Parte 8. Pericolo

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Quella voce profonda echeggiò per alcuni secondi tra le pareti della grotta, poi il tempo ricominciò a scorrere, il ticchettio delle goccioline che cadevano riprese, così come lo scrosciare dell'acqua nel fiume

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Quella voce profonda echeggiò per alcuni secondi tra le pareti della grotta, poi il tempo ricominciò a scorrere, il ticchettio delle goccioline che cadevano riprese, così come lo scrosciare dell'acqua nel fiume. Luna prese carta e penna e cominciò a trascrivere furiosamente l'intera profezia, per non dimenticarsela, e proprio quando stava per mettere il punto alla fine dell'ultimo verso tutti e cinque vennero risucchiati da un turbinio di luci accecanti. Quando poté tornare a vedere, la ragazza si accorse che si trovavano nella Pian delle Rimembranze, il luogo da cui erano partiti. Sbatacchiò i vestiti e si strofinò la faccia, ricoperti da quella sottilissima polvere rossa e guardò le sorelle. Anche loro si stavano rassettando abiti e capelli: Vy cercò di farsi due codini ai lati della testa, mentre Luna, seguita dalla gemella, raccolse i capelli corvini in una coda alta. Poi tutti si sedettero sul terreno polveroso per decidere il da farsi.
-Allora,- enunciò Luna-Cerchiamo di decifrare la profezia -. Tirò fuori il foglietto stropicciato in cui aveva scritto la parole dell'Oracolo e lesse la prima riga.
-Qui direi che è abbastanza chiaro. La profezia si è avverata si riferisce alla profezia dei maghi con la magia dei pianeti, quelli che hanno sottratto tutta la magia agli abitanti di Orbitron e hanno fatto sì che i loro poteri arrivassero ai prescelti, noi appunto. Il secondo verso è collegato al primo, perché ovviamente la profezia si è compiuta nel momento in cui qualcosa ha turbato gli equilibri. Colui che uccide ora vuole controllare penso si riferisca al sovrano di Orbitron, cosi come la quarta strofa. Non capisco che cosa vogliano dire, ma forse non è la questione più importante al momento. A proposito, ne conosciamo il nome?- chiese.
-Alabaster Lux-rispose Pantu.
-Invece, per quanto riguarda la seconda strofa ho qualche dubbio. Noi saremmo gli impavidi, ma che cos'è il fiore che porta speranza, e perché è spartito fra mondi distanti, che dovrebbero essere i pianeti?-
-Si narra di un oggetto, creato dai Magus, in grado di togliere la forza vitale alle stelle e trasferirla in altri esseri. Parecchi anni fa è stato distrutto in cinque pezzi, ognuno di questi conservato in un diverso pianeta. Non ho idea di cosa si tratti, ma potrebbe esserci utile per togliere i poteri a Lux- disse Pantu.
-E in quali pianeti di preciso?- chiese Sole.
-Fortunatamente, uno di questi si trova sulla terra, precisamente in Egitto.-
-Che aspettiamo?!-chiese Sole -Partiamo!-esclamò alzandosi in piedi.
-Vy, puoi rifare quella cosa della barca?-
-Ovvio- rispose la piccola, felicissima di fare qualcosa ed essere d'aiuto. In men che non si dica furono pronte e partirono. Il viaggio di ritorno fu molto più tranquillo. Le strambe lucine dell'andata si fecero sentire, ringraziando la ragazza per aver reso felice la loro regina e promettendole un passaggio interspaziale senza interferenze. Finalmente il gruppo poté rilassarsi e godersi la pace dei meravigliosi luoghi che attraversavano. Le ragazze vennero svegliate parecchie ore dopo, senza neppure ricordare di essersi addormentate, da violenti scossoni alla barchetta.
-Che succede?-Luna si mise subito sull'attenti, due grosse sfere d'acqua pronte a essere scagliate contro i nemici.
-Non preoccupatevi, è solo l'Aurora.- le tranquillizzò Pantu.
-È un bene che vi siate svegliate, tra meno di un'ora arriveremo a destinazione.-
-È con grande dispiacere che vi annuncio che dovremmo percorrere dieci kilometri a piedi per raggiungere la nostra destinazione- aggiunse ironico, con grande disappunto delle ragazze.
-Già mi fanno male i piedi- si lamentò Sole.
-Non possiamo atterrare più vicini alla meta?-chiese Vy.
-No Vy, altrimenti dei turisti potrebbero vederci- rispose Luna, che aveva assunto un'espressione sofferente che avrebbe sciolto i cuori di chiunque. Non quello della ragazza, però, che sapeva quanto sapesse essere subdola quella piccola peste.
-Ma dove si trova esattamente il pezzo?- chiese.
-In una delle camere segrete della piramide di Cheope.-rispose Vy.
-Come fai a saperlo?-
-Me l'ha detto Starly.-
Era impossibile, fino a quel momento la stellina non aveva proferito parola, se non qualche strano versetto di eccitazione. Vedendo le facce confuse delle sorelle, la bambina cercò di spiegarsi meglio.
-Avendo il potere delle stelle posso anche parlare con loro e comprenderle. Starly parla con me da quando l'abbiamo trovata, solo che non ve l'ho detto perché pensavo la sentiste anche voi... dopotutto siete così potenti- disse assottigliando la voce sempre di più, gesticolando con le mani.
-Non preoccuparti, inconveniente risolto. Ti ha detto anche qualcos'altro?-
-Certo, mi ha parlato di tutta la sua famiglia e...-
-Aspetta un attimo- la interruppe Sole -famiglia? Le stelle hanno una famiglia?-
-Ovviamente, Starly ha una mamma e un papà, che sono stati catturati da Lux, non si sono accorti però di lei, perché era troppo piccola per andare in giro da sola ed era quindi al sicuro fra le braccia dei genitori, che quando sono stati presi hanno deciso di mandarla qui.-
-Ha detto altro di importante?-
-No, nulla-
Rimasero per un po' in silenzio, fino a che Sole non annunciò che erano arrivate. Atterrarono dolcemente su un'infinita distesa di sabbia. Era ancora notte lì, sembrava fossero passati pochi minuti da quando erano partite, come se il tempo lì scorresse a una velocità differente. Luna si guardò intorno: ovunque intorno a lei c'era sabbia, di un giallo dorato al chiarore della luna, che formava grandi dune sinuose simili alle onde del mare. Non c'era altro nei dintorni, non una pietra, una tana, un cactus solitario o qualsiasi altra cosa che potesse ricordare la vita. Tirava un'aria fredda, che le pizzicava le gambe nude. Rabbrividì e sfregó le mani sulle braccia, cercando di scaldarsi. Sapeva che nel deserto l'escursione termica era altissima, di giorno il caldo era soffocante ma la notte il freddo poteva arrivare a ghiacciare l'acqua nei laghi. Tutte e tre si misero una felpa, e Pantu si infilò nel tascone di quella di Sole, per stare al calduccio.
-Da che parte?- chiese Luna a Vy.
-Di qua- e indicò un punto indefinito, a nord a giudicare dalla stella polare, che sembrava brillare proprio sopra il suo dito. Dopodiché incominciarono a camminare. La sabbia entrava a palate nelle scarpe di Luna, appesantendola e rallentandola. Dopo una mezz'ora, esauste, decisero di fermarsi. Il paesaggio non era cambiato, all'orizzonte solo sabbia, e Luna ne aveva abbastanza. In quel momento avrebbe voluto volentieri fare un tuffo in piscina, con il caldo sole a illuminarle il viso, oppure rintanarsi fra il soffice piumone blu del suo letto a leggere un bel libro, con un cioccolata calda fra le mani, o ancora... No, basta, non poteva crogiolarsi nelle sue fantasie in quel momento, doveva concentrarsi sulla missione. Intanto si erano sedute in cima a una delle dune, per riposare i piedi doloranti e rinfrancarsi con qualche biscotto. Quel luogo, nonostante tutto, le dava un'infinito senso di pace, se non si considerava la fatica nel salire e discendere dalla dune franose e la fatica nell'arrancare in quelle montagne di sabbia. Ad un certo punto qualcosa nell'aria cambiò, furono investite da un'ondata di vento gelido che le fece rabbrividire e sembrò che un velo oscuro calasse su di loro, facendo gelare il sangue nelle vene a Luna e inondandola di terrore puro. Se avesse avuto ancora con sé la propria collana, avrebbe potuto vederla illuminarsi di un intenso bagliore grigiastro, peccato che ormai questa era perduta chissà dove. Scambiò un'occhiata densa di paura con la gemella, con il cuore che non voleva saperne di smettere di martellare nel suo petto. Poi Vy parlò, in un sussurro quasi impercettibile.
-Quando una stella muore, si trasforma. Tutta la purezza che aveva in vita diventa puro incubo, divenendo una creatura assassina, fatta di fumo e odio. Me l'ha detto Starly -
Successe in un attimo. Un fruscio, sibilii terrificanti e un paio di occhi rossi uscirono dall'oscurità, poi due, quattro, otto creatura fatte di sabbia nera e polvere vorticante, che inghiottivano tutto quello che trovavano al loro passaggio.
-Starly ti ha anche detto come sconfiggerle?-
-Non si può -

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