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Le mie passioni sono la musica, in particolare il rap, le arti marziali, il krav maga, e mi è sempre piaciuto provare a fare i video su YouTube e anche scrivere! Ho studiato psicologia e mi sono diplomata nel socio sanitario. A scuola non sono mai stata granché inserita, se da piccola stavo nei cespugli dopo crescendo sono sempre stata quella strana e isolata. Non socializzavo tanto, non avevo creato amicizie, e non andavo manco tanto bene coi voti. Ho sempre dovuto capire io cosa fosse giusto o sbagliato, soprattutto da quando a quindici anni si erano separati i miei genitori e non c'era tempo per capire come stessi io.
Mi sono messa chiaramente in situazioni molto pericolose, con comportamenti molto dannosi e in relazioni molto tossiche.
Parto dal primo ragazzo, che era un mio amico, aveva due anni in meno di me. Ci eravamo messi a "frequentarci" totalmente a caso e abbiamo vissuto una "storia" di qualche mese che a quella età era davvero ridicola, io avevo diciotto anni e lui sedici e mi chiamava quando voleva. Era vergine anche lui, come me, e a diciotto anni avevo perso la verginità con lui, quella storia andava avanti senza nessun presupposto.
Dopodiché avevo sempre vissuto uscite e cose che non proseguivano mai: storie, uscite, magari anche in discoteca, o appuntamenti con casi umani che cercavano solo di accoppiarsi ma a cui non cedevo mai (al massimo qualche toccata, effusioni).
Alcuni erano stati davvero dei pezzi di merda, in tutte queste tristi avventure io ero ancora vergine (fino ai diciotto anni col mio amico).
Cercavo di proteggermi di più, di non farmi ferire, ma direi che non credo di essere riuscita nel mio intento.
Dai diciotto anni avevo deciso di non fare più nulla, avevo deciso che non mi sarei più data per non finire in quelle situazioni.
A ventitré anni avevo conosciuto un ragazzo di tre anni più grande, lui sembrava carino, gentile, tenero e diceva di volere una storia.
Avevo scoperto successivamente che soffriva di una malattia mentale, di disturbi psicotici (sì, come quelli che aveva la ex albanese che era stata con mio padre), quindi distorceva la realtà vedendo cose che non esistevano e nello specifico era schizofrenico paranoide.
In sostanza mi aveva fatto gettare il sangue per quattro mesi, nei quali ci eravamo lasciati per un mese, era più un frequentarsi che una vera reazione.
Alla fine lui si era allontanato per delle sue turbe psichiche e io mi dannavo, mi aveva bloccata ovunque e io mi sentivo morire dentro.
Dopo di lui avevo conosciuto subito un ragazzo che sembrava all'apparenza serio. Anche lui diceva di volere una relazione stabile, addirittura diceva che avrebbe voluto andare a convivere e trovare dunque la donna giusta, lui aveva ventinove anni e io ventitré. Avevo scoperto che lui in realtà voleva solo sostituirmi alla sua ex che lui non riusciva a scordare. Nel nostro rapporto non c'era mai stata carica sessuale, il sesso era solamente meccanico senza una vera eccitazione, perché lui pensava a lei. Avevo beccato per tre volte dei messaggi "erotici" e romantici con la sua ex e, oltre a tutto questo, era una persona che mostrava tratti bipolari, sfasava per qualsiasi cosa e la riversava su di me anche se io non avevo a che fare nulla con il problema che stava avendo. Lui spaccava le cose in casa, c'erano sempre urla, scenate ed era arrivato anche ad alzare le mani a sua madre, era arrivato a picchiare anche me e poi cercammo di chiarire andando in vacanza un weekend. Quando eravamo tornati avevo scoperto il terzo "tradimento" telefonico con la sua ex, quindi finalmente ero riuscita a lasciarlo.

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