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Per circa un mese successivo in cui stringo amicizia con Richi, Simo, e Dadda usciamo in pratica sempre insieme a Michi e Jasmine. Continuo anche a vedere le poche persone che frequento fra cui mio cugino Ivan, persona incredibile e che stimo molto, e la mia amica Veronica. Più qualche altra amicizia occasionale.
Mio cugino Ivan ne ha passate davvero tante, è cresciuto purtroppo con dei genitori assenti... Che fra l'altro si sono separati.
Ha avuto molti problemi psicologici e ha dovuto andare in psichiatria, purtroppo la famiglia non è stata d'aiuto e i suoi fratelli non sono messi affatto bene.
La famiglia da parte di mia mamma purtroppo è così.
Sono davvero molto felice di aver trovato questi ragazzi, mai mi sarei aspettata di diventare parte del loro gruppo insieme a Michi. Mi sembra surreale che io sia davvero amica loro e che si sia creato un legame così forte e così vero.
Mentre sono a casa di Richi, in quella serata di Luglio, penso a quanto sono davvero fortunata ad averli come amici anche se li conosco da poco. Quando sto con loro mi sembra di conoscerli da una vita.
Siamo tutti sul divano intorno a un tavolino e stiamo ridendo come matti e bevendo una bottiglia di amaro.
Simo continua a guardarmi e i suoi occhi esprimono qualcosa di intenso. Chi sa cosa pensa e cosa vorrebbe dirmi, mi chiedo.
Simo è un ragazzo sensibile, è una persona molto dolce. E' molto affettuoso e carnale anche con gli amici, in quanto napoletano. Ha molte paure, ha timore degli aerei, è ipocondriaco, è ansioso e viene spesso preso bonariamente in giro dai suoi amici per il suo "talento" nel vomitare molto facilmente, non appena anche il solo pensiero del vomito lo attraversa. Insomma, io ero già a conoscenza di questi suoi tratti ma diciamo che conoscendolo ho potuto vedere quanto è davvero fragile e quanto abbia sofferto.
Stiamo giocando a una sorta di gioco della bottiglia e mi sono totalmente persa nella mia testa... A un certo punto sento dire da Richi
"dai allora Simo dai un bacio di qualche secondo a Sara" io riemergo dai miei pensieri e rimango fissa su di lui. Dio, quanto lo vorrei! Anche se ci siamo detti di non farlo ricapitare.
Simo cerca una mia approvazione e io sorrido mettendo le mani sulle mie gambe scoperte
"se lei vuole..." dice imbarazzato Simone
"tua madre se vuole" dice Riccardo facendoci ridere a crepapelle, quasi mi scendono le lacrime e nel frattempo guardo Simo. Aiuto!
"sì, okay" dico io senza quasi controllare ciò che ho detto.
"guarda Simo che sei imbarazzante, che patetico" dice Richi ridendo
"tua sorella" dice Simo cercando di superare l'imbarazzo mentre tutti ridiamo di gusto quasi senza riuscire a smettere.
Lui si avvicina, una maglia bianca e larga lo risalta distaccandosi dal suo colore mediterraneo della pelle.
Ha dei jeans normali sul blu, e delle Nike.
Si avvicina a me e ridendo ci guardiamo fissi per un attimo
"va beh ma Sara alzati" dice Richi ridendo, io penso di avere il cuore a duecentomila e sono in tachicardia. Non sto capendo niente.
Mi alzo e Simo si abbassa leggermente per congiungere le mie labbra alle sue. Sono morbide, soffici e fresche... Vorrei non smettesse mai ma purtroppo deve togliersi dopo pochi secondi. Simo preme le sue labbra fra loro e poi torna a sedersi, fra l'eco di risate e parole degli altri che sinceramente manco sento.
Dio santo, quella bocca insieme alla mia ha acceso maggiormente qualcosa dentro di me. Non doveva capitare nuovamente? Mi chiedo.
Lui starebbe mai con me?

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