-Hai finito?- chiese Sole, osservando Jason chino sui quattro pezzi del flauto. Erano lì da appena qualche minuto, ma lei già fremeva, impaziente.
-Sole...-
La ragazza appoggiò la mano alla guancia, osservando scettica Jason che sistemava e riordinava i pezzi in tutte le possibili combinazioni. Che, anche se non era un genio come Luna e non poteva dire quante fossero con certezza, erano sicuramente molte.
-Allora?- lo incalzò, vedendolo in difficoltà.
-Allora, i pezzi sono completamente privi di qualsiasi incastro, e se anche trovassimo il modo di unirli ciò che ne uscirebbe non potrebbe propriamente definirsi un flauto- spiegò, arricciando il labbro. Sembrava irritato.
-E cosa possiamo fare, quindi?-
-Non ne ho idea- Jason alzò le mani, in segno di resa.
Sole, che gli era seduta accanto, si appoggiò alla spalla del ragazzo con un sospiro. Rimasero li per un po', con Jason che giocherellava pensoso con suoi riccioli dorati, intrecciandoseli tra le dita. La ragazza, così vicina da poter inspirare il suo profumo, si sentiva così al sicuro al suo fianco..
-Che state facendo?- una melodiosa voce femminile li fece trasalire entrambi, che si staccarono, impacciati. Luna lanciò alla gemella un'occhiata in tralice, prima di spostare lo sguardo sulle parti del flauto.
-Stiamo cercando di ricostruirlo, ma sembra impossibile, senza l'uso di una saldatrice- la informò brevemente, appena scocciata dal fatto che la sorella aveva interrotto quel momento solo tra lei e Jason.
Vy sopraggiunse pochi istanti dopo, seguita da Altair.
-Avete finito di montarlo?- domandò, curiosa.
-Non ancora, sorellina- rispose Sole.
-Ma come? Non è mica tanto difficile...- borbottò Vy, avvicinandosi al tavolo dove i cilindri metallici erano appoggiati -...basta solo metterli così...- prese un pezzo alla volta, con meticolosa precisione, posizionandoli in un'unica fila ordinata -...far combaciare i bordi- uní la fila, formando quello che all'apparenza somigliava a un piccolo tubo bucherellato -...e il gioco è fatto- finì, osservando la sua opera con un sorrisetto soddisfatto.
Sole guardò il flauto. All'inizio non accadde nulla, e l'oggetto rimase lì, immobile come qualsiasi altra cosa inanimata, così anonimo che le venne il dubbio chi in esso non ci fosse proprio niente di magico. Il metallo grigio riluceva, rimandando il riflesso distorto delle loro facce scettiche. E se davvero avessero rischiato tanto per qualcosa che si sarebbe rivelato inutile?
Proprio mentre questo pensiero si faceva strada nella sua mente dubbiosa, però, il metallo cominciò a cambiare. Fu un cambiamento difficile da percepire ad occhio nudo, non riuscì a capire se perché era troppo lento o esageratamente veloce, ma di sicuro i quattro pezzi tremolarono, fondendosi l'uno con l'altro, fino a creare un flauto vero e proprio, dai preziosi riflessi dorati. Come era possibile che Vi fosse riuscita ad unirli, quando loro avevano provato a fare lo stesso per ore senza alcun risultato?
Sole ne tastò con dita incerte la superficie, come a voler accertarsi che non si trattasse di un'illusione. Si voltò meravigliata verso la sorella.
-Vy, ma come diavolo hai fatto?-
-Beh, non è che ci voglia proprio un professionista per attaccare quattro cilindri tutti uguali...-
-Battuto da una bambina di sette anni, Jason...- sussurró Sole al ragazzo, vedendo la sua espressione atterrita.
-Ahahah, Sole, molto divertente- bisbigliò lui di rimando, sarcastico.
-Non è che magari ha usato la sua magia delle stelle?- intervenne poi a voce alta.
-Non lo so. Vy?- il fatto che la sorellina fosse tanto potente la turbava, anche se cercava di nasconderlo.
-Perché siete così meravigliati? Sole è in grado di creare incendi giganteschi, Luna fa scale d'acqua, cosa c'è di strano se io sono in grado di montare il flauto?-
-Ha ragione, in effetti- convenne Luna.
-Ma non spiega perché i suoi poteri hanno deciso di venirci in aiuto proprio ora-
-Forse non è importante. Vy è stata bravissima e ha montato il flauto, punto. Perché solo lei sia stata in grado di farlo, al momento non dovrebbe interessarci-
-Se lo dici tu. Ora dobbiamo solo capire come farlo funzionare, e poi...- Sole fu interrotta da Vy.
-Sole, in realtà c'è una cosa che vorrei chiederti- disse con la sua vocina sottile, gli occhioni fissi sul pavimento, come se avesse paura di incrociare il suo sguardo.
-Cosa c'è di tanto importante adesso?- domandò lei spazientita, pentendosi subito di aver reagito male quando Vy alzò il viso verso di lei, gli occhioni color nocciola lucidi di lacrime.
-Si tratta di Starly, io...penso che stia morendo- sussurró.
Sole scambiò uno sguardo d'intesa con la gemella.
-Jason, noi tre andiamo a controllare un attimo cosa sta succedendo, tu rimani qui, ok?-
Il ragazzo le rispose con un cenno d'assenso, subito seguito da un sorriso rassicurante. Poi le tre sorelle lasciarono la stanza, per fiondarsi nella loro camera.
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Little Star
FantasySole e Luna, due gemelle che più diverse non si può. Una estroversa e luminosa come una fiamma danzante, l'altra timida e a tratti gelida e tagliente. A unirle Vy, lo loro sorellina minore, l'innocenza fatta persona. La loro vita è normale e monoton...