Capitolo Sette

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Alissa

Le ultime due settimane sono state letteralmente perfette.

Dom ha mantenuto le sue promesse e mi ha sempre riportata a casa in tempo per far addormentare Aurora, oppure è venuto lui da me ogni volta che poteva, quando lei era già andata a dormire.

Insomma, alla fine siamo riusciti a trovare la nostra routine. Non ero così felice e rilassata da un sacco di tempo ed è soltanto merito suo, che è così comprensivo e gentile, ma anche sensuale e terribilmente bravo tra le lenzuola.

L'unica nota stonata delle mie giornate è Aurora, che ultimamente non fa altro che parlare dell'imminente partita dei Bears. Ma per fortuna Dominic ha pensato anche a questo e mi ha proposto un giochetto interessante: per ogni volta che Aurora nomina Zayn io riceverò un orgasmo.

Inutile dire che ogni sera mi sono meritata infiniti orgasmi. E beh, devo dire che adesso sentir parlare del mio ex non è più così fastidioso.

"Facciamo uno striscione per Zayn?" chiede all'improvviso Aurora, mentre Dom sta guidando verso casa dopo essere andati a prenderla insieme dall'asilo.

"Non è nemmeno detto che lo veda, non pensi sia inutile?" chiedo, sperando davvero che non lo veda perché significherebbe che a quel punto avrebbe visto anche la mia bambina.

Ed io non ho alcuna intenzione di farlo accadere.

Non ora che Aurora sta iniziando ad andare dallo psicologo e le cose stanno pian piano prendendo il verso giusto.

Sì, alla fine ho dato retta ai miei genitori e ho chiesto aiuto ad una dottoressa molto carina e gentile. Da quando Aurora ha cominciato a vederla, gli incubi sono molto meno frequenti e, anche se mi fa spesso domande su suo padre, ora sembra aver fatto pace con l'idea che probabilmente è arrivato il momento di smettere di aspettare e andare avanti con la sua vita.

Dom appoggia una mano sulle mie e mi lancia uno sguardo complice prima di parlare. "Non preoccuparti, stellina. Ti aiuto io a farlo, okay? Sai che alla mamma queste cose non piacciono"

Con la coda dell'occhio vedo lo sguardo di Aurora distendersi e tornare tranquillo, quindi io sorrido a Dom e gli mimo un sincero grazie con la bocca.

"Credi che lo aiuterà a vincere?" chiede Aurora speranzosa.

"Ma certo! Se vincerà sarà tutto merito tuo, stellina!"

"O magari perderà, sarebbe proprio un peccato..." dico io sottovoce facendo ridere l'uomo accanto a me.

"Che c'è? Non ho detto niente" mi fingo innocente facendogli scuotere la testa arreso.

"Sei terribile!" ride divertito, fingendosi dalla parte di Aurora, ma in realtà so perfettamente che anche a lui farebbe piacere se perdesse. Non tanto la squadra, che è quella per cui tifa anche lui, ma il loro capitano.

Dopo avermi persuasa a fare questo maledetto striscione ed essere andati a comprare tutto l'occorrente, siamo finalmente tornati a casa.

Aurora ha steso il cartellone bianco sul pavimento del soggiorno e l'ha fissato per qualche minuto in silenzio, intenta a cercare una frase ad effetto da scrivere per incoraggiare Zayn.

Sbuffo osservando le piccole rotelle del suo cervello girare e rigirare alla ricerca di qualcosa di speciale per qualcuno che non merita nemmeno un briciolo delle sue premure. Sono ad un passo dal proporle di scrivere peggior padre dell'anno, ma mia figlia mi batte sul tempo prima che possa proporle la mia idea geniale.

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