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Il giorno seguente capita invece che sono da sola, come del resto spesso succede. E non so se Michela è davvero la persona che possa essermi amica e rompere la solitudine.
Di certo non dico di essere in simbiosi con me e stare insieme da mattina a sera ma vedersi come vere amiche del cuore, questa cosa mi manca... Ho avuto alcune amiche "del cuore" appunto "migliori amiche" che purtroppo per motivi diversi non vedo più.
È davvero brutto sentirsi soli.
Di solito vado sempre alle Torri Bianche a Vimercate a bermi un cappuccio, è il mio rituale della sera quando sono da sola.
Ora sono le 21 e 40 e decido, perché così mi dice la testa, di andare invece al Bicocca di Sesto. Non vado spesso là, ma oggi ho voluto cambiare.
Guido cantando e ascoltando la musica e lasciandomi emozionare.
Se mi vedessero in macchina, la gente penserebbe davvero che sono completamente pazza!
Guido quasi in uno stato ipnotico e dopo venti minuti pieni, forse quasi trenta, arrivo al centro commerciale.
Giusto perché non so che fare ho deciso di venire qua.
Parcheggio in un posto libero nel posteggio esterno. Fa caldo nonostante sia fine Maggio.  Il calore dell'auto mi sta addosso come una giacca. Mi sto andando a fare il mio solito giretto per svagarmi e per bermi un bel caffè. Apro la portiera, mi getto fuori dall'auto e mi compongo e sistemo i vestiti. Ho addosso un vestito, posso ancora fortunatamente non mettere le calze. Il vestito è a maniche corte, ma in auto ho una giacca in pelle per stasera, nel caso faccia freddo. Sistemo i miei capelli mentre cammino verso l'ingresso di questo meraviglioso centro commerciale della Brianza. I miei passi sono un tantino incerti, sento una certa ansia immotivata. E se fosse che davvero lo incontrassi? più volte l'ho pensato, sperato, manifestato. Cerco di distogliere l'attenzione e di mantenermi sul presente e il qui ed ora. Sarebbe bello, ma ora la mia ansia non ha senso. Cammino dentro il centro commerciale che è abbastanza fresco. Mi perdo nei miei pensieri e nella mia testa, faccio un breve giro del centro dato che è piuttosto piccolo. Rifaccio il giro per andare al Mc Donald's e vicino al piccolo bar vicino ai bagni mi compare come una visione. E' proprio lui, è proprio Simo! la mia eccitazione, sorpresa e gratitudine è immensa. Cerco di comportarmi da persona normale e sana quale sono, cazzo! Mi sento così su di giri, ho immaginato e visualizzato questo momento non so quante volte e finalmente è qua davanti a me! sapevo sarebbe avvenuto! lo sentivo e ne ero certa che prima o poi le nostre vite si sarebbero incontrate per davvero!
Ora è davanti a me in tutto il suo spledore.
Lui è bellissimo. Ha dei capelli scuri sul nero/castano tirati leggermente in su col gel, hanno una bellissima sfumatura che conduce alla leggera rasatura ai lati della sua testa. Il suo viso è molto particolare ed è contraddistinto da delle orecchie un pò allungate, leggermente "da elfo", e soprattutto è visibile la sua mascella squadrata e prorompente, infatti tra gli amici tempo fa veniva scherzosamente chiamato "mascella quadrata".
Ha un pantalone largo e nero e una maglietta bianca con sopra una camicia in stile hawaiano con colori caldi: marrone, bianco, verde. Ai piedi delle Nike bianche e nere troppo stilose.
Uno stile davvero singolare! penso fra me e me.
Lui nell'abbinare le cose dell'abbigliamento non è proprio un maestro però oggi lascia comunque a bocca aperta.
Lui mi osserva e mi scruta, finalmente sono nel suo raggio di vista. Io sorrido, lui pure e potrei svenire qua per terra. Ha degli occhiali da sole e un cappellino girato al contrario, forse per non attirare troppo l'attenzione. E' una persona qualsiasi e una persona normalissima, lo so, ma è davvero bello. Sussurriamo insieme un "Ciao" e lui continua a osservarmi mettendomi imbarazzo. È altissimo e mi infonde un forte senso di fiducia e di protezione. Lui scontra i miei occhi e mi fa nuovamente un mezzo sorriso, ha un'espressione indecifrabile
"ti ho già vista da qualche parte per caso?" mi chiede mentre ormai per inerzia io sono la vicino al bancone del bar
"non credo" sussurro ridacchiando "vieni spesso da queste parti?" scuote la testa dicendomi di no, poi ridacchia "comunque piacere bella, Simone" dice stringendomi la mano. Dentro di me rido un sacco, so benissimo come si chiama! hai voglia!
"Sara, piacere!" dico sorridendo
"sei di qua?" mi chiede osservandomi con una rara intensità, mi sento cedere e sprondare!
"qua vicino, tu?"
"Milano, vicino Brera" annuisco con un sorriso
"sei Awed, giusto? fai i video su youtube?" dico cercando di mostrarmi vaga
"okay User! mi hai scoperto...  ma chi te l'ha detto?" dice ridendo e rifacendo quel meme virale, mi fa scoppiare a ridere. I suoi capelli leggermente rasati ai lati, le onde dei suoi capelli, le sue labbra morbide e apparentemente carnose ... quanto puoi essere perfetto?Ci facciamo qualche altra domanda convenevole a cui ridiamo e scherziamo.

SPAZIO AUTRICE*

Quindi RAGAZZI CHE DIRE? Fatemi sapere qualcosa, cosa ne pensate di questi iniziali preamboli della storia? Vi piace questo prima incontro tra Simo e Sara? Ciaooo

HASTA LUEGO

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