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"e poi che ha combinato?" chiedo a Jasmine pochi giorni dopo, guardandola nell'auto accanto a me, lei è vestita con un bellissimo Jeans stretto e una giacchetta nera sopra la sua maglietta. Porta dei tacchi non troppo alti dato che dobbiamo andare a fare shopping.
"era ubriaco parecchio, però alla fine non è successo niente Sa"
Non posso far altro che ripensare a come ieri Simone rispondesse al telefono mentre erano andati a ballare con dei loro amici, ma so anche che lui avendo terribilmente paura di stare male non sfora mai troppo il limite. Ieri mi ero un pò scandalizzata e Simo e io avevamo avuto un breve dissidio, una breve discussione, perché l'avevo sentito abbastanza ubriaco. Non volendo mostrarmi per psicopatica o esagerata, avevo optato per chiudere la chiamata e lasciar perdere. Ci sono rimasta abbastanza di stucco perché nel pre serata Simo non aveva risposto, e so che ieri c'era la possibilità che andassero pure delle ragazze.
"non so che cosa dire, guarda" dico sbuffando e poggiando una mano sul mio viso
"dai Saretta, guarda che lui alla fine sembra stra preso di te... non so se l'ho mai visto così rincoglionito" dice ridendo e facendomi sospirare.
La sera stessa sono in casa mia, non ho risposto a Simone perché ero presa da mille pensieri e da mille cose... Se devo stare male io questa cosa preferisco lasciarla perdere! Sono sul mio letto a guardare la televisione, Netflix, o quant'altro, mi si stringe il cuore a vedere pubblicato un nuovo video di Simo. Per abitudine decido di guardarmelo, perché nel tempo ho continuato ovviamente a guardarmi i video che uscivano di Simo, Richi e Dadda. A un tratto sento bussare alla porta. Di primo acchito penso sia mia madre, perché nessuno riuscirebbe senza chiavi a entrare in questa corte. Fuori c'è un cancello alto che con un telecomandino viene aperto per permettervi alle macchine residenti di accedervi, dentro poi c'è un ulteriore cancello vicino alla struttura residenziale, che pare una sorta di inferriata di un carcere di massima sicurezza. Dopodiché, una volta aperto questo cancello, si può aprire una porta immediatamente successiva all'inferriata e si può dunque salire le scale per accedere alle varie abitazioni. Ho anche il pensiero che possa essere Simo, però figurati, mi dico fra me e me mentre il mio cuore batte così forte che non posso più respirare. Apro e vedo davanti a me proprio Simo, un'espressione neutra ma che esprime disagio, porta una felpa grigia larga e un jeans nero. Ha preso l'acqua, visto che fuori piove, e questo lo rende ai miei occhi ancora più sensuale ed erotico. Occhi come pozzi scuri, inquisitori, innamorati. Sembra quasi avere qualche tremolio suppongo dovuto dal freddo, gli spunta un sorriso.

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