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Richi e Dadda hanno insistito tanto per farmi venire al loro spettacolo di Esperienze D.M. (le date nuove del mese di Gennaio).
Pochi giorni dopo siamo alla data di Genova, io sono vestita abbastanza sobria ma anche succinta. Ho un vestito lilla aderente e una giacchetta tipo blazer sulle mie spalle.
Sono tutto il tempo l'ombra di Jasmine e Michela che per fortuna mi stanno vicine.
Guardare Simo è veramente difficile ma allo stesso tempo bellissimo. Ha un completo blu scuro meraviglioso sopra a una maglietta bianca e delle scarpe nere eleganti. È semplicemente stupendo nonostante io provi immensa rabbia per lui.
Una volta finito lo spettacolo Jasmine e Michela se ne devono andare via e mi dicono di andare con loro.
Compaiono vicino a me i genitori di Simo che avevo conosciuto da non troppo tempo.
Sono piuttosto colta alla sprovvista e imbarazzata.
Anche Simo ha già avuto "l'onore" di mangiare a casa mia e di conoscere mia mamma, Francesco e mio fratello. Ha conosciuto anche mio padre e la sua compagna. Credo che la scelta fra "mamma e papà" sia molto ardua (scherzi a parte quanto meno mia madre c'è ed è presente, mio padre non regge il confronto, anche se con mia mamma ci sono altre problematiche). L'unico che si salva è soltanto mio fratello.
Sua mamma è una bellissima donna, mora con due occhioni scuri e con veramente un bel fisico per la sua età. Suo padre è un uomo sulla sessantina, coi capelli quasi bianchi ma molto elegante e sobrio. Ha gli stessi occhi di Simo e in entrambi loro vedo una buona e verace napoletaneità che non può non rallegrarti. Dopo i vari "ue buonasera" da parte di loro due e di me ci salutiamo con un bacio sulla guancia.
"come stai carissima? Tutto a posto?" mi dice Franca mostrandomi un fantastico sorriso.
La loro bontà traspare subito e inevitabilmente
"tutto bene signora, grazie mille" dico senza voler palesare ciò che era successo tra me e Simo
"abbiamo saputo da Simo ciò che è successo, mi dispiace tantissimo" dice lei affranta. Ecco, appunto. Non so esattamente cosa risponde e resto un attimo titubante
"io... mi è dispiaciuto anche a me" dico mostrando loro un sorriso
"non ha fatto bene a perderti!" dice convinto il padre, Antonio, e io non so che cosa dire.
Mi sento molto agitata e colpita
"beh.. grazie" dico sorridendo e facendo un sospiro
"invece voi che ci fate qui... siete in vacanza?" dico cercando di cambiare discorso
"sì siamo venuti a farci un bel week end" dice fiero il padre.
"ottimo, bravi" dico ridacchiando "allora salutatemi Daniele" dico riferendomi al fratello di Simo.
"certo, divertiti Saretta! Ti aspettiamo a casa a bere un caffè eh!" dice la mamma di Simo
"certo" dico ridendo, dentro di me lo credo molto improbabile!
In quel momento arriva Dadda che saluta subito i genitori di Simo prima che se ne vadano e si allontanino.
Vanno ovviamente a salutare Simo dietro alle quinte.
Dadda mi chiede poi di fermarmi con gli altri
"non so... forse è meglio che io me ne vada a casa" dico ridendo
"dai! Stai con noi!" esclama Dadda un po' disinibito dall'alcool
"non credo sia una buona idea..."
"dai, forza!" dice lui impulsivamente mettendo un suo braccio attorno alla mia spalla
"Dadda..." dico ridendo mentre Jasmine e Michi mi fanno segno che se ne stanno andando. Sono anche loro vestite con un bel vestitino e dei tacchi mediamente alti
"muoviti se devi venire!" mi urlano ma io alzo le guardo e Dadda incitandomi mi porta via.
È vestito molto bene anche lui. Ha un pantalone nero conuna t-shirt bianca, una giacchetta nera e delle scarpe eleganti.
Mi porta da Richi e Simo, lo sguardo tra me e Simo è gelato e infuocato allo stesso tempo.
Richi è stilosissimo, ha una maglietta a fantasia con un jeans chiaro bellissimo e delle scarpe Nike.
Simo non mi toglie gli occhi di dosso e non capisco se sia intenzionato a uccidermi dato che Dadda continua a tenermi abbracciata.
Io tengo lo sguardo nei suoi occhi, triste e pungente.
Scherziamo e ridiamo come sempre, è bello sentirli qua vicini come una volta.
Dadda si allontana, dicendomi che tranquillamente può portarmi a casa lui. Penso che Simone voglia uccidere qualcuno.
Riccardo sta sistemando alcune cose dietro le quinte, parla col manager, alcune altre persone e altri loro amici. Mi ritrovo Simo vicino a me, mi ha raggiunta e mi osserva circospetto
"come mai ti sei fermata?" mi chiede guardandomi fisso negli occhi
"non voglio parlare con te, possibilmente, per favore" sussurro scontrando il suo sguardo
"è per questo che sei rimasta qua? Per non parlare con me?" afferma calcando le parole "non parlare".
"ora me ne vado" dico allontanandomi e congedandolo.
Nel dietro le quinte vedo sparire mano a mano le persone, mi avvicino a Richi che mi dice che sta scappando da Jasmine e che deve andare. Vado verso lo spogliatoio e vedo Dadda con a fianco una ragazza
"Scusami Sara, scusami davvero, vado con lei non riesco a portarti... perdonami!" io rimango a guardarlo mentre si allontana
"che cazzo Dadda!" urlo allibita verso di lui ignorando il viso infastidito della ragazza
"dai scusami! C'è Simo, fatti portare da lui!" vedo Dadda guardare nella mia direzione "Simo fa il bravo eh! O ti taglio il cazzo!"
mi volto e guardo a fianco a me il viso soddisfatto di Simone
"un peccato, vero?" dice Simo alzando le spalle.

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