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Spesso litigavamo per gelosie o perché lui si sentiva assillato da me, dalle mie paranoie o scenate, e fu una catena di distruzione. Io avevo sbagliato molto, questo sì, ero ossessiva, praticamente psicopatica. Non riuscivo a fidarmi, e forse col senno di poi facevo bene visto come è andata a finire... O forse la mia sfiducia ha portato a una profezia che si auto avvera? Bah, chi lo sa. Controllavo i suoi social, le persone che seguiva, andavo in ansia e ho sbagliato più volte presentandomi a casa sua ogni volta che c'erano dei problemi e dei litigi per paura di perderlo. Lui la viveva come una violazione di privacy e come se avesse a che fare con una matta ed effettivamente in questo non aveva tutti i torti. Non so perché fossi diventata così malata verso di lui, forse perché stavo davvero bene, avevo qualcosa di inizialmente bello e non avrei voluto perderlo... Invece è proprio quello che è successo. Mi ero innamorata davvero di lui, tutt'ora non so se l'ho dimenticato, anche se siamo stati insieme solo cinque mesi. Lui poi non sopportava più i miei comportamenti, si era trovato questa sciacquetta e non aveva però le palle di dirmi la verità ed è proprio questo che non riesco a perdonargli. Si era messo a frequentare questa qua, mentre intanto ancora scriveva a me, parlavamo pure di vederci anche se ormai il rapporto era fortemente tossico. Lui ripeteva che voleva lasciarmi e che non voleva stare con me, io non lo lasciavo andare via, era sparito per un breve periodo mentre si sentiva con questa qua e non mi parlava. Mi aveva bloccata ovunque per non dirmi la verità, come se prima o poi non avessi dovuto saperlo. Ci sentivamo da Telegram e avevamo anche provato ad accordarci per vederci. La cosa più brutta fu che venne da me a dormire, mentre già usciva con l'altra, e aveva lasciato da me parecchi suoi vestiti. Dopodiché era sparito di nuovo e vedevo delle storie su Instragram di lui con questa ragazza qua... Senza dirmi nulla, dopo che era stato da me, mi aveva letteralmente uccisa. Passai quella settimana che lui era sparito a morire dentro, mentre vedevo le sue storie Instagram da un altro profilo. Mi raccontavo qualsiasi cosa ma non riuscivo a credere che davvero se ne fosse andato con un'altra. Erano passate due settimane di lenta agonia, in cui cercavo di capire e morivo davvero dal dolore, non volevo vedere la realtà e speravo che sarebbe tornato tutto come prima. Mi immaginavo ogni cosa possibile, non sapevo darmi una spiegazione anche se la verità era palese. Dopo due settimane di un lento supplizio e di sofferenza, lui mi aveva detto che aveva un'altra ragazza così come se niente fosse e come se non fossi stata nulla, come se io fossi stata un pezzetto di merda. Lui mi aveva usata e gettata via, è vero che tra noi non era più come prima, ma non avrei mai pensato se ne potesse andare così. Mai. E' vero che mi diceva di non volere stare con me, però non mi aveva lasciata per davvero. Non si era allontanato con chiarezza e determinazione, mi aveva chiesto lui stesso di vederci per ricevere dei favori. Quando aveva portato i vestiti da me era venuto a casa mia volontariamente, senza che lo obbligassi! E questo già era molto triste e brutto. Tutto ciò mi fa vacillare su ciò che ora, in questo momento, sto sentendo. Perché lo penso? Mi interessa ancora avere delle risposte? Quando mi sono lasciata con il mio ultimo ex è stato un periodo davvero nero. Perché in quello stesso momento, nel giro di quindici giorni, avevo perso il mio ex, il lavoro, e la casa.
Io ero in affitto da mio padre, pagavo l'affitto per una casa di sua proprietà nel paese dove vive mia mamma.
Siccome avevo perso il lavoro mio padre mi aveva sfrattato da casa, mi aveva fatto andare via soprattutto influenzato dalla sua nuova compagna, ovvero sua moglie.
Mi aveva cacciata da casa, addirittura aveva cambiato la serratura per paura che entrassi.
E insomma ero rimasta davvero malissimo per via di questa cosa, nella mia infanzia mio padre non era stato così. C'era sempre stato ed era stato anche un padre premuroso e affettuoso. Poi per via delle donne ha perso la testa, da quando mia madre l'ha lasciato. Dai miei quindici anni in poi non è stato più lo stesso con noi, ci ha abbandonato quasi totalmente.
Arrivare a tanto era davvero un duro colpo per me per il rapporto vero, confidenziale e amichevole che c'era sempre stato con mio padre. Non sopportavo questo suo "farsi mettere la figa in testa".
Per un mese ero riuscita a non parlagli più di tanto e ovviamente a non vederlo, dopo che mi aveva sfrattato. Dio solo sa cosa ho passato in quel periodo di poco successivo al mio ultimo ex, che mi aveva tradita e se ne era andato.
Ero tornata da mia mamma, avevo perso tutto. Mi ero ritrovata senza lavoro, senza il ragazzo che avevo e senza mio padre che mi aveva anche lui tradita in quel modo subdolo, viscido, e cattivo...
Ero sempre stata puntuale nei pagamenti, mai gli avevo chiesto nulla. Lui si era attaccato a tante scuse, come il fatto che avevo avuto dei soldi da mia nonna di cui a lui non avevo parlato... E non capisco perché questi sarebbero stati affari suoi. Si era attaccato alle mie relazioni tossiche (che anche lui aveva avuto), e questioni che appunto non lo riguardavano. Si era attaccato al fatto che io non avessi risparmi e soldi da parte per pagarlo e che in tal modo, avendo perso il lavoro, non potevo adempiere ai pagamenti.
Si era convinto lui di tutte queste cose, che fondamentalmente appunto non lo riguardavano. Non gli avevo mai chiesto di farmi sconti, mai. E poi, in quanto padre, poteva anche non pretendere i soldi per un breve periodo.
Insomma non avevo attraversato affatto un bel momento, dopo un mese che non vedevo mio padre ero ritornata a uscirci a cena con anche la sua compagna e mio fratello, influenzata purtroppo da chi diceva che non era bello perdere un padre. Invece avrei dovuto continuare sulla mia strada, perché lui continua tutt'ora a essere tossisco, continua a farmi trattare male dalla sua donna, a farmi umiliare e insultare da lei e continuano a criticare ogni cosa di me.
Io poi sono riuscita a entrare a tempo determinato (con un contratto di un anno) a lavoro, come impiegata per i documenti. In pratica preparo la documentazione per una azienda di ascensori, cioè sto al computer a creare i documenti per questa azienda, per fare entrare i tecnici a lavorare.
Ho trovato lavoro, ho trovato una casa in affitto vicina e sinceramente continuo a essere dell'idea che non avrei dovuto fare rientrare mio padre nella mia vita perché tutto quello che ha fatto è tossico, il nostro rapporto, screditante nei miei confronti, è tossico.

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