Parte 48. Bacche

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Luna era una persona a cui non sfuggiva nulla, mai. E infatti, quando Sole e Jason rientrarono, si accorse subito, dalle occhiate eloquenti che si scambiavano e dalla vicinanza dei loro corpi, che qualcosa era cambiato, rispetto a quella mattina, e in positivo. Dentro di sé, esultó. Quella sera la gemella avrebbe dovuto ringraziarla.
-Avete trovato qualcosa di commestibile?- chiese, quando i due entrarono in cucina. Sole le porse il cestino con aria dubbiosa.
-Vado a farmi una doccia- annunció, evitando il suo sguardo inquisitore, e lasciò la stanza, seguita a ruota da Jason. Luna sospiró. La sorella era come sempre impossibile.
Riportò la sua attenzione al cestino che aveva davanti, storcendo il naso. Altair la scrutava, con un misto di divertimento e imperscrutabilità negli occhi. Luna prese a tirare fuori la stragrande varietà di funghi, bacche e foglie che erano state raccolte. Li sistemò sul tavolo in ordinate file variopinte, e quando ebbe finito osservò scettica il suo lavoro. Non sembrava esserci nulla di commestibile in quell'accozzaglia. E poi da quando in qua Sole raccoglieva fiori? Sapeva che quelli non si mangiavano?
Si mise le mani sui fianchi, esasperata, tutta quella roba era inutile. Cercò conforto in Altair, silenzioso e immobile come un gelido angelo custode. Lui si avvicinò al tavolo di legno, ridacchiando.
-Quei due sanno cosa significa sopravvivere?- disse, scuotendo il capo -metá di quello che hanno raccolto è velenoso-
-Non penso che fossero molto concentrati sul cibo, oggi-
-Avanti, diamoci una mossa, credo che alcuni di questi funghi si possano salvare-
E si mise a dividere meticolosamente ogni foglia, frutto e bacca, con le sue lunghe dita abili e svelte. In poco tempo il lavoro era terminato, e quasi ogni cosa era stata scartata, tranne una manciata di quelli che sembravano piccoli lamponi rosso sangue e una dozzina di funghi piuttosto striminziti.
-Davvero un aiuto lodevole, quei due- commentò Luna con malcelato sarcasmo.
-Dovró mettere via tutto questo- aggiunse poi, indicando tutto ciò che era stato scartato. Cominciò a prendere petali e bacche e a riporli nel cestino.
-Ti aiuto- Altair imitò i suoi gesti.
Mentre riponevano ogni cosa nel cesto, le loro mani si sfiorarono. Luna si immobilizzò quando entrarono in contatto, pelle fredda contro mani tiepide, e il tocco le provocò una scarica elettrica che percorse tutto il suo corpo. Era vero, Luna qualche sera prima aveva appoggiato le testa alla sua spalla, ma c'era pur sempre il tessuto della maglia di Altair a dividerli. Quel momento, invece era del tutto differente, e infinitamente più piacevole.
Rivolse al ragazzo un sorriso timido, prima di finire di sistemare tutto velocemente. Si accorse solo in quel momento che Altair la guardava incuriosito. E quel vuoto tanto profondo nei suoi occhi era troppo da sopportare.
-Io...vado da Sole- disse, e uscì dalla cucina, senza sapere esattamente come avrebbe dovuto sentirsi.
Rallentò il passo solo quando udì alcuni colpi di tosse provenire dalla stanza che aveva appena lasciato.

Qualche ora dopo erano in camera, pulite e pronte, a eccezione di Luna, per andare a dormire. Avevano cotto i funghi e divorato le bacche, e anche se le due gemelle non erano esattamente ottime cuoche ne era venuto fuori un pasto molto più gradevole della zuppa di pesce. Anche il guardiano aveva mangiato con loro, ed era sembrato piuttosto soddisfatto della cena.
Ora erano tutte e tre sedute sul letto di Sole, il più vicino alla finestra, e chiacchieravano animatamente.
-Allora, Sole, com'è andata oggi?- chiese Luna alla sorella, che arrossì all'istante.
-Come vuoi che sia andata...- borbottó.
-Avanti, dicci la verità- la spronó Vy. Starly produsse un lieve scampanellio.
-Okay, come volete...- si interruppe, mordendosi il labbro con fare pensieroso.
-Allora-
-Mi ha...-
-Ti ha?-
-Mi ha baciata- ammise.
-Che schifo!- esclamò Vy.
-Vy!- la ripresero le due gemelle, in coro.
-Che c'è? Tutta quella saliva...- continuò la piccola disgustata, ma le due non l'ascoltarono.
-Com'é stato- le chiese Luna. Era veramente felice per la sorella, e avrebbe voluto sapere ogni cosa, ma allo stesso tempo una punta di gelosia si instaurò nel suo cuore. Era sbagliato, lo sapeva, provare invidia della propria sorella, ma il suo cuore di ghiaccio sembrava pensarla diversamente.
Osservò il suo sguardo sognante, mentre descriveva con voce melodiosa ciò che era accaduto.
-É stato... meraviglioso. Non ci sono altre parole per descriverlo. Come se avessi espresso un desiderio, e le stelle lo avessero esaudito- disse con gli occhi che luccicavano.
-Credi che Tess se ne sia accorta?- le domandò Vy.
-Io credo di sì-
-É una notizia stupenda. Adesso siete fidanzati...o almeno credo. Un bacio dovrà pur significare qualcosa, giusto?-
-Non lo so. Spero di sì-
-Avevo ragione io, allora-
-Su che cosa?-
-Sul fatto che a lui piacevi-
-Già...forse. E tu sei innamorata di Altair, non è così?-
Luna si bloccò. Era così evidente?
-Io...-
-Sul serio, non riesci a trovare niente di meglio?-
-In che senso?-
-Beh, ecco, sembra passare il suo tempo all'interno di un congelatore!-
-Sole, non è vero. Non essere così crudele-
-Questa è solo l'impressione che mi ha dato- Sole si strinse nelle spalle con noncuranza.
-Non dovresti dare giudizi troppo affrettati- la riprese Luna, mentre si alzava lentamente dal letto.
-Stai andando da lui, vero?-
-Forse- le lanciò uno sguardo di sfida.
-Sei sicura di fare la scelta giusta?- le chiese apprensiva la gemella.
-Cosa vuoi dire?-
-Lo sai benissimo-
-No, invece, non lo so- e senza darle il tempo di ribattere, uscì dalla loro camera, scendendo velocemente le scale per ritrovarsi all'aperto, inspirando l'aria frizzante della notte.

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