Luna corse a perdifiato su per le scale del faro. Non si era resa conto di quanto tempo fosse passato, ma ora il cielo cominciava a imbrunire, perciò dovevano essere passate ore dalla sua partenza. E la possibilità che nessuno si fosse accorto della sua assenza era parecchio improbabile.
-L'ho presa!- ansimò, spalancando la porta della biblioteca e mostrando agli altri la piccola chiave argentata.
-Sei viva, allora- commentò irritata Sole, squadrandola con disapprovazione.
-Che intendi dire...-
-Potevi almeno avvisarci, no? Pensavamo ti avessero rapita, uccisa, o chissà che altro!-
-Sole, calmati, per favore. So badare a me stessa. E, comunque, ho recuperato la chiave, e questa è l'unica cosa che conta- si strinse nelle spalle, porgendole la collana.
-Dov'era?-
-É una storia lunga, non c'è tempo di raccontarla- rispose Luna, cercando di restare sul vago.
-Dice colei che è sparita per quasi sei ore per recuperare una chiave...- si lamentò la gemella, prendendo il ciondolo e avvicinandosi al Grimorio, ancora appoggiato sul tavolino di legno.
-Forza, scopriamo i segreti del nostro flauto- disse, poco convinta, mentre spingeva la chiave nella propria cavità. La terza serratura si aprì con un debole schiocco. Ora potevano finalmente aprire il libro oggetto di tanti misteri. La ragazza prese il libro tra le mani, incerta, e subito lo passò a Luna.
-A te l'onore-
Luna osservò ancora un attimo la spessa copertina blu. Lanciò un'occhiata ai visi curiosi di Jason, Sole e Vy, che sembravano impazienti di vederla svelare le pagine del Grimorio. Con un sospiro, Luna lo aprì. Non sapeva di preciso cosa aspettarsi, e rimase sollevata quando il libro non si mise a volteggiare per la stanza o a recitare formule magiche, ma rimase fermo tra le sue mani. Luna si sedette sul bracciolo di una poltrona, le gambe accavallate, e cominciò a sfogliare con delicatezza le pagine sottili ingiallite dal tempo, ricoperte da una calligrafia fitta e minuta. Passò con sguardo febbrile i vari titoli, scorrendo decine di formule e disegni di stelle e pianeti, accorgendosi con piacere di poter decifrare quella scrittura piena di fronzoli, fino ad arrivare al capitolo che le interessava.Poteri e utilizzo del Flauto dei Sogni
Recitava il titolo in lettere arricciate. Doveva essere proprio ciò di cui avevano bisogno. Con un sorriso soddisfatto, Luna cominciò a leggere. Ai lati delle pagine c'erano bozzetti del flauto, di stelle e ombre, ma lei non vi fece caso. Dopo un'introduzione su come lo strumento era stato creato, finalmente il testo parlava delle sue abilità.
-Il Flauto dei Sogni ha poteri davvero notevoli, che spaziano dalla magia più pura a quella più oscura- cominciò a leggere a voce alta. Tutti tesero le orecchie, per non perdersi neppure una parola. Luna continuò.
-Il suo utilizzo è, però, riservato soltanto a coloro che possono controllare le stelle. Per tutti gli altri, invece, non è altro che un inutile gingillo prezioso. In ogni caso, il fatto che solo in pochi possano usufruire dei sui poteri non limita la potenza del Flauto-
-Ma perché tutti questi paroloni difficili?- si lamentò Sole. La gemella le scoccò un'occhiataccia gelida, prima di proseguire.
-Con la giusta melodia, difatti, il Flauto dei Sogni può invertire il processo di morte delle stelle, trasmutando le Ombre in astri-
-Quindi possiamo salvare Starly!- strillò Vy. Luna la ignorò. Era una buona notizia, ma ancora la descrizione fei poteri del flauto non era finita. Voltò la pagina.
-È da tener presente, però, che in mano ad individui dall'animo corrotto il potenziale dello strumento potrebbe essere fatale, in quanto questo permette anche di trasformare in Ombre intere fazioni di stelle-
-Quindi anche Alabaster può utilizzarlo?- chiese Sole.
-Penso di sì-
-Qualora ciò accadesse, l'equilibrio dell'universo vacillerebbe, interi sistemi potrebbero collassare, e l'unico destino possibile implicherebbe l'inizio di un'era di eterna distruzione-
-Sembra tremendo- commentò Jason, senza riuscire a nascondere un sorriso. Luna osservò divertita la gemella rifilargli una gomitata scherzosa nello stomaco. Il ragazzo fece una smorfia di dolore. Il tono della ragazza tornò grave, però, mentre finiva le ultime righe.
-Perció il flauto è stato distrutto, i suoi frammenti gettati nei luoghi più reconditi dello spazio, per evitare che venisse ricostruito. Nonostante i suoi poteri potrebbero fruttare grandi risultati, un solo errore potrebbe dar origine a una catastrofe- finì di leggere Luna.
-Caspita, quanta allegria oggi- questa volta Jason si prese le occhiatacce di entrambe le sorelle.
Luna chiuse il libro, e lo appoggiò al tavolino. Avevano sempre saputo dei rischi che stavano correndo, ma vederli messi per iscritto rendeva la cosa ancor più reale e terrificante. L'unica cosa che le avrebbe potute aiutare sembrava potersi rivelare una trappola da un momento all'altro. Non era neppure arrabbiata con Jason. In fondo quello era solo il suo modo di affrontare i problemi, cercando di alleggerire la tensione. Era quasi divertente, scherzare su minacce tanto grandi.
-Ora possiamo andare da Starly?- chiese Vy.
-Certo che possiamo. Ma forse è meglio che tu la vada a prendere e la porti qui- rispose Luna. Vy annuì, eccitata all'idea di poter finalmente rimettere in sesto la sua amica, e corse a prendere la stellina.
Mentre la bambina era nella loro camera, Luna fece agli altri la domanda che le premeva da un po' di tempo.
-Dov'é Altair?-
Sole la fissò per un attimo, sbattendo le ciglia dei suoi occhi verdi.
-Non ne ho idea. Quel ragazzo è proprio un irritante lupo solitario. Ma non preoccuparti, si farà presto vivo- aggiunse poi, notando la sua espressione preoccupata. Jason assistette al loro scambio, confuso, e aggrottò la fronte quando proseguirono.
-Lo spirito della luna mi ha parlato di Alabaster, e di questo aiutante misterioso...-
-Luna? Spirito? Dov'è che hai preso la chiave?-
-Mmmh, questo non importa. Non è la prima volta che la spalla destra del cattivo viene nominata. E neppure quel nome, il cacciatore...-
-Ma cacciatore di cosa?-
-Non lo so...-
-Sai, ci avevo già pensato. Non è che forse esiste una qualche sorta di cacciatore di stelle?-
-Non ha senso-
-Nulla di tutto questo ha senso- intervenne Jason.
-É improbabile-
-Impossibile-
-Fuori da ogni logica-
-Eppure...-
In quel momento Vy tornò di corsa da loro, stringendo Starly tra le mani. La stellina era di un grigio smorto, e presto sarebbe diventata un'Ombra. Dovevano fare qualcosa, e subito.
Vy la mise sul tavolo, e si voltò verso le sorelle.
-Cosa possiamo fare?- chiese.
-Se quello che dice il Grimorio è vero, con la giusta melodia potremmo guarirla- disse Luna.
-E se non funzionasse?-
-Non ne ho idea. La magia del flauto è la nostra unica possibilità-
La ragazza passò il flauto alla bambina, che la guardava sconcertata. Le dita sottili si strinsero attorno allo strumento, ma Vy non accennò a suonare.
-Forza, Vy, sbrigati- la esortò, ma la piccola non si mosse.
-Cosa succede adesso?- si spazientì Sole.
-Io...non so come fare- Vy era sull'orlo delle lacrime. Luna spostò lo sguardo da lei alla stellina. Non c'era più tempo da perdere.
-Lo sai, invece, devi solo ascoltare il tuo cuore-
-E se non mi dice nulla?-
-Vedrai che avrà tutte le risposte di cui hai bisogno- disse con dolcezza. In realtà non era sicura che potesse funzionare, ma ancora una volta mentire, fingersi sicura per infondere fiducia alla sorellina, sembrava la soluzione migliore.
Con il fiato sospeso, Luna osservò Vy avvicinare finalmente le labbra al flauto. Una melodia flebile cominciò a diffondersi nell'aria, così pura e delicata che sembrava sfiorarle l'anima, crescendo man mano d'intensità, ogni nota che s'incastrava alle altre in un susseguirsi mozzafiato di alti e bassi. La musica la ammaliava, rapendola con il suo ritmo incalzante, e il flauto sembrava quasi risplendere mentre Vy, sempre più sicura, con le palpebre abbassate, continuava a suonare. Lentamente, mentre la melodia continuava, l'aria intorno a loro sembrò diventare elettrica e dorata, e ad ogni nota Starly riacquistava la sua luce, diventanto sempre piu luminosa. Quando le ultime note si spensero, e l'incantesimo che aveva incantato Luna finì, la stellina era ritornata quella di un tempo, brillante e vivace. Luna sbatté un attimo le palpebre, meravigliata, prima di rivolgere a Vy un sorriso radioso, che lei subito ricambiò.
Mentre la sorellina abbracciava Starly, sussurrandole parole incomprensibili, la ragazza si voltò verso Sole. La gemella la guardava, i suoi occhi verdi colmi di speranza.
-Forse non tutto è andato perduto. Forse, grazie a Vy, potremmo davvero battere Alabaster-
Luna non trovò nulla da ribattere, anche se quel pensiero era fin troppo perfetto da potervi credere. Qualcosa doveva per forza andare storto, e non se la sentiva di lasciarsi abbindolare così facilmente da false speranze. Inoltre, aveva un brutto presentimento, una profonda inquietudine che, ora che l'effetto del flauto era svanito, era tornata a tormentarla.
Qualcosa doveva per forza andare storto.
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Little Star
FantasySole e Luna, due gemelle che più diverse non si può. Una estroversa e luminosa come una fiamma danzante, l'altra timida e a tratti gelida e tagliente. A unirle Vy, lo loro sorellina minore, l'innocenza fatta persona. La loro vita è normale e monoton...