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Iniziamo a ridere e a parlare davvero tantissimo, discutiamo di un sacco di cose e si crea una connessione molto bella
"ma sei stra piena di tatuaggi" chiede toccando il mio braccio pieno di tattoo e guardando quelli che ho sul petto
"sì, sono piena. Ne ho anche altri" dico mentre il suo tocco sul braccio mi incenerisce. Tutto ciò non è possibile...
"sono davvero belli, stra belli"
"grazie" dico sorridendo e ridacchiando.
Vedo che lui mi guarda come se fosse colpito da me, ammaliato, ma credo che io stia solo sognando
"mi piace che non mi hai chiesto nulla sui social, su YouTube e cose... È una cosa bella. Perché è come sentirsi chiedere del lavoro..." annuisco dicendo di sì
"probabilmente dovrò vedere Richi, però nel caso se vuoi venire poi puoi venire con me..." dice fisso nei miei occhi e noto che la sua aria è visibilmente un pochino brilla e sconnessa
"con te dove?" chiedo ammaliata da lui
"casa mia?" chiede ironico e guardandoci scoppiamo entrambi a ridere
"ecco io Simo..." dico ridendo e non riuscendo a credere a una simile cosa, lui sembra quasi triste "ci siamo appena conosciuti... non mi sembra il caso" dico ridendo.
Lui fa così con tutte? Non voglio credere di sì anche se la cosa mi demoralizza.
Lui mi guarda da molto vicino, troppo vicino, intensamente. Fa un ghigno divertito ed... eccitato, sì, è proprio ciò che lui è in questo momento!
"stavo scherzando Saretta, rilassati..." dice scontrando i miei occhi sorridendo, con voce roca e provocante, ride e mi guarda
"lo so, non ti preoccupare" cerco di ridere per sdrammatizzare
"anche se.... se stavi da me si poteva che so chiacchierare" dice mantenendo un tono incredibilmente sensuale e perdendosi ancora nei miei occhi
"c-chiacchierare?" dico in ansia ridacchiando per superare l'imbarazzo
"certo. Non ti piace chiacchierare?" chiede ironico con una punta di malizia, decido di reggere il gioco provocandolo
"sì, ma di solito non mi metto a chiacchierare col primo che incontro"
dico ridacchiando ma anche con tono erotico e deciso, scontrando il suo viso, mentre lui ride divertito.
Simo poi guarda il cellulare
"mi ha scritto Riccardo, devo raggiungerlo..." dice e poi riprende
"Saretta se vuoi ci sentiamo, ti lascio il mio numero okay? Così magari ci vediamo..." io non credo alle mie orecchie. Lo osservo titubante e lui ride vicino a me ossrvandomi, capto benissimo che ha voglia di baciarmi
"okay, okay, dimmi pure..." dico prendendo il cellulare mentre lui mi viene vicino e noto che non mi toglie gli occhi di dosso.
Lui volge lo sguardo al mio viso mentre è accanto a me e poi prendo il telefono per segnare il suo numero.
Scontro ancora i suoi occhi così intensi, non riesco a staccarmi
"vuoi segnarlo o facimm l'ammor ca?"
"dai!" dico ridendo leggermente.
Dopodiché Simo mi saluta e ci alziamo entrambi in piedi
"è stato davvero bello parlare con te Saretta, spero che ci rivediamo, dopo scrivimi così salvo il tuo numero..." dice guardandomi "nun fa' 'a stronz eh, scrivimi davvero!"
"va bene! Sì, Simo!" dico ridendo. Lui si avvicina a me e, abbassandosi leggermente, mi da un bacio sulla guancia, sempre scontrandosi coi miei occhi.
Anche io mi avvicino a lui e bacio la sua guancia sentendo defluire in me una scarica potente
"ciao Saretta"
"ciao Simo, grazie per il caffè..."
"figurati" dice perdendosi ancora nelle mie labbra.
Mi sento morire dentro, sento qualcosa di forte sovrastare la mia persona. Lo guardo, distogliendo poi subito lo sguardo.
"Vado..." dice ridendo. Alla faccia delle crisi d'identità, mi dico.
Sia benedetto il Bicocca village.

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