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Arrivo alla camera e apro la porta velocemente. Mi siedo sul letto e cerco di respirare ma poi vedo là fuori Simo, nella sua maglietta bianca e la tuta grigia 
"cazzo, Simone!" gli urlo e lui si avvicina a me, impedendomi di passare e lasciandomi respirare il suo profumo
"si può sapere che cazzo ti prende?" mi chiede
"continui a provarci con quella gallina" dico facendolo sorridere, cerco di mostrarmi calma  
"sono solo gentile, Sarè, non ci sto provando con nessuno, sei tu che ci stavi provando con quel coglione"
"ma finiscila"
lui chiude la porta facendomi restare nella camera, mi guarda temerario e mette una mano sul muro vicino alla porta e accanto alla mia testa per potermi tenere vicina, mentre sono adagiata al muro
"non mi sembra il caso di starcene qua Simo, c'è gente di sotto" mi blocca con una mano e mi spinge ancora sul muro, sfiora i miei fianchi e stringe la mia coscia.
Non mi risponde e si scosta da me facendomi mancare subito il suo contatto, che torna immediatamente, non appena chiude la porta della camera a chiave, io lo guardo intimorita e vogliosa
"perdonami se ti ho spaventata e bagnata prima, dovevo fare andare via quello là senza ucciderlo" sospiro e mi sento anche un minimo compiaciuta
"ora però potrei bagnarti comunque, in modo sicuramente più piacevole" dice con un sorriso cercando approvazione nel mio sguardo. Non posso non farmi travolgere un minimo in una risata e mentre mi osserva posa una mano sul mio collo, per arrivare alla scollatura e poi tornare alla mia spalla e tirare la manica leggermente giù.
Sento il calore del suo tocco, Simo muove il pollice sulla carne libera sopra il mio seno, fa andare la bocca al mio collo e mi attira sempre più vicino al suo corpo.
"Simo abbiamo detto... Niente... Niente cose sessuali fra noi" dico gemendo vicino alla sua bocca, lui mi stringe i fianchi
"tu l'hai detto, io mi dissocio completamente da ciò che hai detto tu..." afferma facendomi ridere
"non fare lo scemo" rispondo ridacchiando con lui, Simo fa scivolare la sua mano fino all'orlo della gonna e poi risale.
Spinge le punte delle dita verso il mio sesso, mentre ormai le nostre labbra si sono congiunte e si assaporano, miscelando la bocca e le lingue
"Simo" dico gemendo
"che c'è, Sarè?"
"guarda che di sotto c'è gente, potrebbero sentirci" il mio è quasi un lamento
"me n' passa p'o cazz" dice ridendo, continuiamo a baciarci e lui stringe i seni dalla mia maglietta. Mi lascio scappare un gemito e mi getto a toccare i suoi pantaloni, entrando con le dita nella parte alta inguinale, sotto i suoi occhi assorti e a stretto contatto con lui. Sfioro lentamente il suo membro indurito da sopra le mutande e lui fa dei versi e un ghigno godurioso
"finalmente, piccrè" dice gemendo sul mio collo.
Vedo grandi promesse da quegli occhi così intensi. Mi avvolge da dietro e respira sul mio collo prendendo i miei fianchi e spingendo il mio corpo sul muro, facendomi aderire a quest'ultimo di pancia. Si mette dietro di me e mi spoglia mano a mano di tutti i vestiti, abbassa la gonna e io la sfilo dai miei piedi. Toglie la mia maglietta, impadronendosi poi di tutto il mio corpo, sul quale rendono sovrane le sue mani e la sua bocca sulla mia carne nuda.

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