magia dei pianeti, penso il sole e la luna.-le spiegò Luna. Caspita, com'era intelligente.
-Ed io invece?-chiese Vy.
Stavolta fu il Pantu a rispondere.
-Tu possiedi poteri a parte. Ci sono stati solo altri cinque come te nella storia. Puoi controllare i sogni e usarli nella vita reale.-
-Forte!-esclamò soddisfatta la bambina.
-Inoltre sei l'unica in grado di comunicare con le stelle e utilizzare i loro poteri senza esserne distrutta.-
-E quali sono i nostri poteri?- chiese Sole.
-Tu hai la capacità di padroneggiare il fuoco e la luce, Luna l'acqua e il buio. Ma è una questione molto più complessa, ed è per questo che da oggi terremo le vostre prime lezioni ed esercitazioni!-

 Ma è una questione molto più complessa, ed è per questo che da oggi terremo le vostre prime lezioni ed esercitazioni!-

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