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MEMENTO PRESENTE:

Non capisco esattamente che cosa succederà. So solo che alla fine Simo mi ha convinta ad andare con lui. Ho preso il mio computer dalla mia macchina e siamo nuovamente saliti tutti in auto.
Tutti sono in vena di festeggiamenti per lo show appena fatto, sono euforici ma sembra che Simo sia rimasto con la testa a quello che è successo prima fra me e lui. Io sono sempre nei sedili posteriori e sono seduta un pò storta, mezza appoggiata sul corpo e sul petto di Simo, senza che questo sia troppo notato dagli altri. Prima ovviamente ci avevano visto baciarci e non sono mancate le battute a riguardo. Addosso ho una felpa poggiata sulle mie gambe e, sotto questa felpa, sento che la mano di Simo si allunga su di me... E' calda e mi fa subito rilassare, mi infonde fiducia e lentamente stringe la mia coscia, passa al mio interno coscia restando poi ferma lì e dandomi un contatto dolce e pieno di calore. Entrambi non parliamo e non ci guardiamo, ma Simo lascia la sua mano grande e morbida fra le mie gambe.
"davvero è stato incredibile" dice Riccardo in modo teatrale
"domani voi a che ora andate via?" domando alle ragazze che non sanno dirmi un orario. Rimango poggiata a Simo con la sua mano fra le gambe, e mi godo quel contatto lasciandomi però sovrastare dai dubbi. Non mi sentivo affatto pronta per fare sesso, non so davvero che intenzioni lui abbia.... Io non ho un rapporto completo da più di due anni e la cosa mi fa veramente andare in panico. Cosa gli dico? e se poi dovesse arrivare a pensare che non mi piacciono i ragazzi? Oddio, ho paura. Come mi comporto? Gli dico che non lo faccio da tanto? Come gli posso spiegare? Spero soltanto che non faccia come i soliti ragazzi conosciuti a caso che se non vuoi farlo iniziano a insistere, a rimanerci male e quasi ad arrabbiarsi. Inizio anche a pensare che è proprio ovvio cosa lui voglia da me. Alla fine so che non sono altro che uno sfizio probabilmente, una di quelle che lui ha a disposizione come quella là che si è fatta firmare le tette. Tutti questi pensieri mi fanno estraniare totalmente e avere quasi una crisi di panico
"tutto bene?" mi domanda Simo vicino all'orecchio, sussurrando di modo che possa sentirlo solo io, come se avesse sentito e percepito tutto quello che mi stava passando per la testa
"sì, sì, tutto bene" dico volgendomi di poco verso di lui.
"oh ma Sara ci caghi o no? Ti ho chiesto mezz'ora fa a che ora vuoi che ti accompagniamo domani alla macchina" esulta Riccardo, che è seduto adesso vicino a Dadda nel posto a fianco al guidatore, e poi ride divertito
"scusami Richi" dico ridendo

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