Flashback:
Siamo nel paese in cui mia mamma è andata a vivere dopo che i miei si sono lasciati.
Mio fratello e io abbiamo undici e diciassette anni, siamo molto confusi e addolorati per ciò che è successo ai nostri genitori. Quel giorno decidiamo di andare a trovare nostro padre a casa, pochi metri più avanti, nello stesso paese.
"dai sì andiamo a trovare papà" Dice euforico mio fratello.
Usciamo di casa e camminiamo per circa duecento metri fino a casa sua, suoniamo alla porta e, in sostanza, la sua donna albanese (quella pazza e psicotica) ci guarda malissimo.
"come mai siete qua?" ci chiede. Mio padre non dice niente.
Quella casa ancora non era stata ristrutturata per più appartamenti, come poi mio padre avrebbe successivamente fatto per affittare le abitazioni derivanti da quella casa.
"ragazzi però..." dice mio padre.
Irma era una donna piccolina, mediamente alta, magrissima, con un viso tipico dell'est Europa e capelli cortissimi, biondi, tenuti quasi rasati.
"che ci fate qua? Oggi è la settimana di vostra mamma! Andatevene da lei!"
Esorta Irma. Mio padre non dice nulla, e così frustrati, e toccati forse un po' nell'orgoglio, prendiamo e ce ne andiamo uscendo subito di casa.
Camminiamo delusi per la strada ritornando da nostra madre.
"non posso crederci... Che merda" dico senza sapere bene che parole usare con un ragazzino più piccolo.
Sono molto scossa e a quell'età su tante cose sono molto immatura.
Mio padre ci manda dei messaggi.
"spila mi dispiace" scrive a mio fratello che decide di bloccarlo su WhatsApp.
Ce ne torniamo da nostra mamma, saliamo nel palazzo e bussiamo alla porta. Quando mia mamma ci rivede la a casa ci rimane molto male
"ci ha mandato via, lei ha detto che non era la sua settimana..."
Dico io allibita e così raccontiamo cosa è appena successo.
Lei non può credere alle sue orecchie e ci rimane male soprattutto per noi.
Io forse caccio qualche lacrima, ero molto triste e non mi spiego perché mio padre abbia fatto così. Non mi spiego come un padre possa comportarsi così... Perché? Credevo di conoscere mio padre perfettamente, lo credevo un buon padre... un padre affettuoso e di cuore quale era sempre stato, ma a quanto pare mi stavo sbagliando.
Già una volta era capitato che questa pazza che stava con lui ci accusasse di averla avvelenata... Ebbene sì, ha accusato me e un bambino di dieci anni di averla avvelenata, mettendo del veleno nelle sue gocce dimagranti che lei assumeva regolarmente.
E mio padre? Vi chiederete, che ha fatto? Assolutamente nulla, un cazzo, niente.
Come sempre.
Mi stavo sempre più rendendo fermamente conto che non potevamo continuare a vivere con lui. Non potevamo continuare a dargli ragione e a stare dalla sua parte, non potevamo continuare a lottare ingiustamente contro mia mamma, distruggendola, combattendola, in una guerra che voleva lui... In quella che era la sua di guerra, e non la nostra.
"dobbiamo distruggerla... Voglio vederla morta..."
"dobbiamo vederla morire... dobbiamo fargliela pagare"
"c'era il vuoto intorno a lei li al parco... E questo si merita"
"deve morire da sola"
Queste sono le cose che ci dice.
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THE WEB/tutte le volte che ci innamoriamo
RomanceIN REVISIONE (#AWED #RICHI #DADDA) ⚠️ ATTENZIONE! ALLONTANARSI DALLA LINEA GIALLA!⛔ Non fatevi spaventare dalle 105 parti, sono capitoletti piuttosto corti❗ #1 in #youtuber dal 5 maggio 2023. ⚠️ QUESTA STORIA POTREBBE ESSERE FRUTTO DI UNA CRISI DI...